Gennaio: lieve aumento (+0,5%) per le emissioni di CO2 da benzina e gasolio
Gasolio killer, boom di CO2 a gennaio. In calo le emissioni dall’uso di benzina
A gennaio le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono aumentate di 36.549 tonnellate rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A livello percentuale l’aumento è stato dello 0,5%. E’ interessante notare che il dato sulle emissioni di CO2 registrato a gennaio deriva totalmente dalla crescita delle emissioni provenienti dall’uso di gasolio (+84.429 tonnellate), mentre le emissioni che derivano dall’uso di benzina sono calate (-47.880 tonnellate), compensando però solo parzialmente l’aumento registrato dalle emissioni da gasolio. Questi dati provengono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del Ministero dello Sviluppo Economico.
I consumi di carburante, e quindi anche le emissioni di CO2, possono derivare anche da una pressione di gonfiaggio degli pneumatici non conforme rispetto ai livelli consigliati dai costruttori. Con test effettuati sul proprio circuito di prova, Continental ha rilevato che già con una pressione inferiore di 2 bar rispetto al valore consigliato, si registra un aumento del consumo di carburante di 0,7 litri per 100 km in un camion con carico completo. Per supportare gli autotrasportatori a tenere sotto controllo la pressione degli pneumatici, Continental ha messo a punto il sistema ContiPressureCheck, che grazie a speciali sensori monitora in tempo reale la pressione e la temperatura degli pneumatici. I dati vengono rilevati in tempo reale e mostrati al conducente su un display. Se il valore effettivo della pressione diverge dal valore nominale, il sistema emette un allarme, dando al conducente la possibilità di adottare provvedimenti per risolvere il problema e ripristinare il normale livello di pressione.
“La misurazione costante della pressione degli pneumatici - sottolinea Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia - garantisce maggiore sicurezza e consente inoltre una diminuzione dei consumi di carburante riducendo al contempo l'usura degli pneumatici stessi ed incrementandone così la durata utile. Tutto questo si traduce in una riduzione dei costi di esercizio della flotta ed anche delle emissioni di CO2”.