Nord Irlanda: autobomba a Londonderry, "un atto di terrorismo"
Prima dell'esplosione, alla polizia locale è arrivata una telefonata per avvertire della presenza dell'ordigno
Un'autobomba e' esplosa sabato sera a Londonderry, in Irlanda del Nord: non c'e' stato alcun ferito, ma alcune forze politiche hanno parlato di "atto terroristico". L'auto e' esplosa all'esterno di un tribunale, in pieno centro, in una zona di negozi, bar e pub, affollata per via del sabato sera. Ma poco prima era arrivata una telefonata alla polizia che e' riuscita ad evacuare gli edifici vicini, tra i quali anche un albergo e un ricovero per anziani. La tecnica di avvertire la polizia dopo aver piazzata una bomba era quella usata per gli attentati dall'Ira, durante i 'troubles', la lunga guerra civile nordirlandese.
La matrice dell'attentato e' incerta, ma sullo sfondo si profila la Brexit. Londonderry si trova a una manciata di chilometri dal confine con l'Irlanda e i gruppi paramilitari sopravvissuti alla cessazione delle ostilita' dichiarata dall'Ira da anni, sono contrari al ritorno di una frontiera fisica tra le due Irlande, obiettivo dei settori politici britannici che sostengono la 'hard Brexit'.
Arlene Foster, leader del Dup, il piccolo partito unionista ultraconservatore nordirlandese, che tra l'altro tiene in vita il governo centrale di Theresa May, non ha esitato a parlare di "attentato terroristico". Anche il ministro degli Esteri della Repubblica di Irlanda, Simon Coveney, ha condannato "l'attacco terroristico con autobomba". "Non c'e' alcuna ragione o giustificazione possibile per tali atti di terrore, che cercano di far riprecipitare l'Irlanda del Nord nella violenza e nel conflitto".
Durante i 'troubles', il conflitto tra repubblicani nazionalisti e lealisti unionisti semino' il sangue nella provincia britannica per tre decenni, ma nel 1998 l'Accordo di pace del Venerdi' Santo mise fine al bagno di sangue, sopprimendo i posti di controllo militare alla frontiera. Ora, con la Brexit, quello che si vuole evitare e' proprio che torni quel confine fisico tra le due Irlande; e il cosiddetto 'backstop', la clausola di garanzia immaginata per evitarlo, e' al centro della trattativa.
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