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Romania, scontri a Bucarest polizia-manifestanti. Una Mani Pulite rumena?
LaPresse
di Giuseppe Vatinno
 
 
Venerdì 10 agosto, nella centrale piazza Victoriei di Bucarest, sede del governo rumeno, c'é stata una adunata popolare che, nel primo pomeriggio, é sfociata in scontri con la Polizia schierata a protezione dell'edificio governativo, attaccato da alcuni manifestanti.La gente é ancora presente in queste ore, seppur in forma ridotta, come io stesso ho potuto constatare.
Non si tratta certo di una novitá, visto che la protesta continua da circa un anno e mezzo, ma per la prima volta ci sono stati scontri fisici con un bollettino indicativo di 35 feriti fra i poliziotti (di cui una grave) e 400 tra i manifestanti.
La polizia ha fatto uso di idranti e gas lacrimogeni mentre alcuni contestatori hanno tirato pietre.
Il motivo del contendere é la riforma della legge sul reato di abuso d'ufficio articolo 297 cpp (insito in un piano più generale della riforma della Giustizia), fatta dal Partito Social Democratico (erede del Partito Comunista Rumeno) che ha depenalizzato il reato portando il precedente intervallo di pena compreso tra i 2 e i 7 anni a 2 - 5 anni o una multa. Inoltre, la riforma introdotta, prevede una soglia minima del danno prodotto dal funzionario pubblico pari allo stipendio minimo rumeno fissato a 1.900 lei, circa 400 €.
I manifestanti accusano il Partito Social Democratico di aver voluto fare una legge ad personam in favore dell'attuale Presidente del Psd e Presidente della Camera dei deputati che é stato condannato a 3 anni e sei mesi in primo grado.
Ho incontrato nella capitale rumena, e intervistato a tal proposito, il professor Adrian Niculescu che insegna Storia contemporanea alla Scuola Nazionale di Studi Politici e Amministrativi di Bucarest ed é vicepresidente dell'Istituto per l'investigazione dei crimini del comunismo e la memoria dell'esilio rumeno.
 
D: Professor Niculescu cosa sta accadendo in Romania?
R: Si tratta di una sorta di persecuzione nei confronti del Partito Social Democratico al governo e specificatamente nei confronti del suo presidente Liviu Dragnea. Nella piazza infatti scandivano slogan scandalosi contro il partito di governo.
 
D: Dragnea é stato condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi per abuso d'ufficio...
R: Il reato di abuso d'ufficio non é una fattispecie giuridica chiara. Si tratta di un reato che lascia ampi margini interpretativi e si presta ad essere strumento di azione politica.
 
D: Quindi lei dice che Dragnea è stato incriminato su basi politiche?
R: In Romania la giustizia funziona, sono i Pubblici Ministeri che a volte fanno un uso politico della giustizia.
 
D: Si tratta di una discussione che anche in Italia ha molto seguito, ad esempio é quello che ha sempre sostenuto Silvio Berlusconi e i garantisti.
R: Ed é proprio questo il punto. Si tratta di una riforma garantista mentre la folla di piazza Victoriei é giustizialista, come da voi fu Mani Pulite che distrusse una intera classe politica, in primis Bettino Craxi.
 
D: C'é un Antonio Di Pietro rumeno, per così dire?
R: Si, e si chiama Laura Codruța Kövesi,ed e' stata demanzionata dal Ministro della Giustizia,Tudorel Toader anche se il Presidente della Repubblica Klauss Iohannis ha tentato di difenderla inizialmente non firmando e solo dopo costretto dalla Corte Costituzionale rumena.
 
D: Ma la polizia ha caricato i manifestanti...
R: Si, ma solo dopo che le forze dell'ordine sono state fatte segno di lancio di sassi da alcuni di loro. Sono stati trovati due camion carichi di pietre, nascosti vicino Piazza Victoriei.
 
D: Ma quanti erano i manifestanti? Alcuni giornali parlano di 100.000 persone...
R: Impossibile, la matematica ci dice che la Piazza non può contenere piú di 70.000 - 80.000 manifestanti, considerando un massimo di 4 persone a metro quadro.
 
D: In Italia, esponenti del Partito Radicale Transnazionale, come Elisabetta Zamparutti ritengono positiva questa vostra riforma legislativa sul tema della Giustizia..
R: Mi fa piacere saperlo. Questa riforma, come detto, é garantista e fa parte di una visione non giustizialista, per una civiltá del diritto.
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Tags:
romania mani puliteromania scontri





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