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Russiagate: Trump "aveva licenziato Muller a giugno ma..". NYT rivelazioni

Russiagate: Trump "aveva licenziato Muller a giugno ma..". NYT rivelazioni

Donald Trump aveva ordinato lo scorso giugno di licenziare il procuratore speciale sul Russiagate, l'ex direttore dell'Fbi Robert Mueller, poco dopo la sua nomina da parte del vice ministro della Giustizia Rod Rosenstein. Solo il rifiuto - dopo un tempostoso confronto alla Casa Bianca - del consigliere legale del presidente, Donald F. McGahan II, di eseguire l'ordine blocco' tutto. Lo rivela il New York Times.

Russiagate, Trump ordinò di licenziare l'ex direttore dell'Fbi Robert Mueller, McGahn si oppose

Secondo il Nyt solo la minaccia di McGahn di dimettersi invece di chiamare il ministero della Giustizia ed ordinare di far fuori Mueller, salvo' la testa di quest'ultimo, che Trump ha sempre smentito di voler licenziare - benche' ne abbia i poteri - e che solo mercoledi' sera ha detto che non "vede l'ora" di farsi interrogare "sotto giuramento". Il Times cita 4 diverse fonti dell'amministrazioni secondo le quali Trump sostenne che Mueller aveva tre diversi conflitti di interessi per poter occuparsi delle indagini sul Russiagate imparzialmente: la prima, sostenne, quando diversi anni fa un confronto su un conto al Trump National Golf Club di Sterling in Virginia, porto' Mueller, allora direttore dell'Fbi, a dimettersi; per il presidente Mueller non sarebbe poi stato al di sopra delle parti perche' aveva lavorato - elemento gia' emerso - per uno studio legale (dopo ave lasciato l'Fbi al cui posto venne nominato James Comey, licenziato da Trump il 9 maggio scorso, portando alla nomina di Mueller a procuratore speciale) che aveva rappresentato il genero Jared Kushner; da ultimo Trump disse che Mueller era stato tra le personalita' prese in considerazione per guidare l'Fbi dopo la cacciata di Comey. No comment di prammatica alla rivelazione del Times da Ty Cobb, il capo della squadra legale di Trump.

Russiagate, Trump ordinò di licenziare l'ex direttore dell'Fbi Robert Mueller - l'avvertimento di McGahn

McGahn non concordo' con la decisione di Trump e avverti che licenziare Mueller - peraltro un repubblicano di lungo corso che per 13 anni, nominato da George W. Bush e poi confermato alla guida dell'Fbi dal democratico Barack Obama - "avrebbe avuto effetti catastrofici sulla sua presidenza" e alla fine il presidente fece marcia indietro. McGahn e' stato a lungo un avvocato finanziatore del partito repubblicano e membro della Commissione Elettorale Federale Usa, ed era il capo dei legali della campagna di Trump nel 2016. E' stato coinvolto in ogni deicisione di Trump, incluso il licenziamento di Comey dalla guida dell'Fbi perche' non accetto' la richiesta, secondo i media Usa, di lasciar perdere nelle sue indagini sul Russiagate l'ex Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Michael Flynn, costretto a lasciare solo 24 giorni dopo la nomina, formalmente per aver mentito al vicepresidente Mike Pence sui suoi rapporti con l'allora ambasciatore russo a Washington, Serghei Kislyak. All'epoca del licenziamento di Mueller, ordinato da Trump, il capo dei suoi consiglieri legali era Marc Kasowitz, a favore di un approccio piu' aggressivo contro l'inchiesta e che in seguito rimosso. Al suo posto venne nominato l'attuale avvocato del presidente, Ty Cobb. Trump, prosegue il Nyt, aveva anche pensato di rimuovere il viceministro della Giustizia Rosenstein - cui peraltro aveva inizialmente attribuito la scelta di licenziare Comey salvo un repentina marcia indietro - e sostituirlo con il numero 3 del ministero, Rachel Brand. Il titolare del dicastero Jeff Sessions, si era ricusato da marzo perche' a sua volta coinvolto nel Russiagate: era stato beccato a mentire al Senato sui suoi rapporti con l'ambasciatore russo Kislyak. Cosa che fece imbestialire Trump che disse che non lo avrebbe mai nominato alla Giustizia ma non se avesse saputo dei suoi contatti con i russi ma se avesse saputo che si sarebbe astenuto.

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