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Fermati! Un libro contro le ecomafie. L'intervista a Consuelo Terrin

Fermati! Un libro contro le ecomafie. Un giallo psicologico rivolto non solo a chi del traffico di rifiuti ne fa un business illecito, ma anche a coloro che subiscono tutto questo senza voler vedere, perché c'è sempre un rischio nell'andare oltre. Se ci si "ferma" si può riflettere, scegliere da che parte si vuole davvero stare. Affaritaliani.it ha intervistato l'autice del romanzo, Consuelo Terrin.


Partiamo dal titolo: Fermati! . Vien da chiedersi a chi questo monito sia rivolto, essendo il suo romanzo una sorta di giallo psicologico che sviluppa il tema dell'ecomafia.
Bella domanda. Verrebbe da rispondere che è rivolto a chi del traffico dei rifiuti ha fatto un business illecito, a scapito di tutti e della salute di tutti. A chi è responsabile degli incendi sempre più frequenti che si verificano nelle discariche trasformandole in terre dei fuochi al nord come al sud d'Italia. In realtà però è rivolto anche a coloro che subiscono tutto questo senza voler vedere, perché c'è sempre un rischio nell'andare oltre. Se ci si "ferma" si può riflettere, scegliere da che parte si vuole davvero stare.

E' quello che fanno i suoi personaggi? Cosa significa "scegliere" nel contesto che vivono?
Significa anzitutto innescare un dialogo con la propria coscienza. Significa anche accettare il pericolo, perché ogni scelta ha delle conseguenze e, nel caso di Carol Verbani, l'avvocato protagonista del mio romanzo, così come di Anghela Vasilyeva, la donna in coma e di cui non si conosce l'identità, che arriva all'ospedale di Livorno dopo un incidente stradale, la scelta comporta uno sconvolgimento della vita. Lo stesso si può dire degli altri personaggi di Fermati!, soprattutto di Massimo Proietti, il medico che prende a cuore la situazione di Anghela e che avrà un ruolo fondamentale nello svelamento della sua identità.

Lei è veneziana. Il suo romanzo però è ambientato tra Pavia, Livorno e l'isola d'Elba, con un breve passaggio veneto a Treviso. C'è una ragione precisa che l'ha portata a sviluppare la sua trama in questi luoghi?
Sì e no. Pavia, nel romanzo, è un po' il simbolo delle terre dei fuochi del nord Italia, ma in realtà avrebbe potuto esserlo una qualsiasi altra città. Livorno e l'isola d'Elba rappresentano invece una terra-rifugio per Carol e Anghela, ma anche in questo caso la scelta è legata semplicemente a un mio attaccamento "affettivo" all'isola d'Elba e alla Toscana in genere. Il problema è che in realtà le parti avrebbero anche potuto invertirsi, così come esser sostituite da altri luoghi, perché l'ecomafia è una piaga dilagata purtroppo un po' ovunque. Immagino che a questo punto si stia chiedendo perché allora non Venezia. Semplicemente perché il mio è un romanzo. Come si suol dire,"qualsiasi riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale" e poteva non sembrarlo a Venezia, dove mi sono occupata per anni di cronaca giudiziaria e mi è capitato quindi di scrivere di traffici illeciti di rifiuti. Lo spunto sicuramente è nato nei corridoi del tribunale in cui ogni giorno mi recavo "a caccia" di notizie ma è maturato dentro di me nel tempo, trasformandosi e inglobando la drastica evoluzione che nell'ultimo decennio ha registrato questa situazione.

Fermati! è un romanzo con una "forma" particolare. E' un libro che si può anche ascoltare, che lei ha registrato in prima persona. Ce ne vuole parlare?
Sì, Fermati! è anche un audiolibro contenuto gratuitamente nel libro cartaceo grazie alla novità assoluta del Meta Liber e, in quanto tale, sarà uno dei 10 libri realizzati in questo nuovo modo che Mazzanti Libri presenterà con i relativi booktrailer alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria che si terrà al Roma Convention Center La Nuvola dal 4 all'8 dicembre. (Fermati! sarà presentato il 7 dicembre alle ore 14:00). E' una bella iniziativa editoriale, semplice da usufruire, perché basta scaricare un'apposita app per ascoltare l'intero romanzo e con una duplice finalità. Da un lato consente infatti anche a chi si trova impossibilitato a leggere ( i ciechi, gli anziani, le persone con altre disabilità che impediscono di tenere in mano un libro) o a chi preferisce semplicemente ascoltarselo in macchina, mentre sta svolgendo le faccende di casa o altro, di immergersi in un racconto. Dall'altro, crea un legame particolare tra il "lettore" e l'autore, di cui chi ascolta il libro conosce la voce, i toni, l'inflessione dialettale, ritrovandovi alla fine un amico. Leggere il mio libro per me non è stato semplice: non si è abituati a farlo, si fatica a riconoscersi a volte ma l'idea di diventare una voce amica per chi vorrà cercarmi mi è piaciuta subito, soprattutto se questo potrà alleviare un po' le tante solitudini che ci circondano.

IL LIBRO

FERMATI
 

 

 

L'AUTRICE

Consuelo Terrin è nata il 19 luglio 1970 a Venezia, dove vive. Giornalista professionista, è con "Fermati!" alla sua seconda pubblicazione. E' stata per sette anni cronista di giudiziaria de "Il Corriere del Veneto" e saltuariamente collaboratrice de "Il Corriere della Sera". Proprio nelle aule del Tribunale di Venezia è maturata nel tempo l'idea di scrivere un romanzo sulla piaga del nostro tempo: quella del traffico illecito dei rifiuti e delle terre dei fuochi del Nord Italia. Laureata in Lettere all'Università Ca' Foscari di Venezia il 28 ottobre 1996 con una tesi in materia giornalistica (La Repubblica e il gusto letterario degli anni '90), ha iniziato la sua attività nel 1998. Da allora ha lavorato per i quotidiani La Nuova Venezia e Il Corriere del Veneto, per l'emittente televisiva Tva Vicenza, nella redazione Videoinformazione della Regione del Veneto e negli uffici stampa di Confcommercio Ascom Venezia e di Ca' Foscari Challenge School. Attualmente lavora per il magazine di informazione Metropolitano.it.

 

 

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