Milano,12 apr. (Labitalia) - Gli italiani, generalmente, non sembrano spaventati dall'ipotesi che il loro impiego attuale nel prossimo futuro possa essere sostituito da un robot con l'affermarsi dell'Industria 4.0, anche se inizia a farsi largo qualche timore. La maggioranza dei lavoratori, il 46%, crede che l’automazione migliorerà il proprio lavoro, il 37% pensa che non avrà alcuna influenza sulle proprie mansioni. L'11%, invece, teme di perdere l’impiego come conseguenza dell’avvento delle nuove tecnologie. E' quanto emerge dalla ricerca del Randstad Employer Brand, il riconoscimento assegnato dal secondo player al mondo nei servizi per le risorse umane, che dedica un focus al tema dell'innovazioneLa quarta rivoluzione industriale richiede nuove competenze per adattarsi a un mercato del lavoro in continua evoluzione, come evidenzia lo studio. Ma gli italiani si dimostrano tendenzialmente ben disposti all'aggiornamento: il 58% dei lavoratori si dice contento di riqualificarsi a patto di ricevere uno stipendio uguale o superiore a quello attuale, il 32% è sicuro delle proprie competenze e non può immaginare che un programma o un robot gli toglierà il lavoro, ma il 7% preferirebbe cambiare azienda piuttosto che aggiornare le proprie competenze.
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