Libano, tornano proteste e caos: il neo premier accelera per il nuovo governo
entinaia di manifestanti antigovernativi sono confluiti nel centro della capitale libanese
Libano: nuovi scontri vicino Parlamento, sassi e lacrimogeni
Per il secondo giorno consecutivo, nuove proteste nel centro di Beirut contro la classe politica che non riesce a darsi un nuovo governo e non risolleva il Paese dalla crisi economica. Centinaia di manifestanti antigovernativi sono confluiti nel centro della capitale libanese, il giorno dopo violenti scontri tra manifestanti e forze di sicurezza che hanno ferito piu' di 400 persone. E la tensione e' andata crescendo tra i manifestanti fuori dal Parlamento: molti hanno cominciato a lanciare sassi e bruciare oggetti e la polizia ha reagito usando idranti e gas lacrimogeni. Intanto nelle vicinanze del Parlamento e agli ingressi della citta' e nei suoi sobborghi meridionali c'e' un pesante dispiegamento dell'esercito libanese.
Libano: premier designato accelera, vuole a breve nuovo governo
Il primo ministro libanese designato, Hassan Diab, ha avuto intensi contatti fino a tarda notte per accelerare la formazione del governo che potrebbe essere annunciata nelle prossime ore. Lo scrive Sky News Arab. Nel week end, il centro della capitale, Beirut, è stato sconvolto da nuove proteste di manifestanti contro una classe politica ritenuta incompetente e corrotta. Ci sono stati scontri con la polizia e, solo domenica, almeno una settantina di feriti. la polizia ha fatto ricorso a pallottole di gomma e idrantI per disperdere i manifestanti che si erano riuniti in una strada che porta verso il Parlamento, vicino Piazza dei martiri, epicentro delle proteste cominciate il 17 ottobre,. Sabato era stata un'altra giornata di caos, con almeno 400 feriti.
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