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Roma, 5 gen. (Labitalia) - Circondata da un alone di glamour, quella del direttore d’albergo è in realtà una professione molto complessa che richiede numerose qualità caratteriali e manageriali sviluppate tramite lo studio e affinate con l’esperienza sul campo. Qualità caratterizzate da sfaccettature che talora sembrerebbero in contrasto: carismatico innanzitutto, il general manager deve essere di volta in volta autocratico, democratico, diplomatico ed etico.Dal 1974, data della sua istituzione a Roma, la Ehma (European Hotel Managers Association) ha tra i suoi obiettivi proprio il miglioramento delle capacità professionali allo scopo di accrescere la qualità dei servizi forniti ai clienti. Attualmente, l’associazione è composta da 411 direttori che gestiscono, in 29 diversi paesi, i più prestigiosi hotel europei e rappresentano 300 alberghi con 80.000 stanze e 62.000 impiegati. L’Italian-Chapter, guidato dal delegato nazionale Ezio A. Indiani, General Manager dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, è il più attivo e numeroso, contando attualmente 99 soci. Il capitolo italiano di Ehma si è posto in quest’ultimo anno come traguardo la certificazione del direttore d’albergo, libero professionista non regolamentato e senza albo professionale di iscrizione. Il progetto è stato realizzato dal Comitato rapporti con le istituzioni, coordinato da Palmiro Noschese (Managing Director Italy Meliá Hotels International), che del progetto è l’ideatore.Il Comitato è composto da Giuseppe De Martino (direttore generale Sheraton Roma Hotel & Conference Center), Emiliano Fucarino (Cluster General Manager Starhotels), Cinzia Montelli (direttore generale Capovaticano Resort Thalasso & Spa MGallery by Sofitel), Aniello Ottiglio (Top Team Srl) e Danilo Zucchetti (Villa D’Este Hotels) con il supporto del delegato nazionale Ezio A. Indiani.Il percorso passa attraverso varie fasi: la definizione della professione innanzitutto, il che consente l'adozione di un sistema comune di misura e di riferimento, strumento fondamentale per accedere alla normazione e quindi alla certificazione vera e propria. Nel documento progettuale redatto dal Comitato per i rapporti con le istituzioni, depositato alla Siae, sono state delineate le regole di base che definiscono la figura del general manager d’albergo. Custode degli standard di servizio, costituisce la figura apicale all’interno dell’hotel, sovraintendendo in pratica a tutta la gestione alberghiera. Il direttore d’albergo, di fatto, garantisce le proprie competenze per raggiungere il risultato; è parte attiva nella crescita dei propri collaboratori; controlla i processi operativi, amministrativi e commerciali. In sintesi, sono sei le macro aree di intervento del 'GM': visione globale; organizzazione generale; gestione delle human resources; leadership; pianificazione degli obiettivi; gestione del controllo operativo.Il documento è stato quindi consegnato all’Uni, l’Ente italiano di normazione, che opera in ambito europeo e internazionale sviluppando norme in ogni settore. E, negli ultimi anni, a seguito della legge 4/2013 relativa alle professioni non organizzate in albi e ruoli, in base alle richieste da parte delle associazioni, sviluppa norme e prassi di riferimento specifiche per le professioni. Inoltre l’Uni rappresenta l’Italia presso le organizzazioni di normazione nel mondo compreso il Cen, presso il quale, dopo quella italiana, verrà sviluppata la prassi di normazione a livello europeo. Il progetto verrà quindi presentato al prossimo General Meeting Ehma che si terrà a Marbella (Spagna), dal 16 al 18 marzo, per verificarne l’attuabilità in Europa.Se l’Uni codifica la normazione, la certificazione vera e propria è effettuata dagli enti preposti tramite un processo di valutazione (esame) la cui prassi di riferimento definisce conoscenze, abilità e competenze del 'GM', senior o super senior. Viene effettuata un’analisi del cv e quindi dei ruoli ricoperti al di là dell’anzianità di servizio; seguono un esame scritto sui contenuti Ehma nella norma proprietaria e un esame orale di approfondimento delle esperienze lavorative maturate nel ruolo. In questa fase di sperimentazione, è possibile certificare i direttori soci Ehma per tarare lo strumento. Durante la recente riunione del Chapter italiano tenutasi al Forte Village Resort, in Sardegna, sono stati infatti certificati i primi cinque soci: Ezio Indiani, General Manager Hotel Principe di Savoia di Milano; Lorenzo Giannuzzi, Managing Director Eleganzia Hotels/Forte Village; Johanna Fragano, tesoriere Ehma; Giuseppe Mariano, General Manager Vestas Hotels & Resorts Lecce; e lo stesso ideatore del progetto Palmiro Noschese, Managing Director Italy Meliá Hotels International.Tra gli enti di certificazione autorizzati da Accredia (ente di accreditamento italiano riconosciuto a livello europeo attraverso Ea e a livello mondiale attraverso Iaf), Ehma ha individuato come partner Intertek, leader mondiale nella certificazione con oltre 1.000 sedi nel mondo, oltre 45.000 dipendenti e quotato alla Borsa di Londra. Intertek si basa sull’attuale 'norma proprietaria' Ehma in accordo con Uni e utilizza esperti tecnici suggeriti da Ehma. Intertek non può erogare formazione utile alla certificazione dato che deve garantire indipendenza: eroga solo ed esclusivamente l’esame e rilascia la certificazione, che rimane comunque volontaria.La certificazione non è un sistema di accesso al mondo del lavoro, non è rivolta a chi vorrà fare il General Manager, ma a coloro che hanno già ricoperto o ricoprono tale ruolo. Non è un sistema di misurazione delle conoscenze, abilità o competenze, quindi, bensì di conferma della professionalità che utilizza come parametro di riferimento il documento sviluppato da Ehma. Gli esaminatori sono di pari grado, persone già certificate che sono state qualificate come esaminatori e che quindi comprendono il linguaggio professionale dei candidati.Ma perché certificarsi? Ci sono cinque buonissimi motivi, a detta di Ehma: confermare le proprie competenze e il proprio ruolo; favorire la crescita dei 'GM' del domani; contribuire ad elevare la professionalità e il ruolo di 'GM'; avere una professionalità internazionalmente riconosciuta; contribuire alla crescita economica nella piazza in cui si opera. Il 'GM' certificato gode di una rafforzata fiducia da parte dei clienti; si pregia di un elemento distintivo che lo differenzia dalla concorrenza; espande il proprio mercato e promuove la propria immagine; può dichiarare la propria professionalità non in modo autoreferenziale ma attraverso una certificazione.La certificazione è personale e non è legata alla struttura in cui si opera. Per tre anni la professionalità è certificata a livello italiano ed europeo e la qualifica è mantenuta continuando a lavorare come 'GM' ed effettuando una formazione continua. Quando il progetto sarà norma, la figura del direttore d’albergo entrerà a far parte di un albo pubblico accanto alle altre libere professioni.Le domande di certificazione presentate all’Ente di certificazione Intertek possono essere veicolate attraverso Ehma e comportano l’accettazione dei regolamenti di certificazione. I candidati devono condividere i valori dell’associazione ed obbligatoriamente avere un’attiva partecipazione. Sempre attenta ai giovani, l’Ehma si pone l’obiettivo di ampliare il progetto della certificazione anche alle altre professioni all’interno dell’albergo per creare l’Ehma di domani.





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