A- A+
Guide AI
Bonus acqua potabile: cos’è e come richiederlo Il diritto all'acqua potabile

Il diritto all'acqua potabile è un diritto umano fondamentale riconosciuto dalle Nazioni Unite, ma purtroppo non sempre garantito in modo equo e universale. In Italia, ad esempio, molte famiglie sono costrette a fare i conti con una spesa, per l'acquisto dell'acqua, sempre più alta in un periodo di crisi economica. E questo nonostante si tratti di un bene essenziale che dovrebbe essere accessibile a tutti, indipendentemente dal reddito o dalla posizione sociale. Per contrastare queste difficoltà e garantire a tutti l'accesso all'acqua potabile, il Governo Italiano ha introdotto già da qualche anno un bonus acqua potabile, agevolazione economica che mira ad aiutare i cittadini nell'acquisto e nell'installazione di sistemi di filtraggio che possano rendere l'accesso all'acqua potabile alla portata di tutte le famiglie.

Ma come funziona esattamente il bonus acqua potabile? Quali sono i requisiti per ottenerlo e a chi è rivolto? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su uno strumento importante per garantire a tutti il diritto all'acqua, un bene prezioso che non dovrebbe mai essere messo in discussione. Esploreremo le modalità di richiesta del bonus, le fasce di reddito ammissibili e i limiti di spesa, analizzando anche le eventuali criticità del sistema e i suoi possibili sviluppi futuri.

Conosciuto anche come “bonus depuratore”, questo tipo di agevolazione prevede un credito d'imposta per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio che servano a razionalizzare l'acqua e a migliorare la qualità di quella che esce dai nostri rubinetti. L'obiettivo è duplice: rendere più economico il costo dell'acqua per le famiglie e ridurre sul lungo periodo il consumo di contenitori di plastica. Si tratta della stessa misura già prevista per il biennio 2021-2022, ma inserito anche nell'ultima Manovra dal nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Una misura che era accompagnata anche dal cosiddetto bonus idrico o bonus rubinetti, che però non è stato rifinanziato per il 2023. 

 

Indice degli argomenti:

 

Come funziona il bonus acqua potabile

Il bonus acqua potabile è un'agevolazione economica destinata a tutte le famiglie italiane. Introdotto dalla Legge di Bilancio 2021, è diventato operativo nello stesso anno ed è stato confermato dal Governo anche con la nuova Manovra. In cosa consiste? In un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute in un determinato periodo, tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023, per le spese sostenute dalle famiglie per acquistare, e anche per installare, non solo sistemi di filtraggio dell'acqua, ma anche di mineralizzazione, di raffreddamento o di addizione di anidride carbonica alimentare.

Ovviamente, come tutti i bonus, anche questo prevede un limite massimo di spese, che consiste in 1000 euro per ciascun immobile, se la richiesta proviene da persone fisiche, e di 5000 euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti di attività d'impresa, di arti e professioni e per gli enti non commerciali.

L'obiettivo di questa misura è cercare di migliorare la qualità dell'acqua che esce dai nostri rubinetti e che molte famiglie spesso consumano come acqua per accompagnamento anche durante i pasti, e al contempo di fare in modo che tutti scelgano di acquistare meno acqua in bottiglie di plastica, per ridurre il consumo di contenitori fatti con questo materiale.

Per poter accedere al bonus è necessario che le informazioni sugli interventi siano trasmesse, per via telematica, all'Enea, ovvero l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha il compito di monitorare l'effettiva riduzione del consumo di plastica. 

In un determinato periodo di tempo, compreso tra il 1° e il 28 febbraio 2023, le famiglie e le aziende hanno potuto comunicare all'Agenzia l'ammontare delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione dei suddetti dispositivi, per poter ricevere il credito d'imposta del 50%. 

Cosa fare per richiedere il bonus acqua potabile

Come abbiamo appena detto, per poter ottenere il bonus è stato necessario comunicare le informazioni all'Agenzia. Ma cosa serve per poter inviare la richiesta? Il singolo cittadino o l'imprenditore che voglia usufruire del bonus deve comunicare le spese sostenute, documentabili attraverso una fattura elettronica o un documento di natura commerciale in cui compaia il codice fiscale dello stesso soggetto che richiede il credito.

Sia per i privati, o per chiunque non rientri nell'ambito dell'attività d'impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento dovrà essere effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento tracciabili, mentre non è accettato il bonus se il pagamento è avvenuto in contanti.

La spesa va comunicata tra il 1° e il 28 febbraio dell'anno successivo a quello in cui si è sostenuta effettivamente. Quindi, per le spese che sono state sostenute nel 2022, la comunicazione è stata inviata dal primo al 28 febbraio 2023, mentre per le spese che saranno sostenute fino al 31 dicembre 2023 la richiesta potrà essere avanzata dal 1° al 28 febbraio del 2024.

Il bonus, per le attività d'impresa o lavoro autonomo, può essere utilizzato anche in compensazione tramite F24, mentre per le altre persone fisiche può essere inserito nella dichiarazione dei redditi per l'anno della spesa.

I requisiti per il bonus acqua potabile

Chi ha diritto al bonus acqua potabile? Per accedere al bonus acqua potabile è necessario soddisfare alcuni requisiti. In particolare, a richiedere questo tipo di bonus possono essere i soggetti che appartengono alle seguenti categorie:

persone fisiche;

soggetti esercenti;

enti non commerciali, compresi gli enti religiosi riconosciuti e quelli del terzo settore.

Per poter fare richiesta basterà fare accesso alla propria area riservata sul sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, utilizzando il proprio SPID, la Carta d'Identità Elettronica, la Carta Nazionale dei Servizi o il Codice fiscale. 

Quanto dura il bonus acqua potabile

Il bonus acqua potabile 2023, o bonus depuratore, non è altro dunque che il rifinanziamento di un'agevolazione che era stata promossa la prima volta nel 2021 e che aveva avuto validità per il biennio 2021-2022.

Per poter ottenere il credito d'imposta riferito alle spese sostenute nel 2022 i soggetti interessati hanno potuto avanzare la propria richiesta fino al 28 febbraio 2023. L'agevolazione sarà valida però per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, e la richiesta per poter ottenere il credito il prossimo anno potranno essere avanzate dal 1° al 28 febbraio 2024.

Sistemi di filtraggio per l'acqua: quali sono

Esistono diversi sistemi di filtraggio dell'acqua che possono essere finanziati grazie al contributo del bonus, ognuno dei quali ha una specifica funzione e grado di efficacia nel rimuovere le impurità e le sostanze nocive presenti nell’acqua. Ecco alcuni dei principali:

filtraggio con carboni attivi, un sistema che utilizza questo tipo di carboni per assorbire sostanze organiche, cloro e odori sgradevoli dell'acqua, molto utilizzato per per il trattamento dell'acqua potabile;

filtraggio a osmosi inversa, sistema di filtraggio che utilizza una membrana semipermeabile per rimuovere sostanze inorganiche come sali minerali, metalli pesanti e pesticidi dall'acqua (si tratta di un sistema molto efficace ma che richiede l'utilizzo di apparecchiature specifiche e può eliminare anche le sostanze benefiche per l'organismo);

sterilizzazione a ultravioletti , un sistema di purificazione che utilizza questo tipo di luce per eliminare batteri, virus e altri microrganismi presenti nell'acqua;

filtraggio con resine scambiatrici di ioni, sistema che utilizza delle resine che attraggono e trattengono i minerali e le sostanze nocive presenti nell'acqua, sostituendoli con ioni di sodio o di altri minerali meno nocivi (molto utilizzato per il trattamento dell'acqua dura);

filtraggio con argilla, sistema di filtraggio che utilizza un'argilla speciale, la zeolite, per rimuovere i metalli pesanti e altre impurità dall'acqua (un sistema molto efficace per la rimozione di arsenico, piombo e altre sostanze nocive).

Oltre a quelli che abbiamo già illustrato, esistono anche altri sistemi di filtraggio disponibili sul mercato, ognuno con diversi pro e contro a seconda delle esigenze e delle caratteristiche dell'acqua da trattare. Per poter scegliere quello che fa al proprio caso è dunque necessario chiedere parere a un esperto che possa indicare qual è la soluzione migliore per le esigenze della singola famiglia. È importante scegliere il sistema di filtraggio più adatto alle proprie esigenze e verificare sempre la sua efficacia e il rispetto delle normative sulla potabilità dell'acqua.

Che differenza c'è tra filtraggio e mineralizzazione

Il filtraggio e la mineralizzazione sono due processi diversi che possono essere utilizzati per migliorare la qualità dell'acqua. Il filtraggio è un processo meccanico che rimuove le particelle sospese, le impurità e gli agenti patogeni dall'acqua. Può essere effettuato utilizzando filtri a carboni attivi, membrane, sabbia e altri mezzi filtranti.

La mineralizzazione, invece, è un processo chimico che modifica la composizione dell'acqua, aggiungendo o rimuovendo minerali. Questo processo può essere utilizzato per migliorare il sapore dell'acqua e renderla più salutare. Può essere ottenuto aggiungendo minerali, come calcio, magnesio e potassio, oppure rimuovendo minerali indesiderati, come il cloro e il fluoro.

In sintesi, il filtraggio rimuove le impurità e le particelle sospese dall'acqua, mentre la mineralizzazione modifica la composizione dell'acqua aggiungendo o rimuovendo minerali.

Quali sistemi scegliere per trattare solo l'acqua da bere?

Per trattare solo l'acqua da bere esistono diversi sistemi che possono essere presi in considerazione. In primis il filtraggio a carboni attivi, un sistema economico e facile da installare, anche se non in grado di rimuovere tutti i tipi di contaminanti. C'è poi il sistema a osmosi inversa, che sfrutta una membrana semipermeabile per rimuovere quasi tutti gli agenti contaminanti dall'acqua. Si tratta di un sistema molto efficace, ma che richiede una manutenzione costante e può risultare costoso.

Tra i metodi consigliati dagli esperti ci sono anche la sterilizzazione tramite lampade UV, addolcitori d'acqua e mineralizzatori d'acqua. Prima di scegliere un sistema di trattamento è comunque importante conoscere la qualità dell'acqua che si vuole trattare per poter valutare le esigenze specifiche, ed è per questo necessario rivolgersi sempre a un esperto per poter avere un parere professionale.

Caraffe filtranti e depuratori per il rubinetto

La scelta tra caraffe filtranti e depuratori per il rubinetto dipende dalle esigenze specifiche e dalle condizioni dell'acqua che si vuole trattare.

Le caraffe sono un'opzione economica e facile da usare per filtrare l'acqua del rubinetto. Questi sistemi utilizzano un filtro a carboni attivi, il cui funzionamento abbiamo già descritto, per rimuovere le sostanze organiche, i pesticidi e gli odori dall'acqua. Tuttavia, la capacità di filtrazione delle caraffe è limitata e il filtro deve essere sostituito regolarmente per mantenere l'efficacia del sistema.

I depuratori per il rubinetto, invece, sono un'opzione più avanzata e completa per trattare l'acqua potabile. Questi sistemi utilizzano una combinazione di tecnologie di filtraggio, come la membrana semipermeabile, i filtri a carboni attivi e i filtri a sedimenti, per rimuovere una vasta gamma di contaminanti dall'acqua. I depuratori per il rubinetto sono più costosi delle caraffe filtranti, ma offrono una maggiore capacità di filtrazione e possono durare più a lungo.

In generale, se si ha bisogno di filtrare solo piccole quantità di acqua per bere, le caraffe filtranti possono essere una buona opzione. Se invece si vuole trattare l'acqua del rubinetto per uso domestico, come per cucinare, lavare i piatti e fare il caffè, i depuratori per il rubinetto sono una scelta migliore. 

Cosa sono i sistemi di raffreddamento o di addizione di anidride carbonica alimentare?

I sistemi di raffreddamento o addizione di anidride carbonica alimentare sono sistemi utilizzati per raffreddare e gassificare l'acqua, creando una bevanda gassata, comunemente conosciuta come acqua frizzante.

Il processo di raffreddamento avviene attraverso l'uso di un sistema di refrigerazione, dove l'acqua viene raffreddata e mantenuta a una temperatura inferiore a quella ambiente. Questo sistema permette di mantenere l'acqua fresca e piacevole da bere, specialmente nelle giornate calde.

L'aggiunta di anidride carbonica alimentare, invece, viene effettuata tramite un sistema di carbonizzazione, dove viene iniettata anidride carbonica (CO2) nell'acqua, creando una bevanda gassata. La quantità di anidride carbonica aggiunta può variare, a seconda delle preferenze e del grado di effervescenza desiderato.

I sistemi di raffreddamento e gassificazione dell'acqua sono comunemente utilizzati in ambito alimentare, come ad esempio per la produzione di bevande gassate, bibite, birra e altri tipi di bevande. Inoltre, l'acqua gassata può essere un'alternativa più gustosa e salutare rispetto alle bevande zuccherate o artificialmente gassate.

Quanto costa un depuratore per l'acqua

Se hai scelto di installare un depuratore dell'acqua al tuo rubinetto per poterla rendere potabile, ti starai chiedendo quanto possa venirti a costare. Cerchiamo di approfondire questo aspetto.

Il costo di un depuratore d'acqua per rubinetto può variare notevolmente a seconda del modello e delle caratteristiche del sistema. In media, il prezzo può variare da circa 30 euro fino a qualche centinaio di euro.

I sistemi di filtrazione più semplici, come quelli con filtri a carboni attivi, hanno un prezzo inferiore rispetto ai sistemi più avanzati con tecnologie di filtrazione multiple, come la membrana semipermeabile. Inoltre, ci sono anche sistemi che utilizzano ultrasuoni o raggi UV per eliminare i batteri dall'acqua, e questi hanno generalmente un prezzo più alto.

Tuttavia, il costo iniziale di un depuratore per rubinetto deve essere considerato insieme ai costi a lungo termine, come i costi di manutenzione e di sostituzione dei filtri. Alcuni depuratori richiedono la sostituzione dei filtri periodicamente, anche dopo poche settimane, mentre altri possono durare fino a un anno o più. In generale, i filtri di alta qualità sono più costosi ma durano più a lungo e garantiscono un'acqua più pulita e sicura.

In ogni caso, la scelta del depuratore d'acqua per rubinetto dipende dalle esigenze specifiche e dalla qualità dell'acqua che si vuole trattare. Prima di acquistare un sistema di trattamento dell'acqua, è importante valutare la qualità dell'acqua e scegliere un sistema che soddisfi le esigenze specifiche.

Si può usare l'acqua filtrata per lavarsi?

L'acqua filtrata diventa sicuramente potabile, ma questo non vuol dire che non possa essere utilizzata anche per altri scopi. Ad esempio può essere utilizzata anche per lavarsi, poiché la maggior parte dei filtri elimina sostanze nocive e contaminanti dall'acqua, rendendola più sicura e pulita per l'uso quotidiano. Tuttavia, è importante notare che la gran parte dei filtri per l'acqua non eliminano i batteri e i virus, quindi se si utilizza acqua filtrata per lavarsi, è necessario assicurarsi che l'acqua non sia contaminata da questi agenti patogeni.

In generale, l'utilizzo di acqua filtrata per lavarsi può portare a una serie di benefici per la pelle e i capelli, poiché l'acqua filtrata è più morbida e meno dura rispetto all'acqua del rubinetto, che può contenere sostanze chimiche come il cloro. Questo può ridurre l'irritazione e la secchezza della pelle, migliorare la qualità dei capelli e prevenire il deterioramento di tessuti e indumenti lavati con acqua dura.

Tuttavia, è importante notare che l'acqua filtrata può essere costosa e richiedere la sostituzione regolare dei filtri. Inoltre, se si utilizza acqua filtrata per scopi diversi dal bere, come il lavaggio dei vestiti o la pulizia della casa, è possibile utilizzare sistemi di filtrazione meno costosi e meno avanzati rispetto a quelli utilizzati per l'acqua potabile.

Sfide e opportunità per la gestione delle risorse idriche

Al di là di bonus e incentivi per cercare di ridurre lo spreco di acqua e il consumo di plastica, la gestione delle risorse idriche è una sfida sempre più critica in tutto il mondo, poiché la popolazione globale continua a crescere e il cambiamento climatico rende sempre più imprevedibili i modelli di precipitazioni e di flusso delle acque superficiali e sotterranee.

Sono diverse le sfide che ci troveremo nei prossimi anni a dover affrontare. In primis l'aumento della domanda di acqua, causato dalla crescente popolazione mondiale, dall'urbanizzazione e dallo sviluppo economico, che stanno rendendo necessaria l'acqua anche per l'uso domestico e per le attività industriali e agricole. Tale domanda crescente dovrà essere soddisfatta in un'epoca di cambiamenti climatici, la quale sta aumentando la frequenza e l'intensità di eventi meteorologici estremi, come inondazioni ma anche come siccità. Eventi che, sul lungo periodo, potrebbero rendere la sicurezza idrica e la disponibilità di acqua sempre più difficile da ottenere.

In tutto ciò dovremo affrontare il problema dell'inquinamento dell'acqua, sia di quelle superficiali che di quelle sotterranee, dovuto alle attività industriali, agricole e domestiche e che sta compromettendo la qualità dell'acqua e la sicurezza alimentare. E dovremo considerare anche l'importanza della sostenibilità degli ecosistemi acquatici. La gestione delle risorse idriche deve tenere conto della sostenibilità di ecosistemi così fragili ma fondamentali per la conservazione della biodiversità e il sostentamento delle comunità locali.

Tuttavia, la gestione delle risorse idriche offre anche opportunità per affrontare queste sfide, tra cui:

il possibile miglioramento dell'efficienza nell'uso dell'acqua, attraverso l'adozione di tecnologie più efficienti e di pratiche agricoli e industriali che possono ridurre la domanda di acqua e contemporaneamente aumentare la sua disponibilità;

una gestione integrata delle risorse che tenga conto di tutti gli utenti;

un utilizzo di fonti alternative d'acqua, tra cui l'acqua piovana, l'acqua di recupero e l'acqua salmastra, che possono contribuire ad aumentare la disponibilità e a ridurre la pressione sulle risorse idriche dolci;

la promozione di politiche di gestione sostenibile delle risorse idriche a livello sia locale che nazionale e internazionale.

Sfide e opportunità che si legano solo apparentemente a distanza con le iniziative per la diminuzione del consumo di plastica e lo spreco dell'acqua. Per concludere, il bonus acqua potabile rappresenta quindi un importante strumento a sostegno di famiglie e imprese che necessitano di garantirsi l'accesso all'acqua potabile, bene essenziale per la vita e la salute di tutti noi. Tuttavia, è importante non dimenticare che la gestione delle risorse idriche è una sfida sempre più critica a livello globale e che la promozione di politiche di gestione sostenibile delle risorse idriche è fondamentale per garantire l'accesso all'acqua potabile per tutti, tutelando al contempo gli ecosistemi acquatici e la biodiversità.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
guide ai




in vetrina
Milano, in Galleria arriva Tiffany & Co: aggiudicato il negozio ex Swarovski

Milano, in Galleria arriva Tiffany & Co: aggiudicato il negozio ex Swarovski


motori
BMW M4 CS: innovazione e prestazioni al vertice della gamma M

BMW M4 CS: innovazione e prestazioni al vertice della gamma M

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.