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Host 2023, la fiera leader mondiale dell’ospitalità dal 13 ottobre. VIDEO
Host 2023

Host 2023, la fiera leader mondiale dell’ospitalità al via il 13 ottobre

A meno di un mese dal taglio del nastro, Host 2023 – a fieramilano dal 13 al 17 ottobre 2023 – si rafforza come la piattaforma leader mondiale per le macchine, tecnologie, semilavorati, format, accessori e servizi per l’ospitalità professionale, il fuoricasa e il retail.

Numeri che parlano da soli

Come testimoniato ai microfoni di Affaritaliani.it Milano da Simona Greco, Direttore manifestazioni Fiera Milano, i dati e i fatti dimostrano l’efficacia del concetto di HostMilano che si presenta al mercato con numeri paragonabili all’edizione del 2019: sono oltre 2.000 gli espositori, dei quali il 40% internazionali da 50 Paesi. Oltre all’Italia, i primi cinque Paesi per numeri di espositori annoverano Germania, Spagna, Francia e Stati Uniti, che vedono in HostMilano un’opportunità di fare business ‘mondo su mondo’. Seguono Svizzera, Paesi Bassi e Portogallo, cui si aggiungono Turchia e Cina.

La manifestazione coniuga una panoramica completa sull’innovazione in tutta l’ospitalità professionale con gli approfondimenti verticali nei singoli settori, grazie a un layout esteso sull’intero quartiere fieristico e suddiviso in tre macroaree che valorizzano le affinità di filiera tra comparti specializzati: Ristorazione Professionale-Bakery, Pizza e Pasta  (38% degli espositori); Caffè-Tea, Bar-Macchine per Caffè-Vending, Gelato-Pastry (42%); Arredo-Tecnologia e Tavola (20%).

Le aziende di tutti i settori incontreranno, oltre a migliaia di operatori professionali, hosted buyer altamente profilati selezionati da Fiera Milano in 75 Paesi di tutti i continenti, in collaborazione con ICE-ITA Agenzia sui mercati di destinazione. Particolarmente rilevanti le delegazioni dalle Americhe (41%), dai Paesi del Golfo e Medio Oriente (21%) e dall’Eurasia (30%). Solo per citare qualche nome: LinkedIn (USA), con i suoi programmi di ospitalità aziendale a livello globale; Royal Caribbean Cruise (Norvegia), che vanta una quota del 26,5% del mercato mondiale delle crociere grazie a una flotta di 42 navi; Sodexo (Francia), che offre servizi a 100 milioni di consumatori in 53 Paesi; Minor International Co. (Thailandia), multinazionale della ricettività che gestisce oltre 3.000 strutture in 62 Paesi.

Il ruolo di fiere come HOST per l’export italiano

Nonostante un inizio anno con il +15%, l’attuale andamento dell’export italiano sta subendo un rallentamento. Ecco che manifestazioni come HOST e le fiere più in generale sono al centro della strategia dell’Agenzia ICE-ITA Istituto per il commercio con l’estero come ha evidenziato ai microfoni di Affaritaliani.it Milano Matteo Zoppas, Presidente di Agenzia ICE-ITA.

Anticipare l’innovazione di domani

La leadership internazionale di HOST continua a consolidarsi da 43 edizioni grazie alla capacità di individuare, presentare e promuovere un’innovazione sostenibile che non si limita a rispondere alle sollecitazioni del mercato, ma anticipa il domani in modo proattivo.

Ne è una dimostrazione il valore di Smart Label – Host Innovation Award in collaborazione con POLI.design e con il patrocinio di ADI – Associazione per il Disegno Industriale, che in sole sei edizioni si è evoluto da autorevole riconoscimento a ecosistema che valorizza il crescente investimento in Ricerca & Sviluppo delle aziende del settore: a Host 2023, l’area dedicata Smart Label permetterà infatti di toccare con mano i 26 prodotti premiati.

Tra le tendenze anticipate in anni recenti da HostMilano, e che oggi stanno alimentando la domanda di tecnologie e prodotti dedicati, si segnalano per esempio lo sviluppo della ristorazione veloce, anche in risposta al ritorno al lavoro in presenza, e le occasioni di consumo sempre più sfumate – brunch in settimana, insalate e bowl come snack – e i margini di crescita nell’alto di gamma e nella cucina fusion, con i consumatori che desiderano vivere esperienze sempre più multisensoriali e lifestyle, guardando alla novità, la qualità ma anche al design.

Oltre che nel percorso espositivo, a Host 2023 l’innovazione sarà il filo conduttore anche del ricco palinsesto con più di 800 eventi.

Innovazione e sostenibilità anche nei trend di consumo

Secondo le analisi condotte da Circana sull’andamento dei consumi Fuori Casa emerge il quadro di un canale resiliente al contesto attuale. I consumatori adottano strategie per mantenere i consumi fuori casa e alzano le loro aspettative.  A giugno di quest’anno i consumi Out of Home in Italia hanno raggiunto i 66 miliardi di euro annui (+14,0% sul corrispondente periodo precedente), anche grazie a un aumento positivo nel numero di visite, salite a 14,9 miliardi (+9,9%), con numeri molto vicini al pre-pandemia.

Lo ha confermato ai microfoni di Affaritaliani.it Milano Matteo Figura, Direttore Foodservice di Circana.

Sebbene l’attenzione relativa all’aumento dei prezzi resti alta, solo un consumatore su 10 dichiara di avere difficoltà a consumare fuori casa mentre un quarto dei consumatori (27%) dichiara di non aver cambiato le proprie abitudini. Cresce il senso di comunità tra i consumatori anche fuori casa e i consumatori guardano agli aspetti valoriali per arricchire le proprie esperienze e renderle memorabili. L’ultimo studio di Sentiment della Ristorazione di Circana rileva che il 72% dei consumatori si aspetta che i ristoranti siano inclusivi e soddisfino anche i consumatori che hanno diete o esigenze alimentari speciali; il 56% pensa che la tecnologia aiuti ad essere più inclusivi.  In generale la tecnologia piace agli italiani che consumano fuori casa.

Il 40%, grazie alle app e al digitale, si gode di più l’esperienza in bar e ristoranti e al 46% piace usare dispositivi digitali o app per interagire con i luoghi che frequenta. L’innovazione non è soltanto tecnologia ma è anche contaminazione, ibridazione e offerta rinnovata di cibo e bevande. La ristorazione in Italia è percepita ancora come troppo tradizionale (36%) mentre il consumatore è sempre più informato e vede ciò che accade all’estero dove la contaminazione tra cucine divere è forte. Così il 48% dei consumatori italiani si aspetterebbero innovazioni su ricette e sapori.Una piccola rivoluzione per il consumatore italiano ancorato alle proprie abitudini e restio alla sperimentazione, ma i tempi cambiano e cambiano soprattutto le motivazioni e i contesti di consumo.

Sempre meno occasioni funzionali e stili di vita e lavoro che limitano gli spostamenti e in generale la mobilità. Allora l’occasione di consumo fuori casa diventa sempre più esperienziale e non sostituibile con cibo e bevande in casa. La voglia di esperienza come si sposa con il caro vita che grava sugli italiani? I consumatori sono senz’altro attenti ma adottano strategie per mantenere costante la quota di reddito dedicata ai ristoranti che non sono in cima alla lista delle rinunce. Anzi, in media 3 italiani su 4 sono disposti a pagare di più per avere maggiore innovazione nella ristorazione.

Le nuove abitudini di consumo al centro di HOST 2023

Il dato trasversale più interessante che emerge dal costante dialogo e confronto di HostMilano con gli attori delle filiere è che mai come oggi le nuove abitudini di consumo e l’innovazione tecnologica si influenzano reciprocamente, generando una domanda che alimenta gli investimenti in Ricerca & Sviluppo e fa crescere gli scambi internazionali.

L’impatto economico dell’innovazione

La galassia industriale presente a HostMilano è caratterizzata da una forte internazionalità, con importanti scambi commerciali globali. Secondo dati di Export Planning, il commercio mondiale delle filiere rappresentate ha toccato nel 2022 un nuovo massimo, pari a 178,3 miliardi di euro, a livelli ampiamente superiori a quelli pre-pandemici: 38 punti percentuali superiore al 2019.

Il comparto più rilevante è l’Arredo-Tavola, che l’anno scorso ha registrato un valore prossimo ai 94 miliardi di euro (+35% rispetto al 2019). La Ristorazione Professionale ha invece espresso la maggiore crescita rispetto ai livelli pre-pandemici (+45% rispetto al 2019), sfiorando l’anno scorso i 75 miliardi di euro.

Mostrano rilevanti incrementi rispetto al 2019 anche i comparti Macchine da Caffè-Vending (+5,9%, quasi 19 p.p.) e Macchine per Panificazione e Pasticceria (+3,4%, circa 11 p.p.).Di grande interesse anche le forniture per il mondo Gelato, che vede leader la produzione italiana con esportazioni per più di 2,3 miliardi di euro nel 2022 (oltre un quarto di tutto l’export UE), che diventeranno 3,2 miliardi nel 2026 grazie a un CAGR del +4,4%.

Nello scenario 2026 formulato da ExportPlanning, il commercio mondiale dell’insieme di prodotti rappresentati a HostMilano crescerà a un ritmo medio annuo (CAGR) del +3,4% fino a superare la soglia dei 200 miliardi di euro a fine periodo.

Nel dettaglio di alcuni tra i principali mercati, l’anno scorso la Germania ha vantato con l’Italia un interscambio di prodotti HostMilano per quasi 1,37 miliardi di euro, dei quali due terzi (927 milioni di euro) in esportazioni italiane. Di grande interesse i Paesi del Golfo, che registrano verso l’Europa un interscambio da 1,2 miliardi di euro. Ancora più globale la proiezione degli Stati Uniti, che lo scorso anno hanno scambiato con il resto del mondo prodotti HostMilano per un valore di ben 47,8 miliardi di euro.

Quanto all’industria italiana, leader mondiale in molti comparti del settore, secondo stime dell’Ufficio Studi ANIMA Assofoodtec a fine 2023 il food service equipment Made in Italy supererà i 4,6 miliardi di euro, a cui l’export contribuisce per più di 3 miliardi. L’Italia dunque, rappresenta da sola oltre il 10% di tutto il valore della produzione mondiale di questo segmento all’interno della Ristorazione Professionale che, a livello globale, è stimato da Future Market Insights in circa 44 miliardi di dollari (76 miliardi nel 2032, +5,6% medio).

Di particolare rilievo le attrezzature frigorifere e compressori, con 1.835 milioni di euro dei quali 1.052 dalle esportazioni; le macchine e forni per pane, biscotti, pasticceria e pizza, che valgono 695 milioni di euro (460 dall’estero); e le macchine per caffè espresso con 550 milioni (415 dall’export).

Le esperienze lifestyle richiedono tecnologie smart

Un valido esempio di come innovazione e tendenze di consumo si influenzino a vicenda è l’evoluzione del food delivery, che in manifestazione sarà rappresentato da diversi tra i più significativi top player: non più percepito semplicemente come “buono e veloce”, ma anche e soprattutto come “gourmet, pratico e sicuro”, il delivery è supportato da macchinari e prodotti sempre più smart, fino all’intelligenza artificiale che progetta nuove ricette sulla base dei consumi.

Una novità riguarda “dove” si consuma il cibo “da portar via”: sempre meno a casa propria e sempre più in spazi all’aperto, in particolare i parchi. Dai ristoranti gourmet alle food hall, molti ristoratori stanno seguendo questa tendenza creando nuove ricette pensate specificamente per consumatori che vogliono socializzare all’aperto con amici o famigliari: anche in questo caso, generando una domanda di accessori e servizi specificamente progettati.

Il rafforzamento del trend esperienziale nato alcuni anni fa, in cui il consumatore ricerca nel fuoricasa esperienze lifestyle immersive e multisensoriali, si traduce in un maggiore impatto del design: alta qualità nelle parti visibili, anche considerando la cottura a vista e al tavolo, ma anche tableware pensato per la condivisione e per presentazioni di eccellenza, dove dominano il contrasto tra l’all white e il colore e gli abbinamenti insoliti di materiali, ad esempio preziose porcellane con innovative plastiche riciclate di qualità.

In questo scenario, gli operatori dedicano sempre più attenzione alla cura dei format e dei concept dei loro esercizi, ma anche con una particolare attenzione alla sostenibilità: ad esempio con pannellature realizzate riciclando sottoprodotti vegetali, arredi in materiali iper-durevoli che allungano i tempi di sostituzione, integrazione di tecnologie IoT che monitorano i consumi o adozione di strategie di economia circolare che seguono il cliente lungo tutto il ciclo di vita del prodotto per poi assicurarsi che venga riciclato o smaltito in modo sostenibile a fine ciclo.

L’esperienzialità stimola l’innovazione tecnologica

Un’altra conferma è il desiderio di sperimentare cucine diverse: i sapori delle cucine globali continuano a seguire una rapida traiettoria di crescita, con i consumatori sempre più interessati ai piatti tipici delle diverse tradizioni culinarie. Cresce quindi in parallelo la domanda di attrezzature flessibili e multifunzione come forni combinati e griglie piane, oltre ad attrezzature specializzate come wok, forniture per sushi, griglie ‘robata’, forni tandoori e piastre per crèpes. Al bar, il caffè e specialmente lo specialty coffee sono un fenomeno in costante crescita, ed ecco quindi le macchine iperconnesse che utilizzano il machine learning per “imparare” come fare il caffè, guidando poi passo passo i baristas con tutti i fattori per un’estrazione perfetta.

Cambiano i consumi, si evolve il food equipment

La razionalizzazione dei menu, inoltre, sta diventando una soluzione all’aumento dei costi e a un mercato statico, anche valorizzando l’innovazione per utilizzare ingredienti meno costosi nei piatti. Questo si traduce, per esempio, nell’uso di tagli di carne meno costosi, ma soprattutto nell’automazione della cucina con soluzioni modulari, attrezzature plug-and-play e sistemi connessi. Le attrezzature multiuso come forni combinati e forni a cottura rapida possono contribuire ad adattarsi a menu in rapido cambiamento.

Infine, sfumano sempre più le occasioni di consumo durante la giornata. Lo smart working ha sconvolto il concetto di orari fissi: i consumatori mangiano ciò che desiderano, quando vogliono e dove vogliono. Dal brunch anche in settimana ai bowl salutistici anche a colazione, ma anche sapori fusion ed etnici. L’impatto si riflette in particolare in una domanda di packaging innovativi per l’asporto e il delivery, oltre a forni a cottura rapida per soddisfare i tempi di servizio e box per il ritiro.

Che la crescita del food equipment rifletta un ritorno ai consumi fuoricasa, in Italia lo conferma anche FIPE, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi. Nel secondo trimestre dell’anno positiva, secondo gli analisti di FIPE-Confcommercio, la variazione rispetto al trimestre precedente, con un incremento del 28,7%, dove pesano tuttavia anche fattori stagionali determinanti per i consumi in questo settore. L’analisi per attività economica mostra una crescita su base annua per tutti i settori legati alla filiera del turismo, in ragione della piena ripresa delle attività successiva alla fine della pandemia.

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