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Esteri
Usa, via l'Obamacare? 32 milioni di persone senza copertura sanitaria

Circa 17 milioni di persone nel 2018 senza copertura sanitaria e 32 milioni entro la fine del decennio. Se i repubblicani al Congresso riusciranno ad abolire l'Obamacare, senza approvare nessuna sostituzione, nel prossimo decennio 32 milioni di americani in più rimarranno senza assistenza sanitaria ed i premi assicurativi raddoppieranno. Nel giorno in cui Donald Trump, anche ricorrendo alle minacce, ha chiesto ai senatori repubblicani di votare per demolire la riforma sanitaria del suo predecessore, il Congressional Budget Office ha pubblicato uno studio in cui conferma i dati, allarmanti, precedentemente diffusi riguardo alle conseguenza di un'approvazione dell'Obamacare Repeal reconciliation act.

A differenza del Better Care Reconciliation Act - la proposta per sostituire l'Obamacare che è naufragata al Senato per colpa di un gruppo di repubblicani che non l'ha sostenuta - questa misura che il leader della maggioranza Gop intende presentare in aula la prossima settimana si limita a smantellare tassello dopo tassello la costruzione dell'Affordable Care Act. Salterebbe così l'individual mandate, che impone agli americani di avere un'assicurazione sanitaria, ma anche gli sgravi fiscali ed i sussidi che aiutano le famiglie a pagarla. Come salterebbero i finanziamenti federali che hanno permesso l'allargamento del Medicaid, l'assistenza sanitaria pubblica per i più poveri, che negli stati dove è stato applicato ha determinato un netto aumento delle persone assicurate.

E verrebbero abolite le misure per spingere le società a inserire l'assicurazione sanitaria tra i benefit per i dipendenti, come le tasse per i redditi più alti e corporation. Insomma una vera e propria esplosione - si pensi che solo nel primo anno perderebbero l'assistenza sanitaria 17 milioni di americani - che, avvisa ancora lo studio dell'ufficio bilancio del Congresso, indipendente dalla maggioranza, creerebbe instabilità nel mercato delle assicurazioni sanitarie per anni. Alcuni repubblicani moderati hanno già detto di non essere disposti a votare la prossima settimane per permettere l'avvio del dibattito su questa proposta di legge che, va ricordato, nel 2015 fu già approvata da quasi tutti i senatori repubblicani.

Ma allora si trattava di un gesto politico e simbolico, dal momento che era scontato che Barack Obama l'avrebbe bloccata con il veto. Contro i senatori dubbiosi o apertamente contrari ieri è arrivato il monito, se non una vera e propria minaccia, di Donald Trump: "Ogni senatore che voterà contro l'avvio del dibattito in realtà dirà all'America che sta bene con l'Obamacare", ha detto al pranzo alla Casa Bianca a cui ha invitato 49 senatori, suggerendo che chi non sosterrà le sue posizioni potrà avere problemi per la rielezione.

 

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