Roma, 23 gen. (Labitalia) - Si chiama MyCia ed è l’app made in Italy nata per aiutare i cinque milioni di italiani (pari al 10,8% secondo gli ultimi dati Fipe-Federazione dei pubblici esercizi appena diffusi) che ogni giorno pranzano fuori casa così come i 10 milioni (18,5%) di connazionali che cenano al ristorante almeno due volte a settimana. Numeri importanti considerando l’attenzione crescente a voler rispettare le proprie esigenze alimentari (intolleranti, celiaci ecc.) o più semplicemente le proprie preferenze dettate dai gusti (vegani, crudisti o 'cacio e pepe lovers').L’algoritmo sofisticato al cuore della piattaforma permette di trovare i piatti più adatti, ?ltrando e ordinando locali e menù in base ai gusti personali espressi in fase di registrazione quando si compila la propria 'Carta di identità alimentare', e mostrando solamente le valutazioni di altri utenti con uno stile alimentare simile. L’iscrizione è gratuita; una volta inseriti i dati del locale si possono aggiungere menù dettagliato con piatti e ingredienti. Ogni ristorante può inoltre comunicare eventuali sconti e promozioni raggiungendo in maniera chirurgica, grazie al matching con le 'Carte d'identità alimentari', gli utenti registrati realmente interessati a quel tipo di proposta.MyCia, app scaricabile gratuitamente su AppleStore e GooglePlay e di fatto primo 'Personal food advisor', è un progetto tutto italiano ideato dall’imprenditore Pietro Ruffoni, Ceo di HealthyFood, che si propone quindi come un marketplace food-tech pensato per mettere in contatto ristoratori attenti alle esigenze alimentari dei propri clienti con una platea di consumatori crescente.E infatti le potenzialità di questo strumento trasparente, che si propone di rivoluzionare il mondo della ristorazione avviando una nuova era 2.0 all’insegna di innovazione e trasparenza, sono state percepite fin da subito anche dagli addetti ai lavori, tanto che il network di ristoranti che finora hanno aderito al progetto (registrare i menù e acquisire visibilità non costa nulla), partito da Top Destination come Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Torino, è in crescita esponenziale.Se con tre tap un utente registrato può capire dove mangiare il piatto che desidera, visualizzare i menù dei vari ristoranti filtrati secondo le proprie esigenze alimentari e anche prenotare un tavolo, allo stesso modo anche un ristoratore può accedere alla piattaforma (https://www.cartaidentitalimentare.com/ristoratori-mycia/) in maniera gratuita, esplorando una serie di funzionalità inedite che gli consentono di far emergere il valore della propria cucina e i piatti più iconici di ogni locale.“I ristoratori più sensibili e al passo con i tempi che definirei 2.0 - spiega Ruffoni, Ceo di HealthyFood - hanno capito subito le potenzialità del nostro progetto e realizzato che i tradizionali strumenti di marketing e comunicazione non bastano più. Per farsi trovare pronti da una clientela sempre più attenta alle proprie esigenze alimentari, basta accreditarsi nel posto giusto, come MyCia, piazza virtuale in cui domanda e offerta rispetto al tema dell’alimentazione trasparente possono incrociarsi con grazie soddisfazione di tutti”.
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