Bari, 14 set. (Labitalia) - "Appare evidente che il primo anno di questa sperimentazione della formazione duale ha avuto un riscontro molto positivo. Solo procedendo e dando stabilità all'iniziativa si potranno superare gli elementi di debolezza, in primis la scarsa conoscenza del contratto di apprendistato da parte delle imprese". Così Eugenio Gotti, amministratore Noviter srl, ha illustrato i dati di un’indagine svolta in 148 centri aderenti a Forma quale bilancio di un anno di sperimentazione dell'alternanza scuola-lavoro. I dati sono stati presentati oggi, durante la seconda giornata della 29ma edizione del 'Seminario Europa', l’iniziativa ideata dal Ciofs-Fp (Centro italiano Opere Femminili Salesiane - Formazione Professionale), che ha visto anche la partecipazione di rappresentanti di Spagna e Gran Bretagna. “I primi risultati dell'indagine sui 148 centri di formazione appartenenti alle associazioni nazionali Forma e Confap che abbiamo contattato - ha riferito - sono sorprendenti. Il 90% delle aziende coinvolte sono piccole e micro, come ristoratori, autoriparatori, artigiani. I settori più attivi e in sviluppo sono legati ai servizi come benessere, ristorazione, turismo. Ogni 100 imprese contattate, il 66% risponde positivamente, coinvolgendosi e quindi accogliendo ragazzi con contratti di apprendistato o alternanza rafforzata". "Resta critica la conoscenza del contratto di apprendistato da parte degli imprenditori - ha avvertito Gotti - e soprattutto dei consulenti del lavoro, per cui in questo anno, i Cfp (centri di formazione professionale) si sono fatti carico in larga parte anche della gestione delle pratiche giuslavoristiche". "È molto positiva l’opinione dei formatori (98%), quella dei ragazzi che fruiscono dell’opportunità (al 71% considerano l'esperienza un miglioramento del proprio percorso formativo). In altre parole, la soddisfazione rilevata tra aziende, allievi e famiglie è estremamente elevata con un giudizio medio sopra il 3 su una scala da 1 a 4", ha sottolineato.Da parte sua, Angela Elicio, direttore nazionale Ciofs-Fp, ha commentato: “L’attenzione dedicata ad elementi quantitativi, i numeri, ci ha permesso di sottolineare come questa tipologia di offerta duale ben si colleghi alle aspirazioni dei giovani e li avvicini anche a quelle che sono le esigenze del mercato del lavoro. Dovremmo sostenere questo sistema in tutte le regioni italiane".