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Vincenzo Sparviero racconta la canzone napoletana tra storia e curiosità

Vedi Napoli e poi canta, il nuovo libro di Vincenzo Sparviero

Nerone è stato uno dei primi cantanti napoletani? Federico II fu costretto a promulgare un editto per bloccare le serenate notturne napoletane? ‘O sole mio è una canzone nata all’ombra del Vesuvio o a migliaia di chilometri da Napoli? Paul McCartney delle canzoni italiane conosceva solo Chella là? Queste e tante altre curiosità raccontate in un romanzo che è un atto d’amore nei confronti di Napoli e della sua musica, con informazioni sugli autori e sulle storie dei grandi classici della canzone napoletana.

Si intitola Vedi Napoli e poi canta l’ultimo libro del giornalista Vincenzo Sparviero che per la prima volta si cimenta con un romanzo, ambientato a Napoli, città dove ha vissuto per un certo tempo e che ama molto, pur riconoscendone le tante contraddizioni. Uno spunto biografico per raccontare, in realtà, la storia della canzone napoletana: dalle origini ai giorni nostri, grazie ad illuminanti incontri con cantanti, maestri di musica e tanti altri personaggi che l’autore ha inserito nel suo lavoro insieme con una originale descrizione delle bellezze monumentali e artistiche della città partenopea.

Un libro che è stata anche un’occasione per raccontare aneddoti e curiosità legati alla canzone napoletana e ai grandi poeti e musicisti che - nel secolo scorso -  hanno creato melodie e versi “immortali” conosciuti in tutto il mondo.

Vincenzo Sparviero

È nato ad Oria (BR) il 9 settembre del 1962 e vive tra la sua città natale a Lecce. Ha intrapreso giovanissimo la carriera giornalistica, collaborando fin dai tempi del liceo e dopo la laurea in Lettere, con alcune tra le più importanti testate televisive e di carta stampata pugliesi. Dal 1983 lavora per La Gazzetta del Mezzogiorno, di cui è attualmente inviato speciale e capo servizio.

Ha collaborato, come autore e consulente, con alcune trasmissioni di approfondimento di Rai e Mediaset e scritto i testi di diverse canzoni, alcune delle quali portate al successo da Al Bano Carrisi. Studioso e appassionato di arte, musica, teatro e tradizioni popolari, ha scritto sei libri su tali argomenti.  Tiene corsi di giornalismo nelle scuole ed è chiamato a presentare libri e moderare convegni su vari argomenti inerenti la sua professione e le sue conoscenze.

Per l’Università del Salento è cultore della materia per il laboratorio di guida alla scrittura della tesi di laurea. Dal 1990 è dirigente del sindacato pugliese dei giornalisti. Ideatore di format per la tv e sui social, introduce ogni anno il Corteo Storico di Federico II - Torneo dei Rioni: la più importante rievocazione storica medievale di tutto il Sud. Ha ottenuto premi e altri riconoscimenti legati alla sua professione e a lui, tra le altre, è stata anche affidata la conduzione del premio internazionale Caravella nell'ambito del festival dei Giornalisti del Mediterraneo di Otranto.

vedi napoli e poi canta
 

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