Vargas LIosa illiberale… vedremo se l'Ue appoggia il pugno duro di Madrid
È triste vedere Mario Vargas LIosa, peruviano con cittadinanza spagnola, premio Nobel per la Letteratura, neoliberista e liberale, sfilare a Barcellona con gli unionisti (350mila rispetto a una popolazione di 7,5 milioni) e sostenere che la Catalogna sta facendo un golpe. E' esattamente il contrario.
La democrazia è l'individuo e il federalismo è un'alta declinazione della democrazia (io libero individuo voglio un Potere che mi sia vicino, che faccia i miei interessi - e per questo voglio anche l'elezione diretta dei rappresentanti nelle istituzioni, perché li conosco e so che fanno i miei interessi -). Gran parte dei catalani (il 90% e oltre dei votanti ha votato sì, sarebbero stati di più se il referendum non fosse stato impedito con la violenza) è per l'indipendenza. Non ci sono carte costituzionali o leggi. Si riscrivono. Non ci sono ricatti economici, aziende che se ne vanno. Minacce dell'Ue. Si può essere fuori da Ue per poi rientrarci se il popolo lo vuole. Ultimo appello: si faccia un referendum consultivo: vediamo se oltre il 75% dei catalani è per l'indipendenza.
Il governo catalano va avanti, Madrid minaccia "risposte" (minacciano i dittatori, i criminali, i mafiosi, i teppisti di periferia). Una possibile dichiarazione di indipendenza domani in Parlamento del presidente catalano Carles Puigdemont "non rimarrà senza risposta" da parte dello Stato spagnolo, avverte la vicepremier di Madrid Soraya Saenz de Santamaria. Vedremo se l'Unione europea appoggerà la violenza di Madrid contro la democratica e pacifica richiesta di Barcellona. Se l'Ue sarà dalla parte di Madrid, tanti europei diventeranno anti-europeisti.