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Negronetto festeggia 90 anni inaugurando l’Accademia della Stella
Ugo Tognazzi 

È nato nel 1931, festeggia quindi quest’anno 90 anni, il primo salamino brandizzato tascabile della storia italiana. Ripercorriamo la storia di questo prodotto interamente Made in Italy, semplice e geniale, nato per trovare un espediente. 

Durante la Fiera Internazionale di Nizza, Paolo Negroni, figlio di Pietro che nel 1907 fonda a Cremona l’azienda omonima, per aggirare il divieto imposto ai produttori italiani di affettare salami da offrire agli ospiti, inventò un nuovo mini formato tascabile ancora oggi rimasto invariato: ne fece produrre uno dalle dimensioni ridotte – di soli 14 centimetri – ma con la stessa qualità e le medesime caratteristiche del tradizionale salame cremonese, fiore all’occhiello dei salumi dell’epoca. Negronetto rappresenta un esempio concreto del tipico genio italiano. Per questo motivo, per festeggiare i suoi primi novant’anni, Negroni dà vita all’Accademia della Stella con l’ambizione di scoprire e sostenere in questo periodo i giovani talenti del nostro Paese negli ambiti che rappresentano le eccellenze del Made in Italy. In questa edizione, Negroni farà un viaggio nel mondo della creatività chiamando al proprio fianco tre istituti come partner del progetto, eccellenze distintive nel panorama formativo italiano in ambito design: IED - Istituto Europeo di Design, Naba - Nuova Accademia di Belle Arti e Politecnico di Milano – Scuola e Dipartimento di Design. Saranno gli studenti di questi istituti a dare spazio ed espressione al loro estro per reinterpretare in chiave attuale il portato iconico di un brand che ha fatto la storia nella comunicazione con i suoi cartelloni pubblicitari pionieristici, testimoni del mutare del costume sociale e simboli della narrazione del marchio della Stella e della sua evoluzione nel tempo. Il valore e la qualità del progetto si riflettono anche nei nomi d’eccezione che Negroni ha scelto per la giuria: Matteo Ragni, vincitore di due Premi Compasso d’Oro, Anna Godeassi, artista nota per le sue illustrazioni oniriche e metaforiche per l’editoria, la pubblicità, l’animazione e per progetti di comunicazione visiva e Francesco Poroli, art director e illustratore tra i più apprezzati a livello internazionale. Personalità che si sono contraddistinte per la loro creatività innovativa in Italia e nel mondo e che, insieme a Negroni, decreteranno i 3 migliori talenti italiani vincitori di questa edizione dell’Accademia della Stella.

I successi degli anni del Carosello. Paolo Negroni era un attivo sostenitore della comunicazione che andasse oltre alla semplice esposizione dei prodotti nelle vetrine dei negozi. Nacquero in questo modo le cartellonistiche, simbolo della comunicazione di Negroni e Negronetto negli anni. Uno dei cartelloni più noti di Negroni è quello che ritrae una ballerina vestita da fette di salame, ispirata alla soubrette e attivista francese Josephine Baker, intenta a danzare insieme alla stella. Nel 1950 il famoso fumettista Benito Jacovitti, inventore del mitico Cocco Bill, crea un menu promozionale rappresentando i salumi Negroni con il suo stile personale e particolareggiato con dettagli surreali. Ma sono gli anni del Carosello (1960/1980) che determinano  il successo della campagna pubblicitaria con  il jingle “Le stelle sono tante, milioni di milioni, la Stella di Negroni vuol dire qualità”, che entrerà nella memoria e nei cuori degli italiani e in TV con il Carosello. Tra gli spot più famosi, quelli di Ugo Tognazzi, ex dipendente della Negroni. Il comico e attore inventa una serie di sketch divertenti sulla figura dell’impiegato un po’ impacciato e scansafatiche, prendendo spunto dalla sua vita lavorativa. L’attore Ignazio Colnaghi idea invece i fortunati spot «Lo sceriffo della Valle d’Argento», coniugando la stella dello sceriffo a quella di Negroni. Ogni pubblicità termina con lo slogan: «La stella di sceriffo a tutela della legge, la stella di Negroni a tutela della qualità. Negroni l’orgoglio della cucina italiana nel mondo». Andato in onda dal 1963 al 1976, anno della scomparsa del Carosello, fu un tale successo che furono creati i primi gadget: la stella d’argento, i fumetti e un disco di plastica colorata col jingle della pubblicità. Con il nuovo millennio Negroni lancia delle campagne pubblicitarie innovative su stampa tradizionale e nuovi media. Dal 2015, il jingle torna protagonista degli spot, riprendendo quella sonorità che è stata simbolo di diverse generazioni.  Enrico Ruggeri, Mario Biondi, Noemi e Tiromancino sono tra gli artisti che lo hanno ad oggi reinterpretato

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