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Esteri
Tassi, Lagarde impoverisce l'Ue. Poi il diktat: "Stop alle misure di sostegno"
(Fonte immagine: La Presse) 

Lagarde al Parlamento Europeo annuncia nuove catastrofi

Partiamo dalla notizia. La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde è andata in audizione al Parlamento UE e ha dichiarato: “Occorre mantenere i tassi attuali per un taglio all’inflazione”, che è attualmente al 5,3%. Risultato immediato? Perturbazione dei mercati.

E poi ancora: "Sulla base delle nostre valutazioni attuali, riteniamo che i nostri tassi di interesse abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per una durata sufficiente, consentiranno di dare un contributo rilevante a un tempestivo ritorno dell'inflazione al nostro obiettivo. In ogni caso, le nostre decisioni future garantiranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario".

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La banchiera sa benissimo che con questi tassi chi ha il mutuo a tasso variabile si trova in grossissime difficoltà e si tratta del 30% delle famiglie Ue. Inoltre, l’effetto dei tassi stellari si riverbera sulla benzina e sui prezzi dell’energia, che in qualità di "beni e servizi" vanno a colpire proprio i meno abbienti, ma a lei non importa.

Non contenta ha chiesto che i governi "continuino a ritirare le misure di aiuto collegate alla crisi energetica, mentre questa rientra, per evitare di spingere al rialzo le pressioni inflazionistiche sul medio termine". Cioè non solo provoca povertà in chi ha i tassi variabili ma poi vuole togliere pure le misure statali di sostegno! Inoltre, ci mette pure il carico da undici vincolando il patto di stabilità e quindi legando le mani ai governi sulle deroghe ampiamente richieste proprio per fare fronte a questo quadro economico.

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Ma chi è Christine Lagarde, questa “Attila dell’euro” che con il suo agire altezzoso (poco tempo fa ha pure sequestrato i cellulari ai consiglieri come se fosse una maestrina) governa inflessibilmente la Banca centrale? Gli italiani hanno cominciato a conoscerla come la “signora zerbino”, questa anziana rugosa dallo sguardo furbo che non si merita di nascondere il disprezzo verso il nostro Paese. Ogni volta che Lagarde si muove noi perdiamo soldi.

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Lagarde, perché è conosciuta come la “signora zerbino”

Ma perché la chiamano la “signora zerbino”? Tutto deriva da una imbarazzante lettera indirizzata al suo capo di allora, il presidente francese Nicolas Sarkozy, ritrovata in un cassetto durante una perquisizione della polizia: "Caro Nicolas, molto brevemente e rispettosamente:

1) Sono al tuo fianco per servire te e servire i tuoi progetti per la Francia

2) Ho fatto del mio meglio e posso avere fallito, qualche volta. Te ne chiedo perdono

3) Non ho ambizioni politiche personali e non desidero diventare un'ambiziosa servile come molti di coloro che ti circondano: la loro lealtà è recente e talvolta poco durevole

4) Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting

5) Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace, senza sostegno rischio di essere poco credibile. Con la mia immensa ammirazione. Christine L".

Nella lettera appare l’irrefrenabile voglia di “essere usata” – come lei stessa scrive - dal suo capo.

Da allora è conosciuta come la “signora zerbino” e sui social girano ancora suggestivi meme di lei appecoronata al suolo con collare sadomaso mentre bacia la mano del Padrino Sarkozy. Però da allora la sua carriera è decollata.

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