Roma, 8 ago. (Labitalia) - E' stato firmato oggi dal ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, il decreto per la riforma e il riordino delle Camere di commercio. Con gli accorpamenti e la rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, si legge in una nota del ministero, il numero delle Camere di commercio passerà da 95 a 60, così come viene ridefinito il numero delle aziende speciali, che passano dalle 96 attuali a 58. "Il decreto - ha commentato il ministro Calenda - razionalizza e rende più efficiente l'intero settore. Si è giunti a compimento di un percorso avviato nel 2016 sulla base della proposta di Unioncamere che ha come risultato un piano complessivo di razionalizzazione delle sedi delle singole Camere di commercio. La riforma porterà risparmi importanti, una più razionale riallocazione del personale, maggiori servizi alle imprese e una rimodulazione dell'offerta anche in relazione alle opportunità del piano Industria 4.0". Attraverso i commissari ad acta si provvederà ad agevolare l'istituzione delle nuove Camere di commercio derivanti dagli accorpamenti previsti dal Piano di riordino. Viene salvaguardata la presenza di almeno una Camera di commercio in ciascuna Regione, sulla base dei criteri stabiliti dal decreto legislativo 219/2016. La riforma mira a un maggior dinamismo dell'intero sistema imprenditoriale, ridefinendone i punti di riferimento sul territorio, in ragione degli obiettivi e delle strategie comuni.
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