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Esteri
Coronavirus, ora il mondo alza il muro con l'Italia. Le misure paese per paese

Iraq, Kuwait, Arabia Saudita, Gran Bretagna e poi ancora Olanda, Australia e Bulgaria. Si allunga la lista dei Paesi che hanno adottato misure nei confronti dell'Italia, dallo 'sconsiglio' di viaggi a provvedimenti più rigidi, in seguito all'epidemia di coronavirus.

CORONAVIRUS: GIORDANIA VIETA INGRESSO A VIAGGIATORI DALL'ITALIA

Giordania 'vietata' ai viaggiatori in arrivo dall'Italia nel mezzo dell'emergenza coronavirus. Secondo l'agenzia ufficiale Petra, le autorità di Amman hanno deciso di negare l'ingresso nel regno hascemita a tutti i viaggiatori provenienti dal nostro Paese a meno che non abbiano lasciato l'Italia 14 giorni prima dell'arrivo nel regno. I cittadini della Giordania dovranno invece rispettare un periodo di quarantena di 14 giorni. Decisioni analoghe sono state già adottate per Cina, Iran e Corea del Sud. 

Coronavirus: ambasciata russa sconsiglia viaggi Nord Italia

L'ambasciata russa a Roma suggerisce ai cittadini russi di evitare i viaggi nelle regioni del nord Italia in cui si sono registrati dei casi del nuovo coronavirus. Lo riporta l'agenzia Interfax, citando una nota dell'ambasciata. "Considerando - recita il documento - che i focolai della diffusione del coronavirus e il maggior numero di contagiati si trovano prevalentemente nelle regioni settentrionali dell'Italia, e in particolare in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, l'ambasciata consiglia fortemente che i russi si astengano dal viaggiare in queste regioni a meno che non sia assolutamente necessario". 

Coronavirus: Bulgaria Air sospende voli con Milano fino a 27/3 

La compagnia aerea bulgara Bulgaria Air ha sospeso i voli con Milano fino al 27 marzo a causa della diffusione del coronavirus. Lo riferisce la compagnia in una nota, aggiungendo che i passeggeri già in possesso di biglietti possono chiederne il rimborso o programmare altre date. 

Il premier Conte: “Inaccettabili limitazioni da altri Paesi”

“Sarebbe ingiusto che arrivassero limitazioni da parte di stati esteri. Non lo possiamo accettare. I nostro concittadini possono partire sicuri, per loro e per gli altri”. Lo ha detto il premier Conte alla Protezione Civile.

Coronavirus, Iraq vieta ingresso a chi viene da Italia

L’Iraq ha esteso indefinitamente il suo divieto d’ingresso ai viaggiatori provenienti da Cina e Iran e ha imposto simili limitazioni alle persone provenienti da Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Italia e Singapore, ha riferito oggi il ministro della Salute. Il divieto d’ingresso riguarda tutti i viaggiatori che provengono direttamente o indirettamente da questi Paesi ma esenta i cittadini iracheni, i diplomatici e le delegazioni ufficiali, ha riferito il ministro nella sua dichiarazione. Agli iracheni è stato inoltre consigliato di non viaggiare in questi Paesi. Le scuole e le università sono state chiuse per dieci giorni a Najaf, dove ieri è stato registrato il primo caso di coronavirus, ed è stato suggerito ai cittadini di non spostarsi all’interno della provincia.

Coronavirus, GB chiede isolamento a chi ritorna da nord Italia

Le autorità britanniche hanno chiesto ai loro cittadini di ritorno dal nord Italia di rimanere isolati nelle loro case, come misura per contenere la diffusione del coronavirus COVID-19. Il ministro della Salute Matt Hancock ha detto che coloro che tornano dalle zone a nord della città italiana di Pisa non devono lasciare le loro case per 14 giorni. Il provvedimento è consigliato anche a chi è tornato da poco da quelle zone. "Se ci sono persone che sono state nelle zone colpite che il governo italiano ha messo in quarantena, allora dovrebbero essere isolate, che abbiano o meno i sintomi" del virus, ha detto il ministro alla Bbc. Hancock ha aggiunto che non è a conoscenza di alcun britannico nelle aree di quarantena italiane, dove circa 50.000 residenti non possono uscire per 14 giorni senza un permesso speciale. Nel Regno Unito ci sono 13 persone colpite dalla malattia, ma si tratta di persone che sono state o hanno visitato la Cina.

Coronavirus, in quarantena a Salisburgo dopo viaggio in Italia

Dopo un viaggio di lavoro nel nord Italia, 28 impiegati della Clinica universitaria austriaca di Salisburgo sono stati posti in quarantena. Si tratta di una misura precauzionale anche perché i dipendenti non hanno avuto alcun sintomo, tantomeno legato al coronavirus. Quella nei confronti dei 28 impiegati è la cosiddetta "quarantena automatica" ed è stata avviata telefonicamente. Gli impiegati resteranno nelle proprie abitazioni per 14 giorni e, secondo il portavoce della clinica, la misura riguarda anche i familiari degli impiegati.

Coronavirus, Israele sconsiglia viaggi in Italia

Israele sconsiglia i viaggi in Italia. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Yaakov Litzman, sottolineando che il governo sta anche valutando se imporre la quarantena ai viaggiatori di ritorno dall'Italia per il timore di contagio da coronavirus. "Abbiamo raccomandato agli israeliani di non recarsi in Italia, stiamo cercando di capire se l'Italia e l'Australia diventeranno Paesi dai quali chi ritorna verrà messo in isolamento non appena giunto in Israele", ha detto il ministro alla radio dell'esercito. "Non abbiamo paura di imporre la quarantena", ha aggiunto, in un apparente riferimento alle eventuali ricadute diplomatiche. L'Australia ha confermato 22 casi di contagio, sette dei quali erano tra gli australiani evacuati dalla nave da crociera Diamond Princess, ormeggiata in Giappone. 

Coronavirus, ristoratore italiano a Mauritius: mi guardano male 

"Io vivo a Mauritius da dieci anni e manco dall'Italia da due anni. Eppure il mio ristorante di cucina italiana nel sud di Mauritius sta perdendo tantissimi clienti negli ultimi giorni. Molti clienti mi fanno battute brutte perché sono italiano, mi chiedono se mi sono lavato le mani o cose del genere. Il razzismo c'è in Italia contro i cinesi, ma c'è anche qui contro gli italiani". Fa riflettere lo sfogo di Giuseppe, ristoratore italiano che da dieci anni vive a Mauritius e che questa notte ha chiamato i Lunatici di Rai Radio2, in diretta ogni notte dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino. Giuseppe si è sfogato: "Che c'entro io con il Coronavirus? Sono due anni che non vengo in Italia", ha ripetuto. "La clientela del mio ristorante in questi giorni è molto diminuita e quelli che vengono quasi mi guardano male".

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