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La Brexit potrebbe disintegrare il Regno Unito in poco tempo

‘Boris Johson ha chiesto all’Europa un nuovo rinvio a febbraio per l’uscita ’ questa è l’unico elemento concreto emerso nel voto del fine settimana in Gran Bretagna.

 

Sembrava a tutti si fosse arrivati veramente alla fine di questa storia infinita ma i tempi e le trappole sembrano essere ancora lunghe.

 

Il Parlamento non è riuscito ad accordarsi, un milione di inglesi sono scesi in piazza per il referendum e molte sono le voci della ‘intellighenzia’ inglese che continuano a farsi sentire decise contro la Brexit e contro il suo stravagante attuale Premier.

La Brexit può disintegrare il Regno Unito

Tra queste quella del famoso scrittore, ex agente segreto in Germania durante la Guerra Fredda, John Le Carrè, pseudonimo di David Cornwell, nato nel Dorset meno di novant’anni fa.

 

Nel presentare il suo ultimo libro ‘Un uomo decente’ ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano El Pais soprattutto su temi letterari ed anche sulla sua indignazione riguardo alla Brexit.

 

Ne abbiamo sintetizzato la parte dedicata alla politica in cui lo scrittore definisce senza mezzi termini Brexit ‘come la peggiore idiozia e la maggiore catastrofe fatta dal Regno Unito dall’invasione di Suez del 1956.

 

‘Per me-sostiene Le Carrè- è un disastro che ci siamo autoinflitti, di cui non dobbiamo dare colpa a nessuno, né agli europei, né agli irlandesi. Siamo sempre stati integrati in Europa. L’idea che possiamo uscire dal maggior trattato commerciale del mondo con accesso al mercato americano è semplicemente terrificante’.

 

A riguardo dei politici inglesi che hanno portato a questa situazione Carrè li definisce come ‘ un Governo di Michey Mouse, gente di seconda fila e Boris Johson è un bambino che si fa passare per Primo Ministro’.

La Brexit può disintegrare il Regno Unito

Secondo lo scrittore una grande responsabilità è in capo alla stampa inglese ‘una stampa che ha demonizzato l’Europa. Una stampa i cui proprietari sono per l’80% oligarchi che vivono in paradisi fiscali.Vivendo lì possono scommettere sulla sterlina, manovrare fondi di investimento facendo, alla fine, molto danaro’.

 

‘Il nuovo accordo per l’uscita-conferma lo scrittore- è inoltre un tradimento all’Irlanda del Nord.

Quest’estate pensavo si sarebbe riusciti a fare un nuovo referendum ma ora non ne sono più sicuro. Vi è molta irritazione per la Brexit. E stiamo andando verso un aumento del neofascismo. La maggior minaccia terroristica, a detta della polizia, viene dall’ultradestra. La stampa popolare ha fomentato eurofobia e sentimenti di rivalsa contro l’altro, sentimenti che non sono nel DNA del paese’.

 

Parole dure, pesanti che portano lo scrittore a terminare con una conclusione drammatica.

‘Esiste-conclude Carrè-un pericolo reale di disintegrazione del Regno Unito. Quello che stiamo dicendo all’Irlanda del Nord è che se ne vadano fuori dalle scatole. Tutto questo può’ favorire soltanto un riavvicinamento tra Irlanda e Scozia’.

 

Alla fine la propaganda di media, manovrati da speculatori, sta portando il Paese, secondo l’anziano ex agente segreto, ad una fase pericolosa e, forse senza ritorno.

 

Se avrà avuto ragione lo vedremo nei prossimi mesi.

 

 

 

 

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