La guerra dei dazi tra Usa e Cina non ha vincitori ma solo perdenti
Secondo l’OCDE tutto il mondo ne sta soffrendo
‘Un grave problema per tutti i Paesi industrializzati la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina’ questo in sintesi il commento dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCDE) nella sua ultima analisi.
L’export dei Paesi del G20 nel secondo trimestre dell’anno è infatti calato dell’1,9%, la più alta discesa degli ultimi tre anni.
E pure l’import ha sofferto con un calo dell’0,9%, ben tre trimestri in rosso.
La guerra dei dazi tra Usa e Cina, senza vincitori ma con tanti perdenti
La guerra commerciale tra i due giganti è stata scatenata da Trump all’inizio di aprile dell’anno passato con le dichiarazioni di aumentare i dazi sulla Cina. La risposta cinese quasi immediata di imporre altrettanti dazi ai prodotti americani per un valore di 75000 milioni di dollari ha fatto salire la tensione commerciale in tutto il mondo.
Le parole del Tycoon americano nn hanno mai lasciato spazi ai dubbi sulla sua determinazione a portare avanti una battaglia senza esclusione di colpi ‘ La grande quantità di danaro che la Cina ha rubato agli americani nei passati decenni, anno dopo anno, deve finire e finirà, non abbiamo bisogno della Cina e staremo meglio senza’ i toni dei ripetuti tweet del presidente americano.
Chiaro che una simile dichiarazione unita ai ‘consigli’ agli alleati di trovare alternative ai prodotti cinesi ha alzato fortemente la tensione e ha creato un impoverimento delle attività commerciali in quasi tutti i 36 paesi più industrializzati al mondo.
E chiaramente i due protagonisti della guerra stanno subendo i maggiori danni.
In Cina l’export è calato di ben il 5,3%, un livello che dal 2017 non era stato mai raggiunto. E pure gli Stati Uniti hanno subito conseguenze con un calo delle esportazioni dello 1,15%.
La guerra dei dazi tra Usa e Cina, senza vincitori ma con tanti perdenti
‘ Ma la guerra ha coinvolto anche l’Europa -ha confermato l’OCDE-che ha visto calare il suo export dell’1,7% e l’import del 2,3%’.
Se insieme a tutto questo ci si aggiunge anche l’incertezza provocata dalla storia infinita di Brexit la tempesta perfetta sembra essere completa. Pure il Regno Unito ha registrato cali importanti, del 7,1% e del 12,6% rispettivamente di esportano import.
Quando finirà? Molto probabilmente con la rielezione , o meno, del presidente americano.
O forse prima, quando si capirà che la guerra dei dazi è una guerra che non ha vinti ne vincitori ma solo perdenti.
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