Usa: carcere per Manafort, capo campagna di Trump
Si riaprono le porte del carcere per Paul Manafort, ex direttore della campagna elettorale del presidente Donald Trump. Un giudice federale ha revocato la liberta' su cauzione e Manafort dovra' attendere in prigione il processo per il riciclaggio di denaro, le tasse e le accuse di frode bancaria. Il giudice Amy Berman Jackson ha revocato la cauzione perche' Manafort e' ora accusato di aver tentato di condizionare i testimoni nel caso su cui lavora il procuratore speciale Robert Mueller, che sta indagando sulla possibile collusione tra la campagna di Trump e la Russia.
Mueller, che sta indagando sull'interferenza russa nelle elezioni presidenziali del 2016, ha presentato le nuove prove contro Manafort la scorsa settimana. La nuova accusa e' arrivata quattro giorni dopo che i pubblici ministeri hanno detto che Manafort aveva cercato di contattare due testimoni nel suo caso di riciclaggio di denaro e frodi bancarie tramite il russo Konstantin Kilimnik per persuaderli a fare alcune dichiarazioni agli investigatori.
Kilimnik, un ex linguista addestrato nell'esercito con presunti legami con l'intelligence russa, e' stato incluso nell'accusa aggiornata di Manafort che e' accusato di entrambe le manipolazioni dei testimoni. L'accusa ha portato il numero di persone incriminate dall'inchiesta di 13 mesi di Mueller a 20, cui si aggiungono tre aziende.
Trump ha bollato l'indagine Mueller come una "caccia alle streghe" politica e ha negato che ci sia stata qualche collusione con la Russia da parte dei membri della sua campagna elettorale.