Von der Leyen alla Commissione. Michel alla guida del Consiglio. E...
Nomine Ue, fumata bianca a Bruxelles
Fumata bianca a Bruxelles per la popolare tedesca Ursula Von der Leyen alla Commissione Ue, il belga liberale Charles Michel alla presidenza del Consiglio europeo, la francese Christine Lagarde alla Bce e il socialista spagnolo Josep Borrell come Alto rappresentante. Lo twitta l'attuale presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. Sono in corso contatti tra Bruxelles e Strasburgo per sciogliere anche l'ultimo nodo relativo al presidente del Parlamento europeo.
Von der Leyen, la 'delfina di Merkel' che comanda i generali - Ministro della Difesa tedesco dal dicembre 2013 nonche' esponente di punta della Cdu, Ursula von der Leyen e' stata considerata a lungo una delle principali candidate al titolo di 'delfina' della cancelliera Angela Merkel. Nata Albrecht, cresciuta fino al 1971 proprio a Bruxelles, Ursula dal punto di vista politico e' una "figlia d'arte": suo padre, Ernst, e' stato a lungo presidente del Land della Bassa Sassonia. Sposata con il medico e imprenditore Heiko von der Leyen, la donna oggi chiamata in causa nella corsa alla guida della Commissione Ue e' madre di ben sette figli, nati tra il 1987 e il 1999 La sua carriera politica inizia negli anni '90, quando si iscrive alla Cdu: Von der Leyen ricopre vari incarichi a livello locale finche' non viene nominata, nel 2003, ministra per gli Affari sociali, la famiglia e la salute in Bassa Sassonia. Eletta nel 2004 membro della presidenza dell'Unione cristiano-democratica, fa il salto sulla scena nazionale, tanto da venire rapidamente scelta da Merkel come ministra per la Famiglia dal 2005 al 2009, per passare dal 2009 al 2013 alla guida del dicastero del Lavoro e gli Affari sociali. Il passaggio al ministero della Difesa - prima donna a ricoprire tale ufficio nella storia della Germania - avviene con il governo Merkel III. Due anni fa e' stata al centro di uno scontro frontale con i vertici militari tedeschi dopo che era scoppiato uno scandalo sulla presenza di militari filonazisti nella Bundeswehr, avendo von der Leyen accusato i generali di "debolezza di conduzione" dell'esercito. La ministra rispose alle critiche annunciando una grande riforma delle forze armate e chiedendo piu' investimenti a favore della difesa. Di quest'anno, invece, una polemica sui consulenti del ministero della Difesa.
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