Roma, 21 apr. (Labitalia) - "Un patto sociale fra forze politiche, soggetti economici, opinione pubblica, poteri forti, per i quali deve esistere un'amministrazione fiscale rispettata ed efficiente, distinta nell’ambito dell’apparato pubblico", ma anche "una reale volontà politica, e quindi governativa, di potenziare gli uffici fiscali, con un trattamento complessivamente definito 'di riferimento specifico', con comparti dedicati, livelli retributivi adeguati, e percorsi di carriera specifici e, quindi, ad essi riservati". A chiederlo è Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari.Per Callipo, "pesa l’assenza di un management idoneo agli scopi ma, soprattutto, emerge la gravità dell’assenza di una 'classe dirigente' che sia punto di riferimento, guida sicura e affidabile, sia sul piano tecnico che su quello etico, nella gestione degli uffici".Ad avviso del Confsal Salfi, "il contrasto all’evasione fiscale può e deve migliorare l’equità del prelievo, consentendo il recupero di risorse necessarie a ridurre la pressione fiscale sui fattori produttivi sostenendo, quindi, la crescita economica".
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