Vaticano a rischio crac finanziario. La rivelazione nel nuovo libro di Nuzzi
Esce oggi il nuovo volume di Gianluigi Nuzzi: i conti della Santa Sede verso il default
La crisi finanziaria del Vaticano e' arrivata a sfiorare il fantasma del default. A scriverlo, nel nuovo libro in uscita oggi, e' Gianluigi Nuzzi che ha affidato a 'Repubblica' un'anticipazione del suo volume dal titolo "Giudizio Universale". I risultati delle indagini della task force sui conti della Santa Sede, voluta da papa Francesco, sono impietosi e raccontano di un deficit che "ha raggiunto livelli preoccupanti, a rischio di condurre al default".
VATICANO: NUZZI, 'DOCUMENTI INEDITI DIMOSTRANO FRAGILITA' INIMMAGINABILE DELLA CHIESA'
"Tremila documenti inediti affrontano i segreti del Vaticano e quanto è accaduto negli ultimi due anni, dimostrando una fragilità della Chiesa che nessuno poteva prima immaginare e svelando una corsa contro il tempo, per evitare un default che oramai è fissato al 2023 ed è dunque molto vicino". E' quanto sottolinea all'AdnKronos Gianluigi NUZZI illustrando il 'cuore' del suo ultimo reportage all'interno del Vaticano, pubblicato da Chiarelettere e in vendita da oggi, intitolato non a caso 'Giudizio Universale'. "La battaglia finale di Papa Francesco per salvare la Chiesa dal fallimento" è il sottotitolo dell'opera, presentata al pubblico nello spazio Feltrinelli alla Galleria Alberto Sordi di Roma. "Da dieci anni lavoro sui segreti del Vaticano - ricorda NUZZI - siamo all'interno di un mondo di fede dove c'è chi vive di privilegi e loschi affari e quando la fede si scontra con gli interessi opachi di qualcuno, allora gli onesti si sentono traditi: ecco spiegata anche la fonte dei miei documenti inediti e riservati".
Osserva NUZZI: "Nei miei libri non troverete mai una parola contro la Chiesa. Ma se un Papa che vuole agire nel senso della trasparenza viene bloccato, è chiaro che ci si pongono delle domande, anche sul suo ruolo. Del resto, in Vaticano non c'è una partita di calcio con una squadra contro l'altra e il Papa a fare da arbitro tra i buoni e i cattivi, ma c'è una struttura fortemente gerarchica. Con il numero di fedeli in calo nel mondo e soprattutto in quello più ricco come l'Europa e l'America e con la crisi delle vocazioni sommata agli scandali finanziari e sessuali, ora il Vaticano davvero rischia di andare a sbattere dal punto di vista economico, se non si interviene subito a trasformare le opacità in casa di vetro".
VATICANO: MONS. GALANTINO, 'NON RISCHIA IL CRAC O IL DEFAULT'
Il Vaticano non rischia il crac e tanto meno il default. Ad affermarlo, in un'intervista esclusiva ad Avvenire che sarà pubblicata nel numero in edicola domani, martedì 22 ottobre, è il vescovo Nunzio Galantino, presidente dell'Apsa, l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. "Semplicemente non è vero", afferma, smentendo nettamente quanto scritto in alcune anticipazioni di stampa sul libro di Gianluigi Nuzzi "Giudizio Universale". Alle accuse di "una gestione clientelare e senza regole, di contabilità fantasma e del testardo sabotaggio dell'azione del Papa" il presule risponde infatti con i dati del bilancio: "In realtà la gestione ordinaria dell'Apsa nel 2018 ha chiuso con un utile di oltre 22 milioni di euro. Il dato negativo contabile è esclusivamente dovuto a un intervento straordinario volto a salvare l'operatività di un ospedale cattolico e i posti di lavoro dei suoi dipendenti". L'Apsa, afferma inoltre, "non ha conti cifrati né segreti".
Quanto a una presunta contrapposizione tra il Papa e la Curia, le affermazioni di GALANTINO sono altrettanto nette: "Contrapporre il Papa alla Curia è un cliché giornalistico usurato. Stiamo tutti continuando a lavorare per equilibrare entrate e uscite e dunque cerchiamo di fare proprio e soltanto quello che il Papa vuole. Altre letture sanno molto di 'Codice da Vinci', cioè di un approccio assolutamente romanzato alla realtà". Ciò che sta avvenendo in Vaticano è, ricorda ancora il presidente dell'Apsa, la conseguenza della necessità di una spending review, come avviene in qualsiasi famiglia e in tutti gli Stati seri.
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