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Green
Vaticano più green dopo la 'Laudato si'. Riscaldamento, trasporti e rifiuti

Sono numerosi i progetti di gestione ambientale che l’enciclica di Papa Francesco ‘Laudato si’ ha ispirato al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Alcuni sono già stati realizzati e funzionano a pieno regime. Come la raccolta differenziata effettuata in tutte le Direzioni e gli Uffici, che precede lo smaltimento differenziato dei rifiuti, sia “normali” (organico, plastica, carta e materiali ferrosi) sia “speciali/pericolosi” (oli esausti, pneumatici, metalli, plastica, batterie, rifiuti ospedalieri). Altro progetto “bio” è il nuovo impianto di irrigazione dei Giardini vaticani che ha permesso di modernizzare la rete idrica inserendo nuove tecniche di gestione, ottenendo un risparmio di acqua e un più adeguato dosaggio a seconda del tipo di coltura.

Per quanto riguarda la trazione e i trasporti, "dal 2014 è stata adottata una progressiva limitazione del traffico dei veicoli dei dipendenti del Governatorato all’interno dello Stato. E' stata consentita inoltre - continua Alzaga - la sosta dentro le mura leonine solo alle auto di quanti risiedono oltre un raggio di due chilometri dal Vaticano. Dal 2018, poi, è stata creata una rete infrastrutturale di ricarica per veicoli elettrici e ibridi. Attualmente, sono in funzione all’interno dello Stato dieci apparati che offrono venti punti di ricarica. E' in programma anche il rinnovo del parco macchine dello Stato con vetture elettriche e ibride in comodato gratuito o noleggio per i servizi di Stato, come per le Poste Vaticane.

Dal 2019 è stato adottato dalla Direzione dei servizi economici (denominata ora Direzione dell’economia) il gasolio per autotrazione di tipo Diesel+, formato da una percentuale di circa il 15 per cento di componente green rinnovabile, ricavato da oli vegetali esausti e grassi animali. Ciò consente una riduzione dei consumi del 4 per cento, rispetto al gasolio tradizionale, e delle emissioni gassose inquinanti, cioè di monossido di carbonio e di idrocarburi incombusti, fino al 40 per cento.

Infine per quanto riguarda il riscaldamento e il condizionamento degli edifici si è provveduto alla riqualificazione della Centrale termica dello Stato e alla sostituzione degli impianti di condizionamento che utilizzano i gas derivati dai clorofluorocarburi, quelli responsabili dell’effetto serra nell’atmosfera. "Sempre nell’ottica della salvaguardia del creato, compatibilmente con il contesto architettonico-storico e artistico del Vaticano, è prevista in tutti gli edifici del Governatorato l’adozione obbligatoria di infissi e isolanti per la riduzione della dispersione termica", conclude il vescovo.

"Uno degli obiettivi che ci siamo preposti è la riduzione del consumo delle risorse", spiega all'Osservatore Romano il vescovo Fernando Vergez Alzaga, segretario generale del Governatorato. "Abbiamo quindi iniziato - sottolinea - ad attuare una serie di interventi volti a un maggiore controllo energetico e a una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Per questo, abbiamo installato diverse tipologie di pannelli solari, impianti con apparati a led, sensori crepuscolari di illuminazione e di presenza di ultima generazione, che regolano l’intensità in base al variare della luce naturale. Questi apparecchi garantiscono anche gli standard definiti dalle norme sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Un altro traguardo che ci siamo dati è quello della dismissione in breve tempo delle vecchie apparecchiature finora in uso. Questo ci ha spinti a compiere il rinnovo tecnologico dei dispositivi di rete con sistemi operativi di nuova generazione a minor impatto ambientale". Non solo però un rinnovamento tecnologico.

L'adeguamento ai principi dell'enciclica dedicata alla cura e al rispetto della casa comune è ampliata anche "alla zona extraterritoriale di Castel Gandolfo" dove "la coltura di un vigneto e di un uliveto viene eseguita con tecniche non invasive che rispettano la terra a garanzia di un’elevata qualità del prodotto finale. Procedure e prodotti utilizzati rientrano nei canoni dell’agricoltura sostenibile. Lo stesso accade per la fattoria che gestisce una piccola varietà di animali da allevamento", continua Alzaga. Anche nella basilica papale di Santa Maria Maggiore il nuovo impianto di illuminazione "ha permesso una riduzione della potenza necessaria di circa l’80 per cento. Rientra nell’uso oculato anche l’adozione di impianti fotovoltaici installati sul tetto di copertura dell’Aula Paolo VI e presso la sede residenziale della Specola Vaticana a Tucson, in Arizona".

Per quanto riguarda la tutela delle risorse idriche "abbiamo provveduto - aggiunge il vescovo - a un’attenta riduzione dello spreco con l’uso razionale mediante l’installazione di circuiti chiusi per il riciclo delle acque destinate alle fontane dei Giardini vaticani. E' prevista, entro l'anno, la riqualificazione della rete di distribuzione di irrigazione e dell’antincendio. Un altro passo verso un uso oculato è stato quello compiuto già dal 2016 nella mensa di servizio dei dipendenti del Governatorato. E' stato infatti adottato un sistema di erogazione attraverso distributori grazie ai quali il dipendente si serve da solo e prende direttamente le bevande con il proprio bicchiere, diminuendo così drasticamente gli sprechi". 

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