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Roma, 23 gen. (Labitalia) - Si chiama 'Wonder Italy' ed è di fatto il primo franchising italiano del vacation rental, lanciato da Italianway, start up del settore turismo-hospitality. Un network di imprenditori del turismo capace di innescare “nel giro di cinque anni - spiega l’ad di Italianway, Marco Celani - un giro d’affari da 200 milioni di euro, dando vita a 300 nuove imprese capaci di generare ricadute importanti sul territorio in cui operano, anche in termini di occupazione: 5.000 è il numero delle persone che Italianway coinvolgerà (tra assunzioni dirette e indotto) entro il 2023".Le Langhe, il Salento, il Lago di Garda e quello di Como, il Golfo del Tigullio, città d’arte come Roma, Venezia o Firenze ma anche destinazioni meno note come la Valle d’Itria in Puglia, la Costa dei Trabocchi in Abruzzo, il borgo Residenza T’Allicon, vicino a Piacenza: sono solo alcune delle località su cui scommette Italianway per riportare a nuova vita il patrimonio delle seconde case inutilizzate degli italiani (5 milioni di immobili secondo l’Istat) e rilanciare una forma di turismo alternativa, quella dell’ospitalità diffusa, che vada incontro a un nuovo modo di viaggiare sempre più in voga. Il numero dei viaggiatori che per soggiornare nel nostro Paese sceglie una casa, prenotando on line, e non una tradizionale camera d’albergo - fa sapere il Centro Studi di Italianway - è destinato a crescere del +10% l’anno.“Con il nostro progetto 'Wonder Italy' - spiega Davide Scarantino, founder e responsabile commerciale di Italianway - inizieremo con il portare 5 milioni di turisti in 5 anni in circa 20mila case italiane, con l’obiettivo di valorizzare quella parte del patrimonio culturale del nostro Paese ancora sconosciuta ai più perché appartenente a destinazioni in cui, a causa della mancanza di infrastrutture moderne, la ricettività tradizionale non è mai arrivata. E senza cementificare un ulteriore metro quadrato del nostro paesaggio, ma coinvolgendo le amministrazioni locali dimostrando loro sul campo che 'Wonder Italy' fa bene al territorio perché porta valore e crea occupazione”. "Con l’Academy di Italianway, selezioniamo e formiamo - continua Celani - imprenditori di altri settori o giovani brillanti, magari reduci da un’esperienza all’estero, che abbiano voglia di mettersi in gioco nel settore dell’ospitalità diffusa: servono soft skills, a livello commerciale e organizzativo, competenze specifiche come almeno due lingue e fermezza nell’approcciare il business con tutti i crismi della legalità. Al resto pensiamo noi”. “Agli imprenditori che entrano nel progetto - continua Marco Celani, che guida Italianway dal 2016 - consegniamo di fatto il nostro modello di business, con tutte le sue derivazioni pratiche, consolidato in 4 anni di attività che ci hanno consentito di diventare la prima realtà di property management sulla piazza di Milano. Ci occuperemo noi di tutti i processi che richiedono competenze specialistiche: dalla pubblicazione on-line multi canale dell'appartamento, alle gestioni degli incassi, prenotazioni, check-in/check-out, fatturazione elettronica, cedolare secca, imposta di soggiorno, report, pulizie e manutenzioni degli appartamenti. All’imprenditore il compito di accogliere i turisti sul suo territorio e prendersene cura durante l’intero soggiorno”.Il progetto, varato oggi a livello nazionale, punta a valorizzare i territori creando imprenditori del turismo diffuso “che scommettano - spiega Davide Scarantino, fondatore e responsabile commerciale di Italianway - su elementi tipici del nostro Paese tra cui la vocazione all’ospitalità, la presenza di infinite destinazioni ancora da scoprire a livello turistico e sull’eccellenza della tradizione manifatturiera italiana che ci consente una marcia in più nella scelta degli arredi"."I turisti sono stanchi di luoghi standardizzati all inclusive e cercano ambienti personalizzati e di charme, come una casa che racconti la sua storia, per vivere una vera esperienza di soggiorno all’italiana: informale, autentica, immersiva, personalizzabile in tutto e per tutto. C’è spazio per chiunque voglia acquisire competenze e diventare imprenditore nella propria terra”, assicura. L’accesso al progetto prevede un percorso di formazione attraverso il Master in Property Management dell’Academy Italianway che affronta tutte le tematiche, dall’approccio commerciale per l’acquisizione del proprietario, fino alla fatturazione del soggiorno all’ospite. Per candidarsi, bisogna scrivere a academy@italianway.house.





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