Fondatore e direttore
Angelo Maria Perrino

Vinitaly numero 50: record con oltre quattromila cento espositori

Abbiamo predisposto un piano di investimenti di 8 milioni di euro per favorire l'incoming di buyer esteri e per migliorare le infrastrutture a servizio degli espositori e dei visitatori". Prosegue il presidente di Veronafiere Maurizio Danese

Di @Andrea_Radic
50 esimo anniversario vinitaly (1)

Vinitaly taglia il traguardo delle 50 edizioni. "Da un grande passato nasce un grande futuro", così si presenta il "Salone internazionale del vino e dei distillati" a Veronafiere dal 10 al 13 aprile, agli operatori del comparto vitivinicolo attesi da oltre 140 Paesi. 

«Raccontare 50 edizioni di Vinitaly, nato nel 1967 a Verona con le "Giornate del Vino Italiano", significa ripercorrere 50 anni di storia del nostro Paese che proprio attraverso il vino ha saputo farsi conoscere ed apprezzare nel mondo" ha sottolineato il presidente di Veronafiere Maurizio Danese.

L'anno del 50/mo, con il record della manifestazione con più di 4.100 espositori ed oltre 100mila metri quadrati netti di superficie, per il direttore generale Veronafiere Giovanni Mantovani, "segna anche l'implementazione di un importante progetto strategico di sviluppo che affermerà Vinitaly ancora di più come fiera del vino non-stop, 365 giorni all'anno: una community di produttori, opinion leader, mondo della comunicazione, buyer internazionali, in grado di far circolare e crescere idee e relazioni commerciali su scala globale formata da Vinitaly International, OperaWine, VIA-Vinitaly International Academy, wine2wine, VinitalyWineClub, Sol&Agrifood, Enolitech e i premi collegati come il nuovo 5 Star Wines Award e il Sol d'Oro".

Il settore vitivinicolo, del valore complessivo di 12,4 miliardi di euro, "è diventato un vanto dell'Italia - ha sottolineato Danese - grazie ad aziende che hanno anche saputo valorizzare con le proprie produzioni gli ambienti naturali, i paesaggi rurali, integrando l'offerta culturale dei territori".

Nel 2015 le esportazioni hanno superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita del 5,4% sul 2014. Si tratta di un nuovo record per il nostro vino, da mantenere e consolidare in vista l'obiettivo dei 7,5 miliardi di euro di esportazioni nel 2020, come indicato dal premier Renzi in occasione di Vinitaly 2014. 

"Abbiamo predisposto un piano di investimenti di 8 milioni di euro per favorire l'incoming di buyer esteri e per migliorare le infrastrutture a servizio degli espositori e dei visitatori". Prosegue il presidente di Veronafiere Maurizio Danese. L'edizione 2016 esprime le due vocazioni del vino, quella economica e quella conviviale, distinguendo tempi e luoghi. "Veronafiere ha chiara e semplice la linea: il wine business in fiera; il wine festival in città", sottolinea Danese. "Il nostro focus - aggiunge il presidente di Veronafiere - sarà l'espositore ma anche il suo cliente. In tale direzione, abbiamo potenziato solo gli aspetti b2b, con particolare riguardo all'incoming. Al contempo, abbiamo potenziato molto il fuori salone Vinitaly&the City - che quest'anno inizia strategicamente due giorni prima della rassegna - per coinvolgere il pubblico consumer in città con un calendario di eventi di grande livello". 

Quello in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile, "sarà un Vinitaly con più espositori internazionali - rende noto Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - non soltanto nell'area di Vininternational che comunque cresce con adesioni dai più importanti Paesi produttori come Spagna, Georgia, Azerbaijan, Australia, Serbia, Svizzera, Gran Bretagna, Francia, Cina, Portogallo e Argentina. Quest'anno avremo 1.000 buyer selezionati in più dall'estero, grazie agli investimenti per favorirne l'incoming, in particolare da Paesi target quali Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Paesi Scandinavi, Polonia, Usa e Canada, Russia, Giappone e Cina. Un'attività che ci vede collaborare attraverso azioni congiunte con il Ministero delle Politiche Agricole e dello Sviluppo economico e con Ice-ItalianTrade Agency. Significa che Vinitaly torna ad essere una piattaforma interessante anche per le aziende straniere - conclude Mantovani - e che che capitalizzerà anche il successo ottenuto dal Padiglione del Vino a Expo Milano 2015".

Non solo il Vinitaly, anche dieci Doc del vino celebrano i 50 anni di attività nel 2016. E insieme delineano storia e geografia del settore vitivinicolo italiano. Da Nord a Sud, tra i vini di qualità certificata le denominazioni d'origine controllata che compiono 50 anni sono: Vernaccia Di San Gimignano; Est! Est!! Est!!!; Ischia; Frascati; Bianco Di Pitigliano; Brunello Di Montalcino; Barbaresco; Barolo; Aprilia; e Vino Nobile Di Montepulciano. Tra i padiglioni del Salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verofiere dal 10 al 13 aprile, ogni cinquatesimo sarà festeggiato con degustazioni e memorabili verticali, insieme a 42 aziende vinicole presenti dal 1967 in tutte le edizioni della fiera scaligera. In occasione del 50/mo, Poste Italiane lunedì 11 aprile emette un francobollo della serie tematica "le Eccellenze del sistema produttivo ed economico" dedicato a Vinitaly. E nella stessa giornata Vinitaly propone una degustazione tanto inedita quanto eccezionale: "Francia e Italia, unite nell'eccellenza", guidata da Raoul Salama, che riunisce il top dei top dei vini francesi e italiani.


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