Libia: governo Sarraj proclama lo stato di emergenza a Tripoli
Sarraj ha proclamato lo stato di emergenza a Tripoli per gli scontri tra milizie intorno alla capitale
Stato di emergenza a Tripoli per gli scontri che si stanno verificando attorno alla capitale. Lo ha proclamato il consiglio presidenziale libico. Alla base della decisione dell'organismo guidato da Fayez al Sarrai la volontà di proteggere la popolazione, gli impianti, le istituzioni, mentre media locali riportano l'avanzata a sud della settima brigata . Sulla strada dell'aeroporto vi sarebbero forti scontri.
Gli scontri in corso i in corso tra le milizie rivali avrebbero lasciato nell'ultima settimana almeno 47 morti e oltre cento feriti. Questo la motivazione ufficiale dello stato di emergenza: "A causa del pericolo della situazione attuale e nell'interesse pubblico, il Consiglio presidenziale dichiara lo stato di emergenza nella capitale, Tripoli e nei suoi sobborghi, per proteggerei civili, i possedimenti pubblici e privati ??e le istituzioni vitali''. Il consiglio ha chiesto la fine dei combattimenti e il rispetto del cessate il fuoco raggiunto in coordinamento con la missione delle Nazioni Unite in Libia. Gli scontri sono scoppiati lunedì tra milizie rivali nel sud di Tripoli. La Libia è attualmente divisa tra due governi rivali: uno a Tripoli e l'altro nella città orientale di Tobruk. Le milizie continuano a lottare per il controllo delle aree vitali del paese mentre il gruppo estremista dello Stato islamico mette in scena attacchi frequenti. Il paese nordafricano è precipitato nel caos da quando il dittatore di lunga data Moamer Gheddafi è stato rovesciato e ucciso in una rivolta del 2011 che si è trasformata in un conflitto armato.
Gli scontri in corso i in corso tra le milizie rivali avrebbero lasciato nell'ultima settimana almeno 39 morti e decine di feriti. Questo la motivazione ufficiale dello stato di emergenza: "A causa del pericolo della situazione attuale e nell'interesse pubblico, il Consiglio presidenziale dichiara lo stato di emergenza nella capitale, Tripoli e nei suoi sobborghi, per proteggerei civili, i possedimenti pubblici e privati ??e le istituzioni vitali''. Il consiglio ha chiesto la fine dei combattimenti e il rispetto del cessate il fuoco raggiunto in coordinamento con la missione delle Nazioni Unite in Libia. Gli scontri sono scoppiati lunedì tra milizie rivali nel sud di Tripoli. La Libia è attualmente divisa tra due governi rivali: uno a Tripoli e l'altro nella città orientale di Tobruk. Le milizie continuano a lottare per il controllo delle aree vitali del paese mentre il gruppo estremista dello Stato islamico mette in scena attacchi frequenti. Il paese nordafricano è precipitato nel caos da quando il dittatore di lunga data Moamer Gheddafi è stato rovesciato e ucciso in una rivolta del 2011 che si è trasformata in un conflitto armato.
LIBIA: CAOS A TRIPOLI, 400 DETENUTI FUGGONO DA UN CARCERE
Circa 400 detenuti sono fuggiti da un carcere nei pressi di Tripoli, approfittando della confusione dovuta agli scontri tra milizie rivali nella capitale libica. "I detenuti sono riusciti a forzare l'apertura delle porte" e a fuggire dal carcere di Ain zara, ha riferito la polizia, secondo quanto riporta la Bbc. Gli scontri hanno costretto il governo di Fayez al-Serraj, sostenuto dalle Nazioni Unite, a proclamare lo stato di emergenza. Molti dei detenuti del carcere di Ain Zara sarebbero sostenitori dell'ex leader libico Muammar Gheddafi, condannati per le violenze durante la rivolta del 2011.
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