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Torino, 2 ago. (Labitalia) - Parte da Torino per aprirsi presto ad altre città italiane ed europee. Oikos è il nuovo progetto che prevede l’introduzione di cassette riutilizzabili all’interno della filiera agroalimentare, con l’obiettivo di abbattere la produzione di rifiuti dovuti agli imballi 'a perdere' dell’ortofrutta (cartone, legno o plastica). Un fenomeno stimato annualmente intorno a circa 55 mila tonnellate di rifiuti per la regione Piemonte, di cui circa 15 mila per la sola città di Torino. Ad idearlo è stata Oikos-Servizi, la società torinese vincitrice del Climathon 2016 nella sezione Business Innovation, la maratona mondiale di 24 ore sul clima organizzata dal Comune di Torino e dall’Environment Park di Torino lo scorso ottobre. “Abbiamo dato il via a un processo virtuoso - spiega Alberto Lucchese, amministratore delegato Oikos - che rende concreta l’applicazione dei concetti di economia circolare e contribuisce in modo importante alla tutela dell’ambiente. Grazie al circuito creato si va oltre i concetti di raccolta differenziata, recupero e riciclaggio e, soprattutto, si evita direttamente la creazione del rifiuto. Il Caat vuole essere la rampa di lancio per rendere replicabile questo modello in altre città italiane e internazionali”.Il sistema Oikos è semplice quanto ingegnoso: creare un circolo virtuoso e sostenibile tra produttori ortofrutticoli, grossisti e commercianti/ambulanti attraverso l’utilizzo di un nuovo tipo di cassetta realizzata in polipropilene vergine: più resistente, più pregiata, comoda da trasportare (grazie alle sponde abbattibili che la fanno passare da 20 a 3 centimetri), durevole nel tempo (fino a 7-8 anni) e, soprattutto, riutilizzabile. Il progetto ha preso il via ufficialmente presso il Caat (Centro agro-alimentare di Torino) di Grugliasco e ha coinvolto, in questa prima fase, 4 grossisti e circa 50 tra ambulanti e commercianti per testare le procedure, il sistema informatico e le attività di deposito. Nelle prime due settimane di attività sono già state movimentate oltre 1.000 cassette con 2 grossisti e 3 produttori ortofrutticoli e in breve tempo l’intero sistema entrerà a regime.“Oikos - sottolinea Davide Canavesio, amministratore delegato di Environment Park - è un esempio concreto di come le aziende possono sviluppare nuove opportunità di business, puntando sull’innovazione della sostenibilità ambientale e sfruttando le opportunità generate dall’ecosistema adatto, come quello creato da Environment Park”. I passaggi fondamentali del circuito Oikos sono tre: il produttore ortofrutticolo consegna al grossista, di base al Caat, la merce suddivisa nelle cassette riutilizzabili precedentemente noleggiate da Oikos; il grossista vende all’ambulante o al commerciante la merce e comunica ad Oikos il numero di imballi consegnati; quando torna al Caat per acquistare le merci, l’ambulante o il commerciante riconsegnano al deposito Oikos le cassette vuote, che saranno riaffittate al produttore ortofrutticolo e il circolo virtuoso ricomincia.Gli obiettivi di lungo periodo sono ambiziosi: movimentare circa 4 milioni di colli nel 2018, e superare i 10 milioni nel 2019 fino a raggiungere, nel giro di quattro anni, 50 milioni di colli, la metà circa dei 100 milioni che annualmente transitano al Caat. La soglia del 50% di cassette riutilizzabile consentirebbe di ottenere benefici sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista economico: minori rifiuti da imballo prodotti dal commercio di ortofrutta e quindi per le città minori costi per la pulizia delle aree mercato; riduzione di 19 milioni di Kg di CO2 immessa nell’atmosfera ogni anno; 66 milioni di Kwh di energia elettrica risparmiata ogni anno; 125 mila alberi l’anno salvati, pari a 250 ettari di bosco; 800 autoveicoli tolti dalla circolazione ogni anno.Accanto ai benefici per la comunità, il progetto Oikos garantisce un sistema di incentivi a tutti gli attori coinvolti. È previsto infatti un Bonus Tari, pari a 4 centesimi per ogni cassetta movimentata nel corso dell’anno, riservato agli operatori che svolgono la loro attività nella città di Torino. A questo si aggiunge un Bonus Oikos e cioè un incentivo logistico per ogni cassetta riconsegnata al deposito presso il Caat.





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