Firenze, 15 set. (Labitalia) - Un viaggio attraverso laboratori storici, dismessi da anni, e industrie moderne per conoscere la storia del coltello di Maniago (Pordenone) e documentarne, con un reportage fotografico, le origini e l’evoluzione. E’ il progetto realizzato, in sinergia, dalla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze e dal Craf (Centro di ricerca e archiviazione della fotografia, con sede in Friuli-Venezia Giulia), di cui la Laba è socia.Un seminario della durata di una settimana che ha visto protagonisti dieci allievi della Libera Accademia, iscritti al terzo anno del corso di Fotografia. Il gruppo, coordinato dal docente Massimiliano Lisi, è stato ospite del Craf e ha avuto la possibilità di visitare otto realtà del territorio che rappresentano, a vario titolo, la tradizione della coltelleria: dalle vecchie officine - oggi chiuse - in cui fino agli anni ’90 si realizzavano forbici con tecniche di lavorazione ormai superate, alle aziende specializzate nella produzione di strumenti dentali di altissima qualità o, ancora, di forbici, coltelli, componenti per attrezzi sportivi e strumenti per maniscalchi. Tra le aziende coinvolte, l''Antica Forgia', attiva da secoli e ultima attività a Maniago che utilizza ancora un maglio a idraulico. Si tratta, in ogni caso, di centri produttivi eccellenti, punti di riferimento nazionale e internazionale del settore. Durante gli incontri conoscitivi, gli studenti si sono confrontati con i referenti delle aziende e, accompagnati dal personale, hanno fotografato da vicino tutte le fasi della catena produttiva. Il tour si è concluso con una visita al Museo dell’arte fabbrile di Maniago.La Laba di Firenze e il Craf collaborano da anni per dar vita a workshop, laboratori e seminari in cui gli iscritti possano approfondire le conoscenze apprese in aula. I giovani vengono ospitati direttamente dal Craf, o in strutture convenzionate del territorio, per prendere parte ad attività teoriche e pratiche.“Siamo molto soddisfatti - sottolinea il direttore della Laba di Firenze, Mauro Manetti - di aver proseguito, anche questa estate, un percorso avviato circa dieci anni fa con il Craf, uno degli archivi fotografici più importanti d'Italia. Ogni anno, 30 o 40 allievi di Fotografia, coordinati da nostri docenti, vengono ospitati da diversi Comuni friulani per svolgere workshop sulla fotografia industriale, sul paesaggio urbano e sul paesaggio delle Dolomiti, fornendo un punto di vista interessante: quello di giovani fotografi. Un lavoro che prende poi forma attraverso mostre, pubblicazioni e presentazioni multimediali. Un ringraziamento particolare va quindi a Walter Liva, coordinatore del Craf, che ogni anno organizza le attività in maniera egregia”.“Abbiamo intenzione - aggiunge Walter Liva, coordinatore del Craf - di portare avanti questa esperienza. Il ministero dei Beni Culturali ci ha identificato come centro di eccellenza nel campo in cui operiamo, insieme ad altre realtà italiane, e la parte dedicata alla formazione è per noi fondamentale. Abbiamo attivato altre partnership, oltre alla Laba di Firenze, con istituti che operano nel campo della didattica ma l’obiettivo finale è sempre lo stesso: creare occasioni di studio, conoscenza e riflessione”.
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