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Esteri
"L’Ucraina è tornata in Russia". L'annuncio dell'annessione cancellato

"Il periodo della scissione del popolo russo sta volgendo al termine"


La Russia pensava di conquistare l’Ucraina in due giorni e rifare, annettendo anche la Bielorussia, la l'impero russo. A dimostrarlo è un articolo pubblicato dall’agenzia RIA Novosti poi subito rimosso a seguito della resistenza ucraina.

"L’offensiva della Russia e del nuovo mondo" titolava l’articolo di Petr Akopov, pubblicato alle 8 esatte del mattino di sabato 26 febbraio 2022, come riisporta il sito internet www.open.online. Un elogio a Vladimir Putin, dichiarato vincitore del conflitto armato. Akopov scrive: "L’Ucraina è tornata in Russia". L’articolo, rimosso, proclama Putin vincitore del conflitto e apripista per quello che potremmo definite un “Nuovo Ordine Mondiale” dove "il mondo russo" torna come il principale e indiscusso protagonista. Non solo l’Ucraina, l’autore dell’articolo parla dell’entrata della Bielorussia, domandandosi fino a dove arriveranno i confini dell’alleanza russa: "Il periodo della scissione del popolo russo sta volgendo al termine", scrive ancora Petr Akopov.

Un articolo di elogio che sembra scritto da Putin piuttosto che dal giornalista russo. L'articolo si rivolge all’Europa e all’Ue accusandola di ingratitudine in quanto la loro nascita "è stata possibile solo grazie all’unificazione della Germania, accaduta grazie alla buona volontà russa". Come Putin, Petr colpevolizza gli allora leader di Mosca definendo questa volontà una mossa "non molto intelligente", ma poi compensa definendo colpevole di "stupidità geopolitica" l’Ue per aver osato allargare i propri confini nelle "terre russe".

Annunciando il ritorno dell’Ucraina alla Russia, Petr sostiene che "l’Occidente assiste al ritorno della Russia con i suoi confini storici in Europa", definendo gli occidentali come degli "sciocchi in geopolitica" in quanto da oltre 15 anni, dopo il discorso un Putin a Monaco, dovevano rendersi conto di una cosa: "La Russia sta tornando".

Cercando il titolo tramite Google si ottiene un risultato, il link all’articolo di due giorni fa che però rimanda a una pagina vuota. La ricerca Google rivela altri aspetti della vicenda, si legge sempre su www.open.online. L’articolo è stato rilanciato anche dalla rete dei siti di Sputnik, per poi essere rimosso. Non da tutta la rete però: se nella versione dedicata all’Abcasia risulta cancellato rimane ancora pubblicato in quella dell’Uzbekistan. La firma è sempre quella di Petr Akapov.

Sul sito di Ria, nell’archivio delle pubblicazioni del giornalista Petr Akopov risulta come ultimo articolo quello pubblicato il 24 febbraio 2022 che riporta il seguente quesito nel titolo: "L’Occidente ha abbandonato l’Ucraina: cosa c’è dopo?". Una curiosità in più: molti degli articoli risultano pubblicati alle ore 8:00 del mattino, il che ci indica che potrebbero essere stati programmati e diffusi in automatico per quel preciso orario.

 

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