Usa, Trump perde un altro uomo. Si dimette Spicer, il suo portavoce
Sean Spicer si è dimesso da portavoce del presidente Usa Donald Trump
Sean Spicer, il controverso portavoce del presidente statunitense Donald Trump si è dimesso. Non sono ancora chiari i motivi della sua scelta, ma secondo il New York Times Spicer ha deciso di togliere il disturbo dopo la nomina, decisa proprio oggi da Donald Trump, del finanziere Anthony Scaramucci a capo delle comunicazioni della Casa Bianca.
Sembra, infatti, che Scaramucci sia profondamente inviso a Spicer. Quest'ultimo non a caso dallo scorso maggio ricopriva proprio il ruolo affidato oggi a Scaramucci, ad interim, in seguito alle dimissioni dell'ex capo delle comunicazioni della Casa Bianca Mike Dubke a soli tre mesi dalla sua nomina. Evidentemente, Spicer aspettava di avere una promozione o comunque un ruolo superiore, che però Trump non gli ha concesso. Così Spicer, per protesta, si sarebbe dimesso.
Il presidente americano sta da tempo cercando di ristrutturare lo staff della comunicazione della Casa Bianca, anche alla luce delle inchieste sul Russiagate. Il declassamento di Spicer, e le sue conseguenti dimissioni, va letto in questo contesto.
Spicer, nei suoi sei mesi alla Casa Bianca, era diventato famoso per alcune gaffe, come quella "Hitler non ha mai usato armi chimiche contro il suo popolo", frase utilizzata per attaccare il presidente siriano Hafez al Assad che aveva scatenato polemiche in tutto il mondo, prima delle scuse pubbliche.