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Esteri
Macron il fichetto d'Oltralpe che nuoce all'Italia

Questo non è un articolo su Macron e sui cantieri navali di Saint-Nazaire e sulla opzione esercitata sulla Stx di Fincantieri dal governo francese. Questo è invece un articolo sul provincialismo enotrico che porta ad incensare qualsiasi belloccio un po’ fico che compaia sulla scena politica internazionale. Qualche anno fa era successo con tal Zapatero “spagnolo di Spagna” che poi scomparve nel nulla.

Ma Zapatero non fece danni all’Italia come invece il furbacchione d’oltralpe Macron sta facendo dopo essere stato osannato dalla intellighenzia radical chic nostrana.

Ha cominciato con la Libia, ex colonia italiana, che storicamente è stata sempre una zona di influenza del nostro Paese, come la Francia lo è in mezzo mondo e specificatamente Algeria e Tunisia, tanto per restare nella vicina Africa.

La Francia appoggia, in soldoni, una fazione avversa a quella italiana; peccato che i problemi con la Libia ricadano su di noi e non sulla Francia che i migranti economici non li vuole.

Senza contare che la caduta di Gheddafi fu voluta dalla Francia per motivi economici, cioè scippare il petrolio e il gas all’Eni.

Poi, non contento, Macron indice pure una conferenza a Parigi con unico contentino la visita a Roma di Sarraj che chiede le navi da guerra italiane in Libia, ma poi il giorno dopo appena ripartito si rimangia tutto, intanto ha a che fare con l’Italia. Se po’ fa'.

Ora la storia dei cantieri stata statalizzati dopo il salvataggio italiano completa l’opera.

Ma come mai la Francia è così arzilla nei confronti del nostro Paese? Semplice, perché il peso specifico dell’Italia nello scacchiere internazionale rasenta il nulla.

 

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