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Esteri
Stop a pc e tablet in cabina sui voli dai Paesi arabi. Londra segue Trump

Niente pc e tablet in cabina sui voli per gli Usa provenienti da otto Paesi dell'Africa settentrionale e del Medio Oriente. Tutte le apparecchiature elettroniche più grandi di un cellulare potranno essere trasportate solo nel bagaglio in stiva. Dopo i due bandi anti musulmani (per ora sospesi dalla magistratura), l'amministrazione Trump vara un bando hi-tech per fronteggiare una non precisata minaccia terroristica.

Il bando sarà attivo da sabato prossimo. Otto i paesi interessati: Giordania, Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Emirati Arabi e Marocco, tutti alleati o almeno partner degli Usa. A partire da sabato, il bando sarà applicato a una cinquantina di voli quotidiani per gli Usa operati da nove compagnie (Royal Jordanian, EgyptAir, Turkish Airlines, Saudi Airlines, Kuwait Airways, Royal Air Maroc, Qatar Airways, Emirates ed Etihad Airways) in partenza da dieci aeroporti internazionali: Amman, Il Cairo, Istanbul, Gedda, Ryad, Kuwait City, Doha, Dubaï, Abu Dhabi e Casablanca.

A seguire, la Gran Bretagna ha adottato un provvedimento analogo. Un portavoce della premier Theresa May ha fatto sapere che il divieto di portare in cabina apparecchiature elettroniche di dimensioni superiori a quelle di un cellulare (lunghezza 16 centimetri, larghezza 9,3 e spessore 1,5) si applicherà ai passeggeri diretti nel Regno Unito da Turchia, Libano, Giordania, Egitto, Tunisia e Arabia Saudita. Una misura che il governo britannico considera "necessaria e proporzionata" per la "sicurezza del trasporto aereo".

Il Canada, che collabora strettamente con Usa e Regno Unito a livello di servizi segreti assieme ad Australia e Nuova Zelanda (l'alleanza antiterrorismo dei cosiddetti "cinque occhi") non ha al momento assunto decisioni, ma "valuta - spiega il ministro dei Trasporti Marc Garneau - la possibilità di introdurre le stesse restrizioni sulla base delle informazioni che ci sono state fornite dai servizi di Intelligence". Al momento, ha precisato Garneau, "non ci sono ancora tempi precisi. Ma stiamo lavorando speditamente".

Stessa "valutazione" in Francia, ha annunciato la Direzione generale dell'aviazione civile. "E' in corso un'analisi del rischio in materia di sicurezza aerea da parte dei servizi competenti e, allo stesso tempo, in discussioni interministeriali che determineranno se saranno adottate o meno delle misure" ha dichiarato all'Afp un portavoce della Dgac, "per la Francia nulla è stato deciso".

Come detto, la motivazione della decisione assunta dal segretario alla Sicurezza interna, John Kelly, è una minaccia terroristica, a due giorni dal vertice a Washington della coalizione internazionale anti Isis guidata dagli Usa, che vedrà la partecipazione di 68 Paesi. Secondo alcuni esperti, la natura della misura di sicurezza suggerirebbe un possibile attacco dai cieli. Cnn, in particolare, cita un membro della stessa amministrazione Trump, secondo il quale la decisione è conseguenza di una minaccia proveniente da Aqpa, Al Qaeda nella penisola arabica, il braccio yemenita dell'organizzazione terroristica responsabile dell'11 settembre.

Le compagnie hanno 96 ore, a partire da oggi, per vietare ai loro passeggeri di imbarcare apparecchiatura elettronica, macchine fotografiche comprese. Dal bando sono esclusi, oltre agli smartphone, anche le apparecchiature mediche. La Royal Jordanian, che ha già informato i suoi passeggeri, ha fatto sapere che il provvedimento avrà effetti sui suoi voli verso New York, Chicago, Detroit e Montreal. EgyptAir ha spiegato di aver ricevuto un'email dall'aeroporto Jfk di New York in cui si chiede ai passeggeri diretti negli Usa di non portare in cabina "laptop, tablet, lettori cd e console per videogiochi".

Coinvolta nel bando, la Turchia ha duramente reagito attraverso il ministro dei Trasporti Ahmet Arslan, che ha chiesto agli Usa di "rivedere la decisione o di alleggerire" le misure a cui saranno sottoposti i passeggeri, sottolineando l'impatto negativo che avrebbero sul flusso dei viaggiatori. Anche i sauditi hanno ammonito gli Usa delle conseguenze sulle tratte da Riad e Gedda.

Il Marocco non ha formalmente reagito al bando emesso dagli Usa, ma Royal Air Maroc ha diffuso un comunicato in cui afferma che è in corso l'analisi delle nuove misure di sicurezza fissate dal Dipartimento della Sicurezza interna degli Usa. La compagnia di bandiera marocchina fa sapere che comunicherà "i termini e i tempi per l'entrata in vigore del provvedimento" sui suoi voli.

Un esperto di sicurezza aerea ha ammonito sui rischi di far viaggiare in stiva le apparecchiature elettroniche, dall'aumento dei furti dei bagagli (come successo dopo che Londra decise una misura analoga nel 2006) alle batterie di certi laptop che possono incendiarsi.

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