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Sirena d'Oro, ecco quali sono i migliori oli italiani

Sono siciliani, pugliesi e toscani i migliori oli extravergine di oliva Dop e Igp del 2016, premiati con la "Sirena d'Oro", il riconoscimento assegnato dal concorso nazionale promosso dalla città di Sorrento in collaborazione con Unaprol e FederDop Olio. Le aree di produzione da cui provengono gli oli vincitori sono le Dop Monte Etna, Terra di Bari (sottozona Castel del Monte) e Terre di Siena.

La selezione dei migliori oli è avvenuta al termine di numerose sedute di assaggio, svoltesi prima a Firenze, e poi a Sorrento, ad opera di assaggiatori professionisti delle associazioni Oleum e Assaggiatori Associati, provenienti da diverse regioni italiane. I riconoscimenti assegnati dal Sirena d'Oro sono cinque: Sirena d'Oro, Sirena d'Argento, Sirena di Bronzo, e due Gran Menzioni. Tre le categorie del concorso: fruttato intenso, fruttato medio e fruttato leggero.

Nella categoria fruttato intenso, Sirena d'Oro all'azienda agricola R omano Vincenzo con la Dop Monte Etna, Sirena d'argento all'azienda agricola Tommaso Masciantonio con la Dop Colline Teatine (sottozona Frentano) e Sirena di bronzo all'azienda agricola Alfredo Cetrone con la Dop Colline Pontine. Gran Menzione alla società cooperativa Agrestis con la Dop Monti Iblei (sottozona Monte Lauro) e all'azienda agricola Titone con la Dop Valli Trapanesi.

La Sirena d'Oro nella categoria fruttato medio è stata conferita al Frantoio Galantino con la Dop Terra di Bari (sottozona Castel del Monte). Quella d'Argento all'Oleificio Fam con la Dop Irpinia (sottozona Colline dell'Ufita) e la Sirena di bronzo all'Oleificio Demuru Paolo con la Dop Sardegna. Gran Menzione all’azienda agricola De Carlo con la Dop Terra di Bari (sottozona Bitonto) e alla cooperativa agricola Olivicoltori Valle del Cedrino con la Dop Sardegna.

Nella categoria fruttato leggero, il premio è andato all'azienda agricola Carraia con la Dop Terre di Siena, seguita dall'azienda Redoro con la Dop Veneto (sottozona Valpolicella) e Sirena di bronzo all'azienda agricola Buonamici con l'Igp Toscano (sottozona colline di Firenze). Gran Menzione all'azienda agricola Orseggi con la Dop Riviera Ligure (sottozona Riviera di Levante) e all'azienda agricola Stefanini Tronchetti con la Dop Lucca.

La cerimonia di premiazione si svolgerà a Sorrento l'8 aprile, nell'ambito della manifestazione "I Valori del Territorio", in calendario nei giorni 8, 9 e 10 aprile e 15, 16 e 17 aprile. Alle aziende vincitrici verrà consegnata una scultura in terracotta, realizzata in nove copie uniche dal maestro Marcello Aversa: un tronco d’ulivo dal quale fuoriesce la coda di una Sirena. Intervenuta alla manifestazione, Colomba Mongiello, della Commissione Agricoltura della Camera, ha sottolineato che la contraffazione alimentare è una delle principali voci dell’economia illegale, in parte di origine criminale, che pone anche seri problemi di salute pubblica. “La certificazione delle produzioni è, dunque, un presidio di sicurezza alimentare ed uno strumento di valorizzazione della qualità e della salubrità”. Per questo motivo, ha sottolineato Paolo Russo, della stessa commissione, il Sirena d'oro “resta un faro, una luce forte accesa sulle eccellenze agricole italiane sempre più bistrattate da un'Europa che omologa e non premia le tradizioni tipiche”.

L'obiettivo del Premio Sirena d'Oro è proprio quello di spiegare al consumatore finale quali sono le caratteristiche superiori degli oli extravergine d'oliva a marchio Dop e Igp, affinché possano effettuare scelte d'acquisto consapevoli, ha sottolineato Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento, promotore dell’iniziativa insieme con Unaprol e Federdop.

La premiazione delle aziende vincitrici si svolgerà a Sorrento l'8 aprile, nell'ambito di un cartellone di eventi più ampio, che propone nel centro antico della nostra città, nei giorni 8,9 e 10 aprile, e 15, 16 e 17 aprile, un percorso tra storia, arte, tradizione e gusto, con protagonisti gli oli Dop e Igp, offerti in abbinamento a pietanze della tradizione gastronomica della penisola sorrentina.

Secondo un sondaggio realizzato da Federdop, alla domanda perché si produce olio DOP, le aziende intervistate hanno risposto: per aumentare il valore del prodotto il 59%; il 22% per soddisfare una domanda più esigente da parte del consumatore e il 19% per rispondere in maniera più puntuale alle richieste dei grossisti e distributori”.

Per essere vincenti, hanno affermato il presidente di Unaprol, David Granieri, e di Federdop, Daniele Salvagno, occorre insistere sulla tracciabilità e sulla biodiversità che caratterizzano l’offerta di qualità del nostro sistema Paese sul mercato mondiale; e che il sistema delle Dop e Igp oggi rappresenta l’unica garanzia per costruire la distintività del prodotto delle nostre imprese che insieme alla sostenibilità, rappresentano due opportunità intorno alle quali costruire la catena del valore del prodotto a denominazione di origine.

Eduardo Cagnazzi

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