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Migranti, Oxfam: "Un'Europa miope decide di non decidere"

"I leader europei, riuniti a Bruxelles per il summit sulla crisi migratoria, ancora una volta non sono riusciti a trovare un accordo per una vera riforma del sistema europeo di asilo. Al contrario la sola unità di intenti tra le diverse posizioni è stata trovata nel ridurre ulteriormente gli spazi per l'accoglienza dei richiedenti asilo e nello scaricare le responsabilità sul controllo delle frontiere sui paesi al di fuori dell'Unione. Un passo che desta grande preoccupazione, perché è inaccettabile che le necessarie riforme degli accordi europei possano avere un impatto ancora più negativo sulla vita di chi fugge verso l'Europa in cerca di salvezza.

Inoltre la creazione solo su base volontaria di aree di sbarco dei migranti, rischia di far rivivere per tutta l'estate un braccio di ferro tra i paesi Ue, che potrebbe causare nuovi naufragi nel Mediterraneo": questo il commento di Oxfam alle conclusioni del Consiglio europeo in tema migratorio.

"Purtroppo alcune delle più gravi criticità in agenda non sono state risolte. Al contrario le conclusioni del vertice sono assolutamente preoccupanti e non pongono soluzioni concrete - ha detto Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia, in un comunicato - la priorità dei leader Ue sarebbe dovuta essere quella di affrontare le carenze del sistema di accoglienza a livello europeo, dando una risposta efficace e umana alla crisi migratoria, non solo rispondere ai problemi politici interni - invece, in un momento in cui sarebbe necessario dimostrare una vera leadership europea, i capi di stato europei e i governi continuano a scaricare le loro responsabilità per il controllo delle frontiere fuori dall'Unione sui paesi africani".

"Paesi come la Libia che si sono già dimostrati non in grado di garantire la tutela dei diritti umani dei migranti - ha aggiunto Bacciotti - nelle carceri di questo paese le persone sono quotidianamente vittime di abusi e torture. A tutto questo si aggiunge il via libera degli Stati Membri alla creazione su base volontaria di centri 'controllati' chiusi, che rischiano di assomigliare a veri e propri centri di detenzione. Un altro punto che rappresenta l'ennesimo fallimento di un approccio europeo che minaccia direttamente i diritti di donne, uomini e bambini in fuga da guerre e persecuzioni nei propri paesi di origine".

Sulla riforma di Dublino vince il blocco di Visegrad, secondo Oxfam. "Una migrazione ben gestita e un sistema di asilo europeo efficace dovrebbero andare al di là dei Paesi di primo approdo dei migranti e per questo sarebbe stato fondamentale una riforma del Trattato di Dublino nella direzione di una ridistribuzione automatica e obbligatoria dei richiedenti asilo tra i Paesi Membri - ha sottolineato Bacciotti - in realtà il rimando generico ad una futura ritrattazione, sembra l'ennesimo buco nell'acqua".

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