In Massachussets a quasi 30 studenti delle scuole superiori è stato chiesto di stare in quarantena, due settimane, dopo che uno studente, positivo al Coronavirus era stato mandato colpevolmente dai genitori a frequentare le lezioni. E’ successo alla Attleboro High School e la famiglia dello studente si è giustificata dicendo che stava aspettando i risultati del tampone. Però poi, nonostante avesse ricevuto il risultato di positività, irresponsabilmente, lo ha continuato a mandare a scuola.
Le autorità non hanno comunicato né il nome dello studente e nemmeno quello della famiglia.
Le chiacchiere sullo studente positivo erano iniziate sui social e alla fine la direzione della scuola ha cominciato a fare i controlli. Il distretto scolastico di Attleboro che riunisce oltre 6000 studenti ha, al momento, 6 casi di Covid-19.
Appena la scuola ha preso coscienza del problema ha avvertito tutte le famiglie con una lettera sostenendo che la responsabilità , in questo caso, ricade sempre sui genitori.
’Se tuo figlio è risultato positivo-ha scritto il Sovrintendente David Sawyer-tienilo a casa. Non puoi mandarlo a scuola. Se sei in attesa dei risultati, ugualmente tieni tuo figlio a casa’.
Tutte le famiglie sono state informate della situazione ed esortate a mantenere la fiducia nei protocolli della scuola.
'Capisco che questi siano inevitabilmente motivi di stress per molti , tuttavia non è accettabile che si cambi qualcosa soprattutto nelle linee guida di difesa dal virus e soprattutto considerando il pericolo degli asintomatici’ ha scritto Sawyer alle famiglie affermando inoltre che la tracciabilità dei contatti e il pre-screening quotidiano potranno aiutare a ridurre la minaccia ma non la potranno eliminare.
‘Dobbiamo aspettare la fine della quarantena per essere certi che abbiamo avuto successo ma, adesso, non c’è motivo di cambiare alcun tipo di protocollo’.
Al di fuori di Attleboro, almeno cinque scuole superiori del Massachusetts hanno spostato le lezioni online in risposta alle preoccupazioni COVID-19 o ai comportamenti degli studenti che non hanno tralasciato di partecipare alle feste o agli assembramenti ‘vietati’.
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