Roma, 19 ott. (Labitalia) - Pubblicato lo scorso 17 ottobre, sul sito del dipartimento del Servizio civile, l'avviso riguardante i 'Progetti di servizio civile universale da realizzare anche con l’impiego di giovani titolari di protezione internazionale ed umanitaria', con scadenza 30 novembre 2017. L'avviso - che va ad integrare quello precedentemente pubblicato il 3 agosto 2017 - rappresenta il primo tentativo, nell’ambito del Servizio civile, di coinvolgere i giovani titolari di protezione internazionale e umanitaria, in un’ottica di solidarietà e di integrazione sociale. Saranno, infatti, 3.000 quelli che vi potranno accedere e che saranno impegnati in progetti dedicati all’assistenza e ai servizi alla persona; alla protezione civile; all’ambiente; al patrimonio artistico e culturale; alla tutela dei diritti civili, con riguardo al diritto di cittadinanza e alla tutela delle minoranze.Oggi al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Bobba, sottosegretario al Lavoro, con delega al Servizio civile nazionale, Domenico Manzione, sottosegretario all’Interno, delegato per le libertà civili e per l’immigrazione, e Franca Biondelli, sottosegretaria al Lavoro, delegata per l’inclusione, le politiche sociali e l’immigrazione, hanno illustrato in conferenza stampa le finalità dell'avviso, frutto di un lungo iter di accordi tra le amministrazioni coinvolte. Già lo scorso 31 maggio 2017 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa, finalizzato a sviluppare azioni specifiche e nuovi percorsi di inserimento nella vita sociale del Paese per i titolari di protezione internazionale e umanitaria. A seguire, un accordo quadro, stipulato l’8 settembre 2017, tra il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale e il ministero dell’Interno, ha definito successivamente tutti gli aspetti di dettaglio e gli impegni assunti da ciascuna amministrazione. Soddisfatto il sottosegretario Luigi Bobba dichiara: “E’ una novità importante quella che vede coinvolti, per la prima volta, in progetti di Servizio civile, giovani titolari di protezione internazionale e umanitaria. Questo progetto si inserisce pienamente nel Piano nazionale d’integrazione del ministero dell’Interno e vuole creare nella vita di questi giovani un legame di riconoscenza con l’Italia, oltrechè offrire loro un’opportunità di crescita sociale e di formazione civile". Anche il sottosegretario Franca Biondelli esprime la propria soddisfazione: "Ho avuto modo già all’indomani della firma del protocollo d’intesa di dichiararmi molto soddisfatta per il risultato raggiunto. Oggi non posso che ribadirlo: è il percorso giusto perché conduce i giovani coinvolti nei progetti verso maggiori competenze e autonomia, contribuendo fortemente alla loro integrazione nel nostro tessuto sociale attraverso una maggiore conoscenza e la condivisione di valori".
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