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Fondazione Barilla: 12 azioni per un sistema alimentare globale sostenibile

Al primo Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione negli USA, la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition - BCFN  lancia le sue raccomandazioni per sviluppare un sistema alimentare sostenibile globalmente e superare i paradossi attuali

12 raccomandazioni concrete per trasformare, in chiave sostenibile, il sistema alimentare globale. Le lancerà oggi la Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN) dal palco del Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione, che si terrà per la prima volta anche a New York (dopo l’appuntamento di Bruxelles dello scorso giugno e prima del consueto evento di Milano). L’obiettivo è quello di rendere più sostenibile il nostro Pianeta chiamando a raccolta scienziati, decisori politici, settore privato, società civile, media e singoli individui per dar vita a un cambiamento concreto che parta ogni giorno da quello che mettiamo nel piatto. L’assunto di partenza è chiaro: oltre un terzo della superficie terrestre è dedicata all'agricoltura. Questa produce circa il 30% delle emissioni globali di gas serra, preleva il 70% di tutta l’acqua dolce disponibile sul Pianeta e incide per l'80% sul fenomeno della desertificazione. Occorre cambiare strategia e approccio al cibo, perché senza un cambiamento reale sarà impossibile raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati per il 2030 dall’agenda ONU. 

Ecco le 12 raccomandazioni di BCFN per un sistema alimentare sostenibile, che tutti noi possiamo seguire: 

  1. Scegli principalmente cibi di origine vegetale, per incidere positivamente sulla tua salute e ridurre l'impatto ambientale
  2. Varia la tua alimentazione. Mangiare molti alimenti diversi aiuta a mantenersi in salute
  3. Mangia 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno, includendo questi alimenti nei pasti e negli spuntini
  4. Scegli prodotti stagionali e locali, controllando la disponibilità della frutta e della verdura nella tua zona 
  5. Usa ingredienti freschi quando possibile per ridurre l’uso (e lo spreco) di imballaggi non necessari. Fuori casa, privilegia posti che servono pasti fatti sul momento 
  6. Limita il consumo di alimenti trasformati ed evita cibi ultra processati. Leggi bene le etichette per essere informato sul contenuto di zuccheri, grassi e sale
  7. Aumenta il consumo di cereali integrali, come riso integrale, orzo, avena, mais e segale che apportano notevoli benefici nutrizionali
  8. Limita il consumo di bevande dolcificate o ricche di zuccheri. Il consumo di acqua potabile al posto di questo tipo di bevande è associato a un minore aumento di peso nel lungo periodo
  9. Aumenta il consumo di legumi. Un consumo, anche moderato, di fagioli può dare un contributo significativo all'assunzione di fibre
  10. Riduci il consumo di carni rosse e trasformate, preferendo fonti vegetali di proteine come legumi e noci
  11. Scegli pesci provenienti da pesca sostenibile, per aiutare a proteggere l’habitat dallo sfruttamento della fauna marina e salvaguardare l'ambiente e il mare
  12. Scegli i prodotti che provengono da animali allevati a terra e liberi di muoversi. Il cibo che scegli ha un effetto diretto su come vivono gli animali nelle fattorie

“Mai come adesso, il nostro sistema alimentare globale si sta trovando ad affrontare sfide ardue, ma queste possono essere superate grazie al lavoro sinergico tra tutti i settori e le discipline” ha dichiarato Anna Ruggerini, Direttore Operativo della Fondazione BCFN. Tra le tante sfide del nostro sistema alimentare, una delle principali è il paradosso che vede la popolazione mondiale in costante crescita (si stima che ci saranno 9 miliardi di persone nel 2030 e 10 miliardi entro il 2050) avere bisogno di essere sfamata. Soprattutto se si pensa all’aumento costante dello spreco alimentare (1,3 miliardi di tonnellate di cibo gettate ogni anno) che è ormai pari a circa quattro volte la quantità di cibo necessaria a nutrire gli oltre 821 milioni di persone denutrite nel mondo. “Abbiamo aspettato troppo a lungo per affrontare queste sfide – conclude Anna Ruggerini - e ora è necessario un approccio trasformativo che ci permetterà di compiere un passo concreto verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite”. 
 

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