Milano, 9 dic. (Labitalia) - Il gruppo Sipcam Oxon, multinazionale italiana dell’agrofarmaco e 12esima nel ranking mondiale del settore, sede amministrativa a Pero (Milano), ha realizzato un villaggio agricolo in prossimità della città di Kordiabè, non lontano dalla capitale del Ghana, Accra. L'obiettivo è dare lavoro e rendere autosufficienti una quarantina di famiglie e creare un modello facilmente duplicabile ed espandibile in futuro, che possa favorire lo sviluppo di tante microeconomie locali. Il villaggio, interamente finanziato dal gruppo Sipcam Oxon, è esteso per circa 20 ettari e suddiviso in lotti di 3.000 mq. Le famiglie saranno formate su come coltivare ortaggi, da destinare inizialmente all’autosostentamento e successivamente al mercato locale, e su quali mezzi tecnici utilizzare per proteggere e ottimizzare il raccolto."La gestazione - si legge in una nota - è stata molto elaborata e si è inizialmente scontrata con i tempi e le regole della politica. La svolta è stato l’incontro con alcune personalità che sono risultate decisive alla riuscita del progetto: Leonardo Branco, agronomo e da anni impegnato in attività sociali in Africa, che ha messo a punto un sistema di irrigazione semplice ma efficace nella gestione della disponibilità di acqua, Pino Varratta, collaboratore del gruppo Sipcam Oxon, che ha tenuto i contatti con le autorità locali, politiche e religiose, e Costanzo Garello, agronomo da tempo residente in Ghana, che ha localmente seguito il progetto, preparato e parcellizzato il terreno, insegnato alle famiglie le tecniche di coltivazione e approntato i sistemi di irrigazione. Determinante è stato il supporto delle autorità locali, della Diocesi e in particolare di padre Andrew Champbell"."Da molto tempo - afferma Giovanni Affaba, amministratore delegato Sipcam Oxon - pensavamo, spinti anche dai nostri azionisti, a una attività di social responsability. Con questo progetto, che prevede la creazione di un villaggio pilota, facilmente replicabile in altre zone del Ghana o in altri paesi africani, intendiamo trasferire e mettere a disposizione le nostre competenze agronomiche per aiutare le famiglie locali dapprima a coltivare per autoconsumo, quindi a commercializzare in futuro il surplus produttivo, creando un circolo virtuoso di microeconomia". "Siamo certi - sottolinea Affaba - che questa iniziativa porterà i risultati sperati e che otterremo il sostegno di altre aziende, di privati e, perché no, anche delle istituzioni italiane. Ringrazio a nome del gruppo Sipcam Oxon tutti coloro che hanno contributo alla finalizzazione di questa opera, le autorità locali, la Diocesi e in particolare padre Andrew Champbell".
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