Roma, 11 lug .(Labitalia) - Su oltre 200 contratti di secondo livello il 72% dei temi trattati riguardano il salario di produttività, il 68% le relazioni industriali, il 59% il welfare e il 56% l’organizzazione del lavoro. E' quanto emerge dall'archivio digitale Uil sui contratti nazionali, messo a punto e presentato oggi nel corso di un convegno. Grande spazio dunque alle misure di welfare. Sulla base dei parametri inseriti nel motore di ricerca infatti, a comporre quel 59% di contratti che si occupano di Welfare si trova un 10% che contiene misure volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; un 12% che tutelano la salute; un 9% che prevedono la sanità integrativa; ben il 35% che contengono norme sulla genitorialità, mentre solo l’8% si occupa di previdenza complementare. E il 26%, infine, prevedono misure di flexible benefit, dai buoni pasto al sostegno allo studio. Su formazione e salute, dunque , evidenzia la Uil, "ci sono ancora troppe zone d’ombra. Occorrerebbe, di conseguenza, aumentare l’impatto della contrattazione decentrata su queste materie". Ma nell' archivio 4.0 messo a punto dal sindacato anche 700 accordi aziendali e territoriali del settore privato e oltre 6.000 clausole contrattuali (informativa aziendale; assunzione a tempo indeterminato; part time; turni; smart working; banca ore; congedi parentali; asili nido; sostegno allo studio; livelli occupazionali; mansioni /inquadramento professionale; premio di produttività). Un archivio da implementare ulteriormente , spiega la ricerca, che renderà possibile "in tempo reale ricercare nei diversi contratti gli aspetti che più interessano e che possono essere utili sia a chi ha deciso di studiare e approfondire questa materia, sia a chi quotidianamente si trova ad affrontare l’ambito della contrattazione." Ma già ora, dice la Uil, una constatazione appare evidente: "la contrattazione collettiva costituisce un elemento imprescindibile per migliorare, da tutti i punti di vista, le condizioni di lavoro. Sempre più chi si appresta a svolgere un ruolo di rappresentanza dovrà, di conseguenza, aver maturato quelle conoscenze e quelle capacità atte a metterlo in condizione di ricercare le specifiche soluzioni ai determinati problemi che si troverà ad affrontare nelle diverse realtà nelle quali dovrà operare".
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