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Cambiamento climatico, E.ON: gli sprechi si combattono a partire dall'energia

Giornata E.ON contro gli Sprechi: il 13 e il 14 dicembre l’azienda energetica propone un percorso per bambini e ragazzi in occasione dell’appuntamento annuale per sensibilizzare i cittadini sul tema degli sprechi

Il tempo è il protagonista della quarta edizione della Giornata E.ON contro gli Sprechi, in programma oggi e domani, a Milano nel Castello Sforzesco, all’interno delle Sale Panoramiche del Cortile della Rocchetta.

Tempo inteso come tempo atmosferico, funestato dai cambiamenti climatici causati del riscaldamento globale, e tempo cronologico, perché è sempre più urgente agire per la salvaguardia del pianeta imparando a usare meno e meglio le risorse del pianeta, a cominciare dall’energia.

L’azienda energetica quest’anno dedica l’evento, organizzato con il coinvolgimento attivo di Meteo Expert e Pleiadi, società leader nella divulgazione scientifica, a bambini e ragazzi - cittadini e consumatori del futuro - con un percorso edu-tainment guidato fatto di laboratori e installazioni interattive, dalla durata di un’ora e mezza e incentrato su concetti come la lotta agli sprechi, il rispetto per l’ambiente e l’importanza di risorse preziose come le piante e l’acqua.

Guarda il video racconto realizzato da Affaritaliani.it:

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VIDEO - E.ON contro gli sprechi: percorso edu-tainment al Castello Sforzesco

Péter Ilyés, CEO E.ON Italia, ad Affaritaliani.it: "Le scelte consapevoli dei nostri clienti confermano una crescente responsabilità nei confronti dell’ambiente".

“Ora è il momento di agire, non possiamo più aspettare”, ha detto il CEO di E.ON, Péter Ilyés. “La nostra motivazione è sensibilizzare. Clienti, dipendenti e partners sono sempre più consapevoli del cambiamento climatico. Il tempo sta cambiando e non possiamo più penare che il futuro assomiglierà al presente”.

“Odiamo gli sprechi è il nostro orientamento per tutte le attività quotidiane. Oggi possiamo dire di non aver sprecato il nostro tempo: siamo riusciti ad aumentare la consapevolezza di clienti e colleghi, che sono ormai motori di questa filosofia e ci chiedono ogni giorno di ridurre il nostro impatto come azienda”.

“Nel 2018 abbiamo raggiunto: 1TWh di energia green per famiglie, condomini, PMI e imprese. Le scelte consapevoli dei nostri clienti confermano una crescente responsabilità nei confronti dell’ambiente. Abbiamo raggiunto 80mila pannelli fotovoltaici installati in Italia: un trend in aumento negli ultimi anni che sottolinea un forte cambiamento di consapevolezza. Anche i clienti industriali scelgono sempre di più impianti di cogenerazionetrigenerazione che permettono di ridurre le emissioni di CO2”, ha detto Péter Ilyés, CEO E.ON, ad Affaritaliani.it.

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VIDEO - Ilyés, E.ON: "Cambiamento climatico, nostri clienti sempre più responsabili"

Davide Villa, CMO E.ON Italia, ad Affaritaliani.it: "Come azienda energetica sentiamo una responsabilità sulle spalle: sensibilizzare clienti e dipendenti alla diminuzione dei consumi e degli sprechi".

“Come player energetico sentiamo la grande responsabilità di guidare il processo di transizione energetica, aiutando clienti e colleghi a ridurre i consumi e evitare gli sprechi attraverso progetti di sensibilizzazione", ha detto ad Affaritaliani.it Davide Villa, CMO E.ON Italia. "Energy4blu, il nostro progetto dedicato alla salvaguardia del mar, è arrivato alla conclusione della prima tappa; grazie all’accordo con Legambiente abbiamo raggiunto i 150 km di spiagge pulite (il target che ci eravamo prefissati) attraverso la partecipazione di 15000 clienti e prospect. Parte oggi Tartalove, un progetto realizzato ancora con Legambiente, che riguarda la tutela delle tartarughe marine".

"Siamo giunti al secondo anno del progetto di welfare sostenibile che riguarda la flotta di auto elettriche messe a disposizione dei dipendenti anche per il dopo lavoro e per i weekend; a breve lanceremo un progetto di car pooling per incentivare la condivisione dell’auto”.

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VIDEO - Villa, E.ON: "Al via Tartalove, uno dei nostri progetti di sensibilizzazione"

Andrea Giuliacci, Meteorologo, Climatologo e Professore Università Bicocca di Milano, ad Affaritaliani.it: "Il clima è cambiato e i dati lo dimostrano"

“Il clima è cambiato. Gli strumenti meteo non mentono, analizzano dati. Le temperature medie in Italia in due secoli sono aumentate di circa due gradi, ed è tantissimo. Questo vuol dire che le stagioni sono più calde e l’atmosfera ha una maggiore quantità calore, cosa che provoca fenomeni atmosferici più intensi”, ha detto ad Affaritaliani.it Andrea Giuliacci.

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VIDEO - Giuliacci: "Il clima è cambiato: + 2 gradi medi in italia"

"Gli anni più caldi degli ultimi 140 sono gli ultimi cinque. Questo vuol dire che i ghiacciai fondono e che negli oceani c’è più acqua. Le piogge sono diventate più irregolari e il clima, dunque, si è estremizzato - anche in Italia”.

"Tra gli scenari futuri c’è anche quello che prevede entro il 2100 la scomparsa del ghiaccio dal Polo Nord e in Italia la scomparsa di una superficie di territorio pari alla Liguria”, ha concluso Giuliacci.

Riccardo Grassi, Direttore di ricerca SWG, ha detto ad Affaritaliani.it: "Cambiamento climatico, il 60% degli italiani ritiene che questo sia il tempo di agire"

Nel corso dell’evento è stata presentata una ricerca originale di SWG dal titolo “Quanto tempo ci resta?”, focalizzata sulla percezione degli italiani in merito al cambiamento climatico e alle azioni da adottare per contrastare tale fenomeno.

L’indagine ha evidenziato come oggi gli italiani si suddividano tra un’ampia maggioranza preoccupati per il riscaldamento globale (74%) che chiede di agire tempestivamente, un gruppo di catastrofisti (17% - che ritengono che ormai la situazione sia compromessa) mentre i negazionisti, per i quali il problema non è così rilevante o non esiste affatto, che si attestano al 9%.

Di fronte alla percezione della rilevanza del problema, la richiesta che emerge dagli intervistati è quella di aiutare i cittadini a mettere in atto comportamenti virtuosi: tra le priorità sulle quali ci si dovrebbe concentrare per intervenire a favore dell'ambiente, la maggioranza degli intervistati pensa infatti all’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili (56%) e all’introduzione di incentivi o meccanismi premianti per chi riduce i consumi (43%).

Sul fronte dell’impegno personale, nel nuovo anno gli intervistati si propongono in particolare di ridurre gli sprechi domestici di energia e gas (35%) e di porre più attenzione all’acquisto di prodotti sfusi, senza imballaggi (34%). Seguono una maggiore scrupolosità nella raccolta differenziata (29%), la riduzione dell’utilizzo di bottiglie e bicchieri di plastica (24%).

Riccardo Grassi, Direttore di ricerca SWG, ha detto ad Affaritaliani.it: “L’indagine presentata dimostra come oggi vi sia un ambientalismo legato alla consapevolezza che il tempo sta per finire. Quasi un intervistato Su cinque teme che siamo in ritardo e che la situazione sia ormai compromessa; il 60% degli italiani ritiene che questo sia il tempo di agire. Servono non strumenti punitivi, ma strumenti premianti rispetto ai comportamenti virtuosi. Le nuove generazioni sono più sensibili e pronti a mettere in atto comportamenti che riguardano il risparmio energetico e la mobilità sostenibile”.

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VIDEO - Grassi, SWG: "Cambiamento climatico: il tempo per agire è adesso"

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