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Esteri
Libano, Hassan Assi: "Il premier Saad Hariri? Forse si trova negli Emirati"

Che fine ha fatto il premier libanese Saad Hariri? La Comunità libanese in Italia, attraverso il suo portavoce, l’architetto Hassan Assi, tra sconcerto e incredulità, attende notizie. “Sembra che ora si trovi negli Emirati” dice Assi, “di certo non è tornato a Beirut. Non so se si possa parlare di sequestro. Ma sappiamo che non risponde alle chiamate dei suoi collaboratori, né a quelle dei suoi familiari, almeno fino a ieri”.

Abbiamo appreso delle sue strane dimissioni, rese note proprio durante il suo soggiorno in Arabia Saudita …<<Si, appunto, una faccenda grottesca. Sulle prime, i libanesi non hanno creduto alle dimissioni, visto che il Primo Ministro aveva annunciato che sarebbe stato per tre giorni in Arabia Saudita per motivi di affari di famiglia – era la seconda visita in pochi giorni. Il suo stesso partito, Al Mustakbal, ha invitato ad aspettare il suo ritorno poiché nemmeno loro sapevano che si sarebbe dimisso, mentre il Leader del Partito di Dio, lo sciita Hizbullah, ha osservato che il testo non è stato scritto da lui, concludendo con un invito alla popolazione ad aver pazienza, aspettando il ritorno del primo ministro. Pensi che ha espresso i suoi dubbi perfino il presidente della Repubblica, il generale Michel Aoun: le dimissione andrebbero consegnate sul suo tavolo, non date attraverso una Tv, peraltro straniera. I responsabili dei servizi di sicurezza, poi, hanno smentito che sia stato fatto o sventato un attentato contro il primo ministro libanese il quale, invece, nel suo discorso di dimissioni aveva parlato di pericolo per la sua vita e, appunto, di un attentato non riuscito. Hariri, inoltre, ha avuto parole minacciose contro l’Iran, nonostante il giorno precedente avesse incontrato Ali Akbar Wilayati, il vice della guida della rivoluzione islamica, concordando e discutendo gli affari tra il Libano e l’Iran. Non è finita: ha minacciato di ‘tagliare le mani’ a Hizbullah, che fanno parte del suo governo in Libano: parole davvero sorprendenti e fuori dal suo vocabolario”.

Ma perché i Sauditi avrebbero spinto Hariri a dimettersi? Secondo Assi, “esiste una questione legata al patrimonio della famigli Hariri in Arabia Saudita, che gode anche della cittadinanza di questo Paese. La sua società Oger Saudi è in difficoltà economica, si vocifera che l’erede al Trono, Mohamad Ben Salaman, abbia provveduto a pagare delle somme per sostenerla e che Saad El Hariri dovrebbe cedere la quota di ben il 65 %, oltre ad un castello e altre proprietà. Il fatto di averlo trattenuto in Arabia Saudita come cittadino saudita ha sospeso l’immunità di cui gode in Libano e ha consentito loro di imporgli le proprie condizioni”.

Ma non è tutto, le dimissioni di Hariri in un Paese così fragile come il Libano non hanno nulla di ‘ordinario’, non crede?: “Infatti c’è anche un altro motivo tutto politico, quello di creare confusione in Libano, destabilizzare il nostro Paese che deve affrontare le elezioni parlamentari nel prossimo marzo. Una tensione politica-religiosa tra sunniti e sciiti potrebbe essere rovinosa, o essere la scusa per ingerenze straniere, israeliana oppure saudita”. Saad El Hariri tornerà, comunque vada, da sconfitto? “Oggi il Libano è in attesa del suo rientro e certamente sarà un leader molto debole presso la sua stessa gente sunnita. Sarà chiaro che è ricattabile, i suoi alleati avranno dubbi sulla sua tenacità politica. Comunque, che torni, intanto!”..  Per il bene della intera Regione, di sicuro, si può concludere che la speranza più grande sia quella del fallimento della speranza saudita di destabilizzare il Paese dei Cedri che resta, tra mille contraddizione, un luogo franco per il terrorismo dell’Isis.

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