Isola vulcanica di appena tre chilometri quadrati, il terzo atollo di Antigua e Barbuda situato nel mar dei Caraibi, Redonda è stata per secoli il paradiso naturale per diverse specie di volatili che qui trovavano il luogo perfetto per sostare dalle migrazioni. Un eden verde incontaminato fatto di flora e fauna. Ma, 3000 anni fa, quando i primi coloni hanno iniziato a stanziarsi sull'isola, le cose sono cominciate a mutare. A partire dall'allevamento delle capre che, con il tempo, quando Redonda ha iniziato di nuovo a svuotarsi, sono cresciute in modo spropositato, diventando selvatiche. In poco tempo, non trovando cibo, hanno iniziato a devastare il manto erboso, trasformandolo in un terreno brullo e pieno di rocce. Ma non è tutto.
Nell’isola di Redonda si è moltiplicata anche la presenza di topi che, sempre in cerca di cibo, si sono accaniti su serpenti e sulle uova dei nidi degli uccelli. Una situazione che, tra il pericolo delle capre, l’emergenza dei ratti e le conseguenti erosioni dovute al dissesto del terreno, ha rischiato di precipitare nel vuoto. Fino a che nel 2016, diversi gruppi ambientalisti hanno deciso di prendere in mano la situazione e recuperare la vita dell'isola. In poco tempo sono riusciti a coinvolgere le associazioni internazionali, hanno ottenuto dei fondi di altri Stati ed ex colonie dei Caraibi, progettando un intervento, racconta Repubblica.
Gli scienziati dell'Environmental Awareness Group (EAG), tornati dall’isola, hanno raccontato alla BBC: "E' stato un momento emozionante". "Il contrasto era netto dalla prima volta che avevo visto l'isola. Quando l'elicottero si è avvicinato ho notato il verde che ricopriva il terreno un tempo brullo e scuro e mi sono resa conto che la natura aveva vinto. La superficie era piena di alberi e piante nuove di zecca. Non solo era ricresciuto il manto erboso che rendeva finalmente compatto il terreno. Era anche rigoglioso. Era tornata la vita", dichiarano i ricercatori.
Una missione non facile, "abbiamo dovuto mettere migliaia di esche, in ogni buco, fessura, anfratto", sottolineano gli esperti- per snidare i più furbi siamo ricorsi al burro di arachidi e al cioccolato. Erano esche particolari: adorate dai roditori ma sgradevoli per gli uccelli che infatti le ignoravano". Solo nel luglio del 2018 Redonda è stata dichiarata libera dai topi e dalle capre. Il cambiamento è stato immediato: sono tornati gli uccelli, si sono riprodotti, hanno nidificato; così come le lucertole, nere, verdi, marroni, con la vegetazione sono apparsi gli insetti che le hanno sfamate, conclude Repubblica.
La natura ha quindi reimpostato gli equilibri, riportando la vita sull’isola di Redonda, che diventerà il nuovo parco naturale dei Caraibi.
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