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Firenze, 16 mar. (Labitalia) - La prima scuola d'Italia per giovani drop out, aspiranti agricoltori, si prepara ad aprire una nuova stagione di passione e professioni rurali. Ai ragazzi di tutta Italia, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, il Chianti offre ancora una volta l'opportunità di sperimentare talenti e vocazioni legate all'amore per la terra, al crescente interesse per il ritorno alle origini e alle radici della cultura contadina. Un modello alternativo che coniuga lezioni in classe, in cantina e all'aperto, nel cuore della campagna toscana tra le macchie di ulivi e i filari di vigneti, per costruire il futuro di nuove generazioni di operatori agricoli. E' l'obiettivo che si pone l'edizione 2017 del progetto messo in rete dai Comuni del Chianti, impegnati a riattivare un nuovo corso biennale grazie ai finanziamenti ottenuti dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nell'ambito del progetto della Regione Toscana Garanzia Giovani in Toscana - Giovani Sì, per un investimento complessivo pari a 114mila euro circa. Dopo il successo riscontrato negli anni precedenti, riparte la scuola gratuita che si propone di allontanare i giovani dalla noia e dal disagio attraverso un sano ritorno alla terra. Per il terzo anno consecutivo, i Comuni del Chianti si propongono di formare i contadini del futuro fornendo un’alternativa scolastica e professionale ai giovani nella fascia di età compresa tra i 16 e i 18 anni (non compiuti al momento dell’iscrizione) che hanno abbandonato la scuola e non sono inseriti in alcun percorso formativo e occupazionale. Promossa dalle amministrazioni comunali di Barberino Val d’Elsa, Bagno a Ripoli, Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa, la scuola è attivata da Chiantiform in collaborazione con le agenzie formative specializzate Coop 21, Istituto agrario di Firenze, Apab, Toscana Formazione e il contributo di ChiantiBanca, la scuola sarà inserita anche in un'imminente raccolta di fondi in crowdfounding in collaborazione con ChiantiBanca che ha uno spazio su uno dei principali portali italiani in questo settore. La prima campanella suonerà nel corso della primavera 2017 e il corso si concluderà nel 2019.Un’opportunità formativa e professionale riconosciuta a livello europeo. Il percorso formativo della durata di due anni offrirà ai giovani un’opportunità di qualificazione professionale in grado di favorire le condizioni di una nuova occupazione in un settore di importanza strategica per lo sviluppo dell'economia locale. Il corso di formazione professionale per operatore agricolo 'Addetto agli interventi tecnici ed agronomici sulle coltivazioni e alla gestione di impianti, macchine e attrezzature' si rivolge a ragazzi, nella fascia di età 16-18, che hanno abbandonato il percorso scolastico. Il progetto si propone di avviare gli allievi a una professione in campo agricolo mettendo a disposizione insegnanti, agronomi e tutor con l'obiettivo di tenere unita la classe e motivare gli alunni a frequentarla. La scuola accoglierà un numero massimo di 15 allievi, prevede complessivamente 2.100 ore spalmate in due anni tra lezioni teoriche e laboratori, uno stage di 800 ore in azienda e al termine sarà rilasciato un diploma professionale di operaio agricolo specializzato, giuridicamente riconosciuto a livello europeo. Le materie di studio comprendono viticoltura, botanica e fisiologia vegetale, agronomia e sostenibilità in agricoltura, economia agraria, tecniche di coltivazione orto-floro-vivaistica, tecniche di coltivazione di piante arboree ed erbacee, uso e manutenzione impianti macchine e attrezzature agricole e conservazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari, oltre a matematica e informatica, italiano, storia e geografia, inglese.La scuola per contadini pensa al futuro e all’autonomia dei giovani e in particolare a coloro che fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro. Ai ragazzi che stanno per completare il primo biennio del corso e si diplomeranno operai agricoli il prossimo maggio la scuola rilascerà il patentino per l’acquisto e l’utilizzo di prodotti fitosanitari in agricoltura. E’ questa una delle novità più rilevanti messe in campo da Chiantiform che potenzia la funzione professionalizzante del corso rendendo la preparazione degli aspiranti contadini completa e pronta a una gestione ampia e diversificata delle attività richieste dal settore. Altra autorizzazione, in questo caso legata al settore alimentare, che la scuola potrà concedere agli studenti è la certificazione haccp per la manipolazione di cibi e bevande. L’obiettivo è offrire tutti gli strumenti formativi e professionali per intraprendere con consapevolezza e competenza l’attività lavorativa, l’intervento di potenziamento della formazione del corso risponde anche alle necessità espresse dalle aziende agricole che assumono più facilmente se i giovani possiedono un percorso curriculare ad ampio spettro, caratterizzato da un adeguato bagaglio di conoscenze ed esperienze relative al mondo dell’agricoltura.L’obiettivo dei Comuni del Chianti è quello di arginare un fenomeno sempre più diffuso in Toscana relativo alla dispersione scolastica, il disinteresse per gli studi e la volontà di interrompere il percorso obbligatorio. “L'apertura di una scuola professionale nel settore dell'agricoltura - dice il sindaco di San Casciano, Massimiliano Pescini - è la risposta con la quale le amministrazioni comunali puntano a ridimensionare il fenomeno, purtroppo sempre più diffuso anche nel Chianti. Invito tutti i ragazzi interessati a farsi avanti, la scuola diplomerà una quindicina di studenti e sarà articolata su un intenso programma di lezioni teoriche e pratiche che si svolgeranno negli spazi aperti e nei laboratori di Villa Montepaldi e Villa il Cigliano che rappresentano un valore aggiunto per il nostro progetto e potrà consentire ai giovani di imparare e conoscere il mestiere in maniera diretta al fianco di competenze qualificate”. La scuola scommette anche sulla stretta collaborazione con le aziende agricole del territorio. “Al momento - aggiunge Pescini - sono 25 le fattorie presenti in tutti i territori coinvolti dove i ragazzi hanno svolto e stanno svolgendo il loro stage, articolato in un programma complessivo di 800 ore. Abbiamo buone nuove anche sul futuro dei ragazzi, sappiamo che alcune aziende procederanno con l'assunzione di 6 o 7 studenti, una volta 'laureati' agricoltori”.A più di due anni dall’apertura il bilancio che traccia Franco Agnoletti, presidente di Chiantiform, è positivo in termini di partecipazione e gradimento da parte dei ragazzi. “Sono oltre 30 ragazzi attualmente iscritti - spiega - e alla sede di Chiantiform si sono rivolti centinaia di ragazzi provenienti da tutta Italia. Anche la modalità, scelta per attirare e stimolare ragazzi che non credono più nell’impostazione tradizionale della scuola, si è rivelata quella giusta. La scuola piace e alimenta curiosità, desiderio di conoscenza, passione per la terra. Piacciono le lezioni - precisa Agnoletti - che si alternano con equilibrio tra le aule e i campi; teoria e pratica sapientemente mescolate è la formula sulla quale ripunteremo, apprezzati anche gli insegnanti e i tutor di cui gli allievi riconoscono le capacità professionali e umane”. Per il presidente di Chiantiform, sono concrete le opportunità di lavoro offerte dal corso. “Negli ultimi cinque anni - precisa - è cresciuta sensibilmente la richiesta da parte delle aziende agricole del nostro territorio di figure specializzate come operatori agricoli, trattoristi, potini, addetti alla vendita di prodotti tipici, cantinieri, si parla di un 10-15 per cento in più; per questo tipo di figure le garanzie occupazionali salgono al 80%”.Tra i ‘frutti’ dell’esperienza formativa la realizzazione di un orto, coltivato davanti a scuola dagli aspiranti contadini di San Casciano. In via della Libertà, accanto alla scuola media Ippolito Nievo, ha messo radici la prima scommessa sulla vita e sul lavoro di campagna lanciata dai ragazzi. Con i pomodori, le melanzane, il sedano, il prezzemolo, il cavolo nero e il radicchio rosso coltivati in un fazzoletto di terra, proprio a distanza di qualche metro alle aule, ogni ragazzo iscritto al corso ha riposto la speranza di riuscire a realizzare un sogno e affermare un’identità professionale attraverso le potenzialità della terra e del settore agricolo.





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