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Al via la sesta edizione del Barilla Pasta World Championship: 19 chef in gara

Al via la sesta edizione del Barilla Pasta World Championship con 19 chef 

 


Partita a Milano la sesta edizione del Barilla Pasta World Championship. La manifestazione voluta da Barilla si svolge dal 27 al 29 settembre a Milano e Parma. In gara 19 chef under 35, in rappresentanza di 15 nazioni e 4 continenti. La sfida si giocherà su un piatto creativo che rappresenta il futuro della pasta e una reinterpretazione degli spaghetti al pomodoro, la ricetta di pasta più amata al mondo. In giuria 5 chef stellati italiani e 2 esperti internazionali. Dopo due giorni di eliminatorie e semifinali a Milano, il campione verrà incoronato il 29 settembre a Parma. 
Barilla, leader mondiale del settore della pasta, con oltre 1 milione di tonnellate prodotte all’anno dell’alimento italiano più amato dalle persone e dal Pianeta: l’impronta energetica di una porzione di pasta è di solo 1 metro quadrato globale...

 

Al via la sesta edizione del Barilla Pasta World Championship: 19 chef in gara. Le cotture alternative

 

 

La pasta del futuro nell’alta ristorazione? Ricette glocal ma nel solco della tradizione regionale italiana, cotture brevi e alternative (al vapore, sottovuoto…), creatività che gioca su memoria e contaminazioni, nuove consistenze e una profonda conoscenza delle materie prime. Sono alcuni degli spunti offerti dalle ricette in gara al Pasta World Championship 2017, la competizione internazionale tra giovani chef sul tema della pasta voluta da Barilla, che per la sua sesta edizione si preannuncia ricca di novità. In tre giorni si confrontano con l’apparente semplicità della pasta 19 giovani chef provenienti da tutto il mondo, selezionati da Barilla grazie alla collaborazione con la scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA, guidati e giudicati da 5 importanti chef italiani che li aiuteranno e valuteranno nell’espressione del loro talento. Tema dell’evento è il futuro della pasta. Ogni chef porterà in gara la sua interpretazione creativa del piatto italiano più amato al mondo e verrà valutato per tecnica, gusto e estetica. I migliori 10 concorrenti accederanno alla semifinale, che si svolgerà il giorno successivo e verterà su semplicità e innovazione: reinterpretare gli spaghetti al pomodoro, la ricetta di pasta più famosa che da sempre mette in difficoltà anche i grandi chef. 

 

Al via la sesta edizione del Barilla Pasta World Championship: 19 chef in gara. La due giorni al  Palazzo del Ghiaccio di Milano

 

 

I primi due giorni della manifestazione si svolgono presso il Palazzo del Ghiaccio di Milano. Il 29 settembre i 3 finalisti si confronteranno a Parma, in Academia Barilla, per il titolo di Campione del mondo della pasta e ricevere da Paolo Barilla la “Trafila”, la scultura-premio che spetta al vincitore, oltre ad essere premiati dall’azienda con un percorso di approfondimento professionale presso ALMA. “La pasta è un alimento che viene dal passato, ha colto tutte le sfide dei tempi e dei cambiamenti degli stili di vita delle persone - commenta Paolo Barilla, vicepresidente di Barilla e Presidente di International Pasta Organisation. “Dall’Italia si è diffusa nel mondo portando con sé la gioia di una gustosa e nutriente alimentazione. Non è un piatto come un altro: il solo nominarla fa sorridere e mette di buon umore. Tutto questo si è realizzato attraverso la capacità degli Chef che hanno saputo interpretarla con ricettazioni adatte a tutti i palati e sono oggi, più che mai, i nostri più grandi ambasciatori.”

 

 

Al via la sesta edizione del Barilla Pasta World Championship: 19 chef in gara. Da dove vengono

 

 

I 19 giovani chef in gara, tutti ventenni e trentenni, provengono da 15 nazioni in 4 continenti (Europa, Nordamerica, Asia, Oceania), e porteranno 20 ricette che esprimono l’anima glocal della pasta, giocando sulla tradizione (Carbonara, cacio e pepe, ragù) rivisitata. Arriva dall’Asia il piatto del giapponese Keita Yuge, “Fusilli con variazione di scampi e lenticchie”, ma potremmo trovarlo nel menù di un ristorante italiano. Mentre il cinese Leon Li gioca sul contrasto tra caldo e freddo nei suoi “Rigatoni caldi con ceviche di scampi”. Dall’America Connor Gabbot si misura con il tradizionale ragù alla napoletana, ma adattato alle sue latitudini, con carni di cinghiale selvaggio canadese. Mentre il berlinese Adrian Maximilian Augustin punta su una romanissima Carbonara… riveduta con anguilla affumicata e tarassaco, omaggiando ingredienti e tradizioni del grande Nord. Sapori di terra e agrodolci per il turco Tolgar Mireli, che sposa le Linguine ad una crema di spinaci e rossi d’uovo di quaglia confit. Diversi gli chef italiani in gara (v. lista in calce al comunicato), ma tutti lavorano all’estero (Miami, Parigi, Londra, Stoccolma… persino su una nave di crociera). E quindi totalmente “esposti” ad una clientela cosmopolita e ad abitudini alimentari diverse. Più difficile, forse, da convincere sull’ortodossia della cottura sempre al dente, ma forse più aperta ad accostamenti innovativi come nel caso della “Cacio e pepe con gamberi e tartare di mango” che Leonardo La Cava propone ai suoi clienti in Florida. 
“È nostro desiderio promuovere un corretto consumo della pasta - spiega Paolo Barilla - e far capire che questo alimento sa essere speciale anche nella sua massima semplicità, come uno spaghetto al pomodoro o condito con un semplice filo di olio. Ogni variazione sul tema, a casa o al ristorante, è lecita. A patto di non tradirne lo spirito e il suo corretto utilizzo”. 

 

 

Al via la sesta edizione del Barilla Pasta World Championship: 19 chef in gara. La giuria e gli assaggi

 

 

A giudicare i giovani talent sarà una giuria internazionale costituita dagli chef stellati Matteo Baronetto, Caterina Ceraudo, Lorenzo Cogo, Alfio Ghezzi e Roberto Rossi. Che saranno affiancati da due appassionati di pasta e cucina italiana del calibro di Francine Segan, storica dell’alimentazione e autrice di diversi libri sulla pasta e dello scrittore anglo-canadese Tom Rachman, in rappresentanza del punto di vista dei pasta lover di tutto il mondo. Presenterà e racconterà la manifestazione John Dickie, professore di Italian Studies presso l’University College di Londra e conduttore di diversi programmi della BBC e History Channel. Ma oltre alla gara c’è di più. I circa 150 addetti ai lavori, produttori, nutrizionisti, giornalisti e accademici di tutto il mondo convocati da Barilla al Pasta World Championship saranno attesi da 3 giorni di confronti e dibattiti su tradizione e futuro della pasta, alimento simbolo della dieta mediterranea ormai di casa nelle cucine di tutto il mondo, facile e pratico da preparare tanto nella quotidianità quanto per le occasioni speciali, alleato del benessere e sostenibile. Basti pensare che l’impronta energetica di una porzione da 80 grammi di pasta è minima, (1m2 globale) e il suo packaging permette un recupero al 100% dei materiali d’imballaggio. Proprio alla versatilità green di questo alimento sarà dedicato, il 28 settembre, l’intervento di Pietro Leemann, già Chef Ambassador di Expo2015 e tra i più importanti promotori della cucina vegetariana e di un approccio al cibo e alle filiere alimentari più responsabile.

 

 

Al via la sesta edizione del Barilla Pasta World Championship: 19 chef in gara. Barilla

 

 

Il segreto della pasta? due ingredienti semplici come semola e acqua e l’arte del pastaio per trasformarli in un alimento straordinario. Negli ultimi 15 anni la produzione mondiale di pasta è aumentata di quasi il 57% e sono ben 52 (erano 30 18 anni fa) i Paesi che ne consumano almeno 1 kg pro capite all’anno. Secondo uno studio della Ong Oxfam, condotto in 17 paesi su un campione di 16mila persone, la pasta è il piatto preferito dalle persone, a livello mondiale.
Barilla è leader mondiale di questo mercato, con una produzione annua che supera 1 milione di tonnellate e un portafoglio di formati e tipologie che risponde a tutte le esigenze del consumatore globale: dalla classica pasta di semola di grano duro a quella integrale, passando per gluten free e bio. Alla produzione di pasta si aggiunge anche quella di sughi e salse pronte, settore che ha visto i volumi di vendita crescere di oltre il 45% dal 2012, a confermare quanto l’azienda di Parma sia punto di riferimento per i pasta lover di tutto il Pianeta. Un’ossessione per la qualità della pasta che sta già esplorando il futuro. Come realizzare la pasta con una stampante 3D, di cui Barilla ha già realizzato il prototipo. Si disegna una forma sul computer e le informazioni vengono trasmesse alla stampante, che le materializza utilizzando l’impasto al posto dell’inchiostro. Sembra fantascienza, ma è già realtà. Tanto che nel corso del Pasta World Championship ne verrà mostrato il funzionamento. Con i cuochi spettatori interessati, dato che la ristorazione si candida ad essere tra i primi campi di applicazione per questa innovazione. 

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