Trump a Davos: "Sì a commercio globale se equo. America First ma non sola"
Davos, il presidente Usa Donald Trump nel suo intervento al Forum economico Mondiale rallenta sull'isolazionismo, dopo le critiche di Markel, Macron e Gentiloni
- "Come presidente degli Stati Uniti porro' sempre 'America First', come i leader degli altri paesi dovrebbero fare". Lo ha affermato il presidente americano, Donald Trump da Davos al World Economic Forum. "America First non significa America da sola, quando gli Stati Uniti crescono, cosi' cresce il mondo".
"Dopo anni di stagnazione gli Usa con la mia presidenza stanno vivendo una crescita economica forte, un mercato azionario forte, segnando un record dopo l'altro", ha esordito il numero uno della Casa Bianca. Trump ha parlato di "2,4 milioni di nuovi posti di lavoro", di "ottimismo ai massimi storici" e ha aggiunto che anche "la disoccupazione tra gli afroamericani e' ai minimi storici"
"Non c'e' mai stato un momento migliore per fare affari in America", ha duenque aggiunto, ricordando il recente piano di taglio alle tasse e lo snellimento della burocrazia. "L' America sta tornando , ora e' il momento di investire in America".
"Non possiamo avere un aperto e libero commercio se alcuni Paesi sfruttano il sistema a scapito di altri. Sosteniamo il libero commercio ma deve essere giusto e reciproco", ha poi affermato rallentanto sull'isolazionismo, dopo le critiche di Markel, Macron e Gentiloni.
Quanto all'immigrazione, il presidente ha sostenuto: "Dobbiamo sostituire il nostro attuale sistema di immigrazione fatto di estesa catena familiare con un sistema di ammissioni basato sul merito che selezioni i nuovi arrivati in base alla loro capacita' di contribuire alla nostra economia".
"Il futuro americano non e' mai stato piu' luminoso": cosi' il presidente Usa, Donald Trump ha concluso il suo discorso a Davos. "In questa sala - ha continuato Trump- ci sono i tycoon della finanza, i leader nazionali, i titani dell'industria e molte delle menti piu' brillanti in molti campi". "Avete un obbligo -ha continuato- nei confronti delle persone che vi mettono in questa posizione". E poi ha concluso con un omaggio a chi lavora in tutto il mondo: "Il nostro amore e la nostra gratitudine a loro, perche' fanno girare i nostri Paesi, rendono grande i nostri PaesI".