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Roma, 6 nov. (Labitalia) - Cgil Cisl e Uil intendono ridiscutere il meccanismo di adeguamento automatico dell'età pensionabile alle aspettative di vita per tutti i lavoratori e non solo per quelli impegnati in attività gravose. E' con questo obiettivo che i sindacati si sono seduti oggi al tavolo di confronto, il primo di una lunga serie di round tecnici a Palazzo Chigi che si susseguiranno fino al 13 novembre, data dell'incontro più strettamente politico. Un lavoro impegnativo per il quale sono pronti "ad andare ad oltranza" . E, in assenza di risposte tecniche esaustive, a chiedere lo "slittamento" del decreto direttoriale con cui aumentare a 67 anni dal 2019 l'età pensionabile oltre il 31 dicembre prossimo, data in cui il governo dovrebbe emanare il decreto. "Abbiamo accolto l'invito del governo a sederci al tavolo. E abbiamo chiesto di approfondire la possibilità di differenziare l'automatismo per tutti i settori. E' un lavoro di analisi scientifica su cui il governo ci deve portare dati approfonditi anche perché al tavolo ci sono altri temi da discutere come quello delle pensioni dei giovani, delle donne e della previdenza complementare. Per questo siamo pronti ad un lavoro ad oltranza", spiega entrando a Palazzo Chigi il segretario confederale Uil, Domenico Proietti . "Serve introdurre equità - aggiunge - Le risorse ci sono, circa 5 miliardi tra i risparmi ottenuti dagli esodati, dagli usuranti, da opzione donna oltre al mini fondo mai usato sul lavoro di cura". Ed è la Cgil a ricordare al governo come in assenza di risposte puntuali il sindacato sia pronto a chiedere lo slittamento del decreto per avere il tempo di mettere a punto un intervento condiviso. "Vediamo se sull'età pensionabile oggi ci sorprenderanno con dati approfonditi sul tema. Altrimenti serve più tempo. Chiederemo lo slittamento del decreto direttoriale oltre il 31 dicembre: nel frattempo che una commissione tecnica lavori alla soluzione. Il nostro obiettivo infatti è quello di ridiscutere il meccanismo automatico per tutti i lavori e non solo diversificarlo per quelli gravosi. Serve infatti eliminare le storture presenti visto che l'adeguamento automatico dell'età ha ripercussioni a cascata sulle pensioni di vecchiaia, quelle anticipate e i coefficienti di trasformazione", spiega il segretario confederale Cgil, Roberto Ghiselli.





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