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Venezia, 11 ago. (Labitalia) - Tre milioni di euro nel 2017 di contributi a fondo perduto per le donne imprenditrici e le imprese a prevalente partecipazione femminile: è quanto ha stanziato la giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, con la delibera pubblicata oggi sul Bur (Dgr 1258 dell’8 agosto 2017). Al bando, che si rivolge alle 87.699 imprese ‘in rosa’ del Veneto, si aggiungono ulteriori provvedimenti di iniziativa dell’assessorato allo Sviluppo economico: la prossima riattivazione con 477.105 euro del fondo per l’imprenditoria femminile della finanziaria regionale Veneto Sviluppo, che consentirà così di erogare i finanziamenti richiesti dalle 63 imprenditrici che erano rimaste escluse, nonostante la loro domanda godesse dei necessari requisiti; e l’inserimento di criteri prioritari per le imprese guidate da donne nel bando di aiuto agli investimenti delle start-up, finanziato con i fondi Fesr 2014-2020“Questo è il nostro ‘8 marzo’. La Regione riesce a dare un sostegno concreto e sostanzioso alla capacità imprenditoriale delle donne in Veneto, aiutandole a ‘fare impresa’", commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, presentando il ‘pacchetto’ a sostegno delle imprese femminili."Il contributo in conto capitale -spiega Marcato- per l’acquisto di macchinari, attrezzature, arredi, impianti e programmi informatici, potrà rappresentare una buona leva per incentivare i progetti di consolidamento e crescita delle imprese ‘in rosa’. Per la prima volta si tratta di un contributo del 30%, percentuale doppia rispetto alla precedente misura attivata con Veneto Sviluppo. Se a questa misura sommiamo lo sblocco del fondo di Veneto Sviluppo e l’asse prioritario attribuito alle imprese femminili nell’ambito dei fondi Por Fesr 2014-2020 (già 24 imprese finanziate per 1.089.071 euro) per le start up, il ‘pacchetto’ di interventi a sostegno delle 186 mila donne imprenditrici del Veneto supera i 4.5 milioni di euro”. In Veneto le imprenditrici rappresentano il 27,1% dei titolari d’azienda: una percentuale in continua crescita negli ultimi anni, grazie anche alle politiche regionali. La realtà veneta dell’imprenditoria femminile è fatta soprattutto di micro imprese o di aziende con meno di 5 dipendenti, attive soprattutto nel settore dei servizi, del commercio e dell’artigianato. La Regione Veneto sostiene e finanzia da tempo l’imprenditoria femminile con uno specifico provvedimento normativo (LR. 1/2000), ma lo stanziamento di quest’anno - sottolinea il titolare delle politiche economiche della Regione - risulta essere tra i più sostanziosi dei 16 anni di applicazione della legge, grazie anche al recupero ‘ad hoc’ di fondi dal bilancio regionale.“La Regione Veneto si dimostra una istituzione ‘amica’ delle donne - sottolinea l’assessore - e non solo delle titolari d’azienda ma di tutte le lavoratrici. Ricordo infatti che questa amministrazione ha promosso il ‘tavolo etico’, di intesa con associazioni di categoria, sindacati, il coordinamento delle associazioni che si riconoscono in don Torta e i parlamentari veneti, per contrastare l’apertura dei negozi e della grande distribuzione nelle festività più importanti dell’anno, in difesa dei diritti delle donne e della famiglia. La proposta di legge in materia è stata sostenuta a parole da tutti, ma purtroppo il Parlamento non ha ancora trovato il tempo per discuterla”.Destinatarie del bando 2017 per l’imprenditoria femminile sono le imprese già esistenti in Veneto al momento della presentazione della domanda, costituite da donne residenti in Veneto da almeno due anni, se imprese individuali, oppure i cui soci e organi di amministrazioni siano costituiti per almeno i due terzi da donne che risiedono in Veneto da almeno due anni e il cui capitale sociale sia per il 51% al femminile, qualora si tratta di società, anche di tipo cooperativo. Inoltre, requisito per accedere al contributo regionale è che la sede operativa dell’impresa nella quale si realizza l’intervento sia nel territorio regionale.Potranno concorrere al contributo regionale le imprenditrici che quest’anno effettuano spese per macchinari, impianti produttivi, hardware e programmi informatici, attrezzature e arredi, mezzi di trasporto ad uso aziendale, opere edili e di impiantistica, per importi compresi tra i 20 mila e i 150 mila euro. Il contributo regionale coprirà il 30% della spesa rendicontata. Il bando, a sportello, si aprirà lunedì 6 novembre e si concluderà il 16 novembre.





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